sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nella foto di ieri lo Stadio dei Marmi al Foro Italico.
Si trova in asse con il palazzo dell’Accademia di Educazione Fisica.
Venne realizzato tra il 1928 e il 1935, con inaugurazione anticipata al 1932,
su progetto di Del Debbio, come campo per la ginnastica e l’atletica leggera.
Si compone di dieci eleganti gradoni capaci di ospitare 20.000 spettatori, in
cima le statue di 60 discipline sportive donate da altrettante province
italiane, anche quelle oggi nella Repubblica Croata. Negli anni Settanta, a
causa di un fulmine, venne distrutta quella dedicata al lanciatore di
giavellotto, fu realizzata una fedele copia basandosi sulle foto storiche e sui
suggerimenti del figlio dello scultore Aldo Buttini. Venne riposizionata il 27
luglio 2006. Percorrendo via Costantino Nigra (quindi sul lato Est) si vede una
statua più bianca delle altre, circa a metà, è la statua sostituita.
Il podio ha alla base due gruppi di lottatori in bronzo opera di Aroldo Bellini, autore anche delle due grandi figure bronzee all’ingresso della pista.
“La prosopopea fascista è in arte
riscattata dalle dimensioni e da un interesse reale per la destinazione
dell’impianