martedì 30 giugno 2015

Un luogo magico di Roma dove passare una serata al fresco?

   Cercate un luogo magico di Roma dove passare una serata al fresco? Le previsioni meteo dicono che sta arrivando una ondata di grande caldo, ci vogliamo attrezzare? Il posto che suggeriamo è Castel Sant'Angelo. Dal 2 luglio al 6 settembre questo luogo meraviglioso di Roma offre un'apertura prolungata e la possibilità di visitare spazi sempre chiusi come: il Passetto di Borgo, le Prigioni Storiche, la Cagliostra (prigione di lusso destinata a prigionieri di riguardo) e la Stufetta di Clemente VII. Per maggiori informazioni consultate il sito: castelsantangelo.beniculturali.it.


   Castel Sant'Angelo è una grandiosa opera voluta e probabilmente ideata dallo stesso imperatore Adriano e forse eseguita dall’architetto Demetriano. Iniziato nel 135 fu compiuto da Antonino Pio nel 139 come mausoleo un anno dopo la morte dell’imperatore Adriano. Per raggiungere questo luogo venne costruito il pons Aelius poi ponte Sant’Angelo, uno dei pochi ponti sul Tevere sempre funzionanate. E’ stato castello della città, punto difensivo più saldo. La sua trasformazione in struttura difensiva si deve all’imperatore Aureliano. Il Passetto lo collega a San Pietro, fu voluto dall’antipapa Giovanni XXIII nel Quattrocento, si voleva permettere al Papa di rifugiarsi, in caso di necessità, nella fortezza principale di Roma. Dal 2000 è visitabile su prenotazione. Nel 1527 fu utilizzato da Clemente VII (Giulio de’ Medici) durante il Sacco di Roma dei Lanzichenecchi. Nonostante 1.900 anni di demolizioni, cambiamenti di funzioni, ricostruzioni, il resta abbastanza leggibile.

   Dopo l’unità d’Italia è stato restaurato e adibito a museo dove sono raccolte collezioni di armi, documenti sulla storia del castello stesso, si possono visitare tutti gli ambienti, dalle prigioni agli appartamenti del Papa. Nel 2005 e per alcuni anni sotto il castello, sulle banchine del fiume è stata allestita una spiaggia.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la fontana che vedi qui sotto.


Nella foto di ieri la fontana che si trova ai piedi della colonna di piazza Santa Maria Maggiore davanti alla basilica stessa. Carlo Maderno, che aveva alzato la colonna proveniente dalla basilica di Massenzio (unica sopravvissuta) con una statua in bronzo della Madonna, realizzò la fontana attuale nel 1615, alimentandola con un ramo dell'Acqua Felice. In anni imprecisati la fontana è stata rialzata, rispetto al piano stradale di alcuni metri.

lunedì 29 giugno 2015

Una triste notizia: ciclista travolto e ucciso sulla Colombo.

   Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare un ciclista travolto e ucciso sulle strade di Roma. E' successo sulla via Cristoforo Colombo, all'angolo con via Genocchi, sotto la sede del Consiglio Regionale del Lazio, alle ore 9,30 del mattino, ad investire il ciclista un bus dell'Atac. Il ciclista è morto all'istante. Si stanno svolgendo le indagini.
   Ancora un morto sulle strade di Roma. Che questa notizia spinga tutte le autorità competenti a prendere quei provvedimenti che sono necessari per evitare tali morti. Servono più piste ciclabili o percorsi protetti, più servizi pubblici, meno auto in circolazione.
La foto è presa dalla pagina facebook di Repubblica,
che ringrazio.

Il punto sulle piste ciclabili e sulla ciclabilità a Roma.

   Purtroppo condividiamo integralmente il contenuto del comunicato stampa del Coordinamento Roma Ciclabile, l'associazione che raggruppa tutte le associazioni ciclo amatoriali romane. Il testo che riportiamo qui sotto è del coordinatore Roberto Pallottini, la riportiamo integralmente dalla pagina facebook Ciclabile Pedalando Uniti.


   Il Coordinamento Roma ciclabile aveva scommesso sul sindaco Marino per rendere Roma ciclabile. Purtroppo i fatti ci stanno smentendo. E non per carenza di risorse. Ma per incapacità o non volontà di chi avrebbe il compito di realizzare le cose previste nel programma stesso del sindaco. E il sindaco Marino purtroppo non vede o non intende intervenire. Due cose aveva promesso qualche mese fa, per tentare di superare i primi due anni di inattività: un vero ufficio biciclette e una cabina di regia, perché molte delle cose che servono sono di competenza di diversi dipartimenti, Proposte organizzative, adottate da tutte le città evolute, che non richiedono risorse finanziarie. Nessuna delle due cose è stata fatta. 
   Abbiamo messo a disposizione dell’amministrazione la nostra esperienza di associazioni, senza contropartite. Ma la nostra partecipazione in realtà si è tradotta finora in molta comunicazione istituzionale, scarso ascolto e pochissime occasioni di confronto. Le decisioni vengono prese altrove.
Il risultato è che Roma finora è ferma. 
   Non abbiamo più fiducia in questa amministrazione, per quanto riguarda il suo impegno a favore della ciclabilità urbana. Non ha dato prova di credibilità e per questo motivo, a meno che non cambi radicalmente e rapidamente, ci dichiariamo fuori da qualsiasi rapporto nei suoi confronti. 
In appendice, ricordiamo i fatti. Delle bikelanes programmate, che si disegnano con la vernice sull’asfalto, con opere minime quindi, finora ci sono soltanto 700 metri su via Portuense, eredità di programmi della passata giunta. Marino ne aveva promesso molti km, nei primi 100 giorni da Sindaco. Le rastrelliere per le bici nelle scuole non ci sono ancora. Quelle che vediamo in giro sono quasi sempre per iniziativa di volontari o di operatori privati intelligenti. I nuovi programmi, ad esempio per il giubileo, lasciano immaginare opere che non servono ai romani ma ai turisti, ottimo obiettivo se i romani, che vanno in bicicletta nonostante tutto, fossero già protetti. 
Si potrebbero fare ancora molti esempi concreti. Per il tunnel di s. bibiana è stato elaborato un progetto che, per dare spazio alle bici, toglie spazio ai pedoni più che alle auto. E comunque non è ancora realizzato. Il bikesharing è ancora fermo. La ciclabile Nomentana, progetto ormai di molti anni fa, è finanziata solo a metà e intanto è decaduto il finanziamento previsto dalla regione Lazio per il prolungamento della ciclabile del Tevere verso Fiumicino. Nella manutenzione straordinaria delle strade, dove è obbligo di prevedere almeno una corsia ciclabile, si continua a fare finta di niente. I lavori per la Tiburtina sono quasi finiti e niente per le bici. Quelli di viale XXI aprile sono finiti e niente per le bici. La lista si potrebbe di molto allungare. Anche la consulta dei cittadini sulla sicurezza stradale è ferma da cinque mesi.
   L’intero Piano Quadro della Ciclabilità, approvato nel 2012 dall’Assemblea Capitolina, pure ripreso e solennemente confermato dal Piano Generale del Traffico di recente approvazione, giace dimenticato (non da noi!) nei cassetti…

Roma selvatica

Incredibile ma vero, falchi, volpi e barbagianni vivono nella nostra città, una delle metropoli più grandi d'Europa. Per scoprire "quest'altra Roma" non avete da far altro che leggere il bellissimo libro di Antonio Canu, Roma selvatica, con illustrazioni di Alessandro Troisi, ed. Laterza, € 16.


L'immagine di copertina del libro
è presa dal sito internet della casa editrice Laterza.

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Nell'ultima foto di Roma pubblicata c'era la fontana di piazza Santa Maria in Trastevere. E' una realizzazione di Donato Bramante (1496-1501) con modifiche successive di Bernini e Carlo Fontana. 

sabato 27 giugno 2015

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La foto di ieri era alla fontana di piazza Santa Maria in Campitelli.

venerdì 26 giugno 2015

Un secolo visto attraverso il rapporto tra aziende e creatività artistica

   La Galleria Nazionale d'Arte Moderna propone sempre mostre molto interessanti e realizzate sempre con pochi soldi. I tagli non colpiscono solo gli ospedali, le scuole, i comuni ma anche il mondo della cultura. Eppure, nonostante ciò, la Gnam è capace di proporre mostre molto interessanti. Questa volta si è superata. Da ieri è possibile vedere una mostra davvero unica nel suo genere.


   La mostra si intitola Corporate Art che letteralmente significa "Arte aziendale", il sottotitolo rende più esplicito il contenuto della mostra: "L'azienda come oggetto d'arte". Non si tratta di una mostra che vuole esporre le collezioni d'arte di alcune aziende italiane, ad esempio la Bnl possiede una importante collezione d'arte. Non è questo. L'azienda è presa come soggetto e tema.


   Nei primi decenni del Novecento vi fruono ben noti cartelloni pubblicitari realizzati da Leonetto Cappiello, Giuseppe Riccobaldi e Sergio Franciscone. Alla metà del Novecento ecco apparire i dipinti realizzati per la Esso da Renzo Vespignani, Giuseppe Santomaso, Enrico Paulucci e le creazioni di Mario Mafai, Renato Guttuso, Mino Macccari e Mimmo Paldino per l'azienda Strega. Si arriva così alle ultime opere di Marco Lodola e Flavio Favelli per la fabbri, di Ugo Nespolo per la Caffarel e la Vespa personalizzata della Piaggio sempre di Ugo Nespolo.
   Una mostra originale, diversa, da non perdere.



Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti 131, dalle 8,30 alle 19,30; chiusa il lunedì. Fino all'11 ottobre.

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Nella foto di ieri la fontana del Timone o di Ripa Grande, opera di Pietro Lombardi, del 1926.
Il timone di una nave allude al sottostante porto che esisteva finché non furono costruiti gli argini. Il timone (da cui esce l’acqua) e la barra nautica sono i simboli del rione XII Ripa, ma noi ci troviamo nel rione Trastevere. Ai lati due volute portano a due bocchette che gettano acqua direttamente nello scarico a terra. E’ alimentata dall’acquedotto dell’Acqua Paola.

giovedì 25 giugno 2015

Che emozione visitare la Caffarella di notte!

   Sabato prossimo, 27 giugno è possibile visitare la Caffarella di notte con una visita guidata promossa e organizzata dal Parco Regionale dell'Appia Antica allo scopo di riscoprire la notte immersi nella natura tra silenzi, suoni ed emozioni che la vita in città non può offrire.
   Per tutti gli amanti della Caffarella, della natura e della... notte l'appuntamento è alle ore 20,30 in largo Tacchi Venturi dove è il punto informativo del Comitato per il Parco della Caffarella.

Panorama della Caffarella dal Bosco Sacro.

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Nella immagine di ieri c'era la fontana della Botte, del rione Trastevere, che si trova in via della Cisterna presso l'incrocio di via di San Francesco a Ripa. 
   Per la fontana del rione XIII Trastevere l’artista, Pietro Lombardi, si è ispirato alle tante bettole e osterie da sempre presenti nella zona. L’acqua fuoriesce da un “caratello[1]” (botte per il vino), scende in un catino per il mosto, ai lati due misure per il vino da un litro da cui esce l’acqua che si raccoglie in due concoline quasi a filo di terra. E’ alimentata dall’acquedotto dell’Acqua Marcia.


[1] Caratello. Botte per trasportare il vino sui carri, dal latino carrus, in genere poteva contenere dai 25 ai 200 litri. Aveva una base molto larga. Ancor oggi in uso in Toscana per il vin santo.

mercoledì 24 giugno 2015

Tornare a visitare le catacombe di San Callisto, c'è una sorpresa!

     Se amiamo Roma certamente siamo stati almeno una volta a visitare le catacombe. Con molta probabilità abbiamo visto le catacombe di San Callisto, le più grandi, le meglio conservate, le più frequentate dai turisti. Per chi ha sempre abitato nel quartiere Appio-Latino, la passeggiata in Caffarella, poi prolungata nei prati che sovrastano le catacombe, era una pratica abituale.

     Adesso abbiamo un motivo in più per tornarci, nella cappella centrale sono stati trovati inediti affreschi sulla volta intorno all’immagine di Orfeo, qui decorazioni floreali in rosso cinabro, verde vegetale e azzurrite, uccelli e un mostro marino. Lo scavo del pavimento ha messo in luce nuove tombe davanti alla cripta dei papi (il pavimento è ora ricoperto da una lastra di vetro). Il cubicolo in origine era molto più ampio, una sorta di satellite della sala dei papi, qui tumulati vescovi e presbiteri. Il ritrovamento della sepoltura di un longobardo è la dimostrazione che il luogo era ancora visitato nell’VIII secolo. 


     Oltre a tutto ciò è stato inaugurato il museo della Torretta, un edificio completamente ristrutturato, già deposito,  qui esposta una selezione di 150 opere del III e IV secolo, anche sarcofagi recuperati dai carabinieri.

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Nella foto di ieri la fontana del rione Sant'Eustachio detta anche "dei libri" che si trova in via degli Staderari a due passi da piazza Sant'Eustachio, vicina al Senato. 
   Due coppie di libri fanno riferimento all’università che aveva sede nel palazzo della Sapienza, è il palazzo su cui poggia la fontana stessa. Al centro una testa di cervo che si abbevera alla fonte, è simbolo del rione VIII Sant’Eustachio. Anche due segnalibri escono dai libri in pietra. Le palle presenti in alto ricordano Leone XI Medici che ebbe parte importante nella costruzione del palazzo della Sapienza. In verticale il nome del rione, in orizzontale il numero di riferimento, ma è sbagliato, c’è scritto IV, mentre il rione Sant'Eustachio è l'VIII rione di Roma. E’ alimentata dall’acquedotto dell’Acqua Vergine. 

martedì 23 giugno 2015

Uno splendido esempio della forza della vita.

   Una bellissima iniziativa dell'Università la Sapienza. Nel giardino dell'Istituto di Studi Orientali è stato piantato un alberino di cachi i cui semi provengono da un albero miracolosamente sopravvissuto all'esplosione atomica di Nagasaki il 9 agosto 1945.
   E' segno della forza della vita, nonostante tutto si può e si deve andare avanti!


Se vi trovate nella zona di piazza Vittorio, potete andare a vederlo nella ex caserma oggi adibita a mercato di abbigliamento e generi vari che ha al primo piano l'Istituto di Studi Orientali. L'entrata è da via Principe Amedeo.

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Nella foto di ieri la fontana della Pigna che si trova nei giardini di piazza Venezia, di fronte alla chiesa di san Marco. 
Un semplice stelo con due corolle di tulipani sostengono la pigna, l’acqua fuoriesce da due cannelle laterali e si raccoglie nelle vaschette a livello di terra. Il simbolo del rione IX, così chiamato dopo il ritrovamento di una gigantesca pigna in bronzo (anch’essa una fontana) che ora orna l’omonimo cortile in Vaticano. E’ alimentato dall’acquedotto dell’Acqua Marcia. E' opera di Pietro Lombardi come le altre fontanelle rionali, risale al 1926.

lunedì 22 giugno 2015

Enea, un eroe classico, molto vicino a Roma.

   Tutti noi abbiamo studiato la figura di Enea, abbiamo letto e commentato l'Eneide, su questo libro siamo stati interrogati, a volte ci ha appassionato, altre volte ci ha annoiato, però è una di quelle figure che fanno parte della nostra formazione culturale.
   L'immagine che più mi piace ricordare è la scultura del Bernini che rappresenta Enea fuggiasco da Troia in fiamme con il padre sulle spalle e il figlioletto Ascanio per mano.
   Adesso abbiamo un bel libro su Enea di Simone Sarasso con il quale si cerca di rispondere alle domande che sempre ci siamo posti su questa figura straordinaria: come è stata la sua infanzia? Chi lo educò alla forza e alla pietas? Come fu possibile che la divina Venere lo volle concepire con un mortale? A queste domande l'autore prova a dare risposta sulla base dei testi e su quella della sua sensibilità di poeta/artista.
L'immagine di copertina è tratta dal sito internet ibs.it.

Simone Sarasso, Aeneas. La nascita di un eroe, pag. 405, ed. Rizzoli € 17.

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La fontana di ieri è quella del rione Monti che si trova in via di San Vito, vicino a piazza Vittorio. La forma allude ai tre colli del rione Monti: Esquilino, Viminale e Celio. Vicino si trova l’Arco di Gallieno (262).
   Fu realizzata nel 1926 dall'arch. Pietro Lombardi che ebbe incarico dal primo governatore di Roma Filippo Cremonesi di realizzare dieci fontanelle con i simboli dei rioni di Roma o le particolarità degli stessi. Le fontane dovevano sorgere nei rioni: Monti, Sant’Eustachio, Campo Marzio, Ripa, Trastevere e quartiere San Lorenzo. Inoltre tre dovevano sorgere nel rione Borgo (a porta Angelica, porta Castello e piazza Scossacavalli).
     Lombardi ne progettò molte di più, non tutte vennero realizzate, due andarono distrutte: quella al Verano per il bombardamento del 1943 e quella in piazza Scossacavalli (un abbeveratoio che adattava una vasca del Maderno) per la realizzazione di via della Conciliazione. Alcune sono addossate a costruzioni, altre sono libere nello spazio, tutte sono in travertino.

domenica 21 giugno 2015

Sorprendenti i record di Roma

   Questa mattina VediROMAinbici ha organizzato una bella passeggiata alla scoperta dei record di Roma, è stata una giornata bella, di sole, ma non caldissima, eravamo in 33.
Eccoci alla partenza di largo Corrado Ricci.

Prima tappa la chiesa di San Benedetto in Piscinula.
     In questa piazza si trova la chiesa con il campanile più piccolo di Roma, la campana più piccola della città (diametro 45 cm) e al tempo stesso la più antica (su di essa è inciso l’anno della fusione 1069), si tratta della chiesetta di San Benedetto in Piscinula.
     Qui sorgeva la casa degli Anicii, la famiglia del santo di Norcia. La chiesa sembra sia stata fondata da San Benedetto stesso nel 543. Nel piccolo atrio San Benedetto in un affresco del sec. XIII, a sinistra porta cosmatesca che immette a un sacello a pianta quadrata detto "Cella di San Benedetto", con quattro antiche colonne agli angoli sostenenti la volta a crociera. Interno basilicale a tre navate sostenute da quattro colonne antiche per lato, pavimento cosmatesco; dietro l'altare maggiore San Benedetto in trono, tavola del sec. XIV.



Nell'atrio della chiesa una pietra di epoca romana riutilizzata nel medioevo
per la pavimentazione della chiesa stessa. Si vedono le linee per il gioco del filetto.

Seconda tappa a via della Penitenza dove si trova il teatro più piccolo di Roma.
Al civico 3 si trova il più piccolo teatro di Roma, si chiama “Stanze segrete” che porta avanti una programmazione strettamente legata a testi letterari e poetici. E’ stato fondato nel 1992 da Aurora Cafagna, oggi il direttore artistico è Ennio Coltorti. Si tratta di un’unica stanza di circa 40 posti, un salotto che permette un’esperienza particolare, superando la barriera tra attori e pubblico, quindi un piccolo spazio per grandi emozioni.

Si pedala verso Panico, sosta per ricompattare il gruppo
sul ponte Principe Amedeo Savoia Aosta.

Terza tappa alla casa più piccola di Roma e d'Italia.
Si tratta di un appartamento minuscolo, il più piccolo d’Italia, dice il proprietario, completamente ristrutturato, ammobiliato in maniera moderna ed efficiente, dotato di tutti i confort, tra ponte Sant’Angelo e corso Vittorio. Meno di dieci metri quadrati ma con cucina, bagno, doccia, un soppalco con letto matrimoniale, tv, lavatrice, collegamento hi-wi. Un nido per due.

Quarta tappa, via del Pellegrino.
     Al civico 18 si trova una galleria d’arte con un record strabiliante, in 15 mq si trova lo spazio per esporre quadri, sculture, installazioni. Stiamo parlando della galleria Minima, ospita mostre di arte contemporanea in pochi metri quadrati. Di certo qui non si ha il tempo di annoiarsi.

Quinta tappa: il cinema  più piccolo di Roma.
     Nel cuore del parco più bello di Roma - villa Borghese - si trova il cinema dei Piccoli, creato nel 1934, è tutto costruito in legno, con una programmazione tutta dedicata ai bambini, vi è posto solo per 63 persone. Per un certo tempo è stato chiamato anche “Casa di Topolino”, finché la Disney ha vietato l’uso del nome del proprio personaggio.
     Di fronte si trova la Casina delle Rose oggi Casa del Cinema. Il volto attuale si deve a Luigi Canina (1834), venne data in affitto e divenne un'osteria, i bombardamenti del 1849 la danneggiarono e si pensò di abbatterla. Fu ristrutturata come luogo di ristoro elegante e sede di spettacoli di musica all'aperto. Venne usata come stalla e rivendita di latte e prodotti caseari, nel 1903 con il passaggio della proprietà al Comune di Roma continuò il suo uso a latteria. Negli anni Trenta divenne un ristorante di lusso con la denominazione di "Casina delle Rose". Negli anni della Dolce Vita, vista la vicinanza con via Veneto divenne un dancing con il nome "La lucciola". Dal 1976 è stata per molti anni in abbandono per un contenzioso legale solo recentemente risolto e quindi adibita a Casa del Cinema per iniziativa del sindaco Veltroni (lavori dal 2001 grazie alla legge 396/90 per Roma Capitale, inaugurazione nel settembre 2004) Dal 2006 la Casa del Cinema ospita un punto vendita dvd di programmi e film della Rai. In conseguenza di ciò le piazze che la circondano sono state intitolate ad Anna Magnani e Marcello Mastroianni.

Sesta e ultima tappa: il santuario più piccolo d'Italia.
In un vicolo strettissimo si trova la cappella della Madonna dell’Archetto, il più piccolo santuario mariano di Roma. Fu voluta dalla famiglia Savorelli Papazzurri alla metà dell’Ottocento per ospitare l’immagine della Madonna molto venerata (dipinta su pietra nel 1690 da Domenico Muratori, allievo dei Carracci), pare che abbia mosso gli occhi almeno in un paio di occasioni. La cappella è stata progettata da Virginio Vespignani in stile neorinascimentale, gli affreschi sono di Costantino Brumidi, un nome che a noi non dice nulla, invece in America sì. Visto che in Italia non aveva successo decise di emigrare negli Usa dove ebbe l’incarico di dipingere la cupola del Campidoglio di Washington con l’apoteosi di George Washington. Per la serie: “nessuno è profeta in patria”.

A questo punto una bella foto ricordo ci sta proprio bene!

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Nella foto di ieri la fontana di piazza Trilussa detta anche fontana di ponte Sisto. Si tratta della mostra terminale dell'acquedotto dell'Acqua Paola voluta da Paolo V, un altra fontana è sul Gianicolo, il cosiddetto "Fontanone". Questa fontana di piazza Trilussa è opera di Giovanni Vasanzio, realizzata nel 1613 per rifornire d'acqua l'Ospizio dei Cento Frati sullo sbocco sinistro del ponte e quindi sulla sponda sinistra del Tevere, nel 1898 fu trasferita sull'altro lato del fiume, in piazza Trilussa, a causa delle demolizioni per la costruzione degli argini del Tevere.
     Si tratta di un nicchione delimitato da due colonne in marmo appoggiate su una parete bugnata in cima alla quale si trova l'iscrizione commemorativa con lo stemma pontificio di Paolo V. Nella nicchia l'acqua si versava in un piccolo catino dal quale tracimava nella vasca sottostante che riceveva acqua da due draghi alati alla base delle colonne e da due teste di leone (aquila e drago erano nello stemma di Paolo V).
     La quantità d'acqua di cui gode la fontana oggi è irrisoria. La popolazione del rione lamenta gli schiamazzi notturni e il conseguente degrado della movida soprattutto il venerdì e il sabato. Attualmente (novembre 2013) è in restauro, tali lavori dovrebbero terminare nel febbraio 2014. Il 28 giugno 2014 la fontana è stata reinaugurata, tutte le spese sostenute per i lavori sono stati pagati dalla pubblicità affissa ai ponteggi del restauro.


sabato 20 giugno 2015

Caffarella: il cielo del solstizio

Per domani, domenica 21 giugno, c'è una bella iniziativa in Caffarella, una serata astronomica organizzata dal Parco Regionale dell'Appia Antica, a partire dalle ore 20,30. L'appuntamento è in largo Tacchi Venturi, luogo facilmente raggiungibile con la metro A dalla fermata Colli Albani.
   Il 21 giugno si entra nell'estate, speriamo in una bella serata, sarà possibile ammirare e conoscere le stelle.

Due panoramiche della Valle della Caffarella.

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Nella foto di ieri la fontana di piazza Madonna de' Monti, commissionata da papa Sisto V a Giacomo della Porta nel 1588. La vasca in travertino è di forma ottagonale come i quattro gradini sui quali si innalza. Si alternano gli stemmi di Sisto V e quelli del Popolo Romano. Al centro due balaustre sostengono, a diversi livelli, altrettanti catini in travertino. Da quello superiore, arricchito di maschere e festoni e sovrastato dai monti presenti nello stemma papale, s'innalza un alto zampillo che ricade nello stesso.

venerdì 19 giugno 2015

Non si possono tenere così male le strade di Trastevere.

   Trastevere è uno dei rioni più belli di Roma. Romani e turisti ne sono innamorati. Pochi giorni fa sono passato per via della Lungaretta, una delle strade più belle, con resti di case medioevali. Ebbene, ho potuto notare che hanno fatto dei lavori, una trincea al centro della strada, ma invece di ricoprirla con i sampietrini è stata ricoperta con l'asfalto. E' bruttissima! Speriamo che le autorità competenti, a partire dal municipio, se ne siano accorte e provvedano al più presto per evitare questa bruttura. Seguono due foto che documentano quello che ho visto.



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Nella foto di ieri una delle due fontane di piazza Farnese. Vasta e regolare, piazza Farnese si presenta tranquilla e quasi del tutto appartata dall’intenso traffico del centro, è ornata da DUE FONTANE GEMELLE la cui composizione è attribuita al Vignola, ma più probabilmente del Rainaldi, (1626): l’acqua zampilla dai gigli farnesiani per cadere in piccole tazza marmoree e quindi in due colossali vasche di granito egizio provenienti dalle terme di Caracalla, per riversarsi poi nei sottostanti bacini quadrilobati.

giovedì 18 giugno 2015

Belli i ritratti di Arturo Noci alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale


   E' sempre un piacere tornare alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Adesso abbiamo un motivo in più, nell'ambito dell'esposizione Artisti dell'Ottocento - Temi e riscoperte, si tiene in questi giorni la mostra Arturo Noci (1874-1953). Figure e ritratti degli anni romani.
   In due sale della piccola ma sorprendente galleria romana, si tiene questa mostra su un artista poco conosciuto, ma autore di quadri che spesso si concentrano sulla figura femminile. Il pittore si affermò ai primi del Novecento partecipando ad importanti esposizioni nazionali, come le biennali di Venezia, qui espone costantemente dal 1901 al 1922. Dopo un iniziale interesse verso il paesaggio nei modi del Simbolismo, si concentra sulla figura femminile di cui diventa uno dei pittori più ricercati. L'artista ricevette importanti committenze dall'aristocrazia locale e dal mondo dello spettacolo, tra queste la diva del cinema muto Lyda Borelli.
   La mostra su Arturo Noci è aperta fino al 27 settembre alla Galleria d'Arte Moderna di via Francesco Crispi 24. E' aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18,30.

Una delle opere più rappresentative della Galleria,
"Il dubbio" di Giacomo Balla.

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La foto di ieri era la fontana di piazza Augusto Imperatore. Si tratta di una fontana a parete, probabilmente dedicata agli acquaioli o portatori di vino, si trova nel lato della piazza tra le due chiese, dove corre un cavalcavia.

mercoledì 17 giugno 2015

Sempre da conoscere le ville e i parchi di Roma.

   Roma dispone di una serie di ville storiche intorno al centro cittadino, ma anche all'interno delle mura Aureliane, inoltre possiede numerosi parchi di dimensioni molto notevoli. Tutti li conosciamo per esserci stati almeno una volta, ma pochi ne conoscono le bellezze artistiche e naturalistiche. Grazie all'attività del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale è possibile scoprire gratis queste gemme. Per ciascuna villa è stato studiato un percorso didattico di visita che presenta anche le specie botaniche più significative e i singoli alberi monumentali.


Villa Celimontana è uno dei luoghi che si possono
visitare con guida.

   Tra i siti che è possibile visitare, ci piace segnalarne due che sono raramente accessibili: il semenzaio di San Sisto, che è il vivaio storico del servizio giardini; e il parco di Forte Bravetta, caro alla memoria dei romani per i caduti della Resistenza con visita storico botanica del parco e all'interno del forte.
   Le visite guidate, che si svolgono tutto l'anno tranne il mese di agosto, sono gratuite e possono essere prenotate da scuole, associazioni e singoli cittadini. Il numero di partecipanti va da un minimo di 6 a un massimo di 25. Per maggiori informazioni consultare il sito: comune.roma.it alla voce "visite guidate a parchi e ville".
   Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 58.17.727 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13, giovedì e venerdì anche 14,30 - 17,30.

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Nella foto di ieri la fontana che si trova nel giardino antistante palazzo Barberini. 

martedì 16 giugno 2015

Bologna: un esempio da seguire.

   Dopo un lavoro di mesi è nato a Bologna Dynamo, la Velostazione della città di Bologna. In un unico luogo i bolognesi e i turisti possono trovare tutto ciò che occorre agli amanti della bici: parcheggio custodito, riparazione, noleggio, punto ristoro, cicloturismo, consulenza. Si tratta di uno spazio di 600 mq in un luogo della città detto Pincio, come la collina romana che sovrasta piazza del Popolo. Questo luogo di Bologna è a due passi dalla stazione centrale. La struttura sarà gestita da Salvaiciclisti di Bologna. Comune e Regione hanno deciso di investire oltre un milione e mezzo di euro in questo progetto che è all'avanguardia tra le città italiane ed europee.
   Per altre informazioni potete consultare il sito internet comune.bologna.it.

Alcune immagini dell'inaugurazione e del sito.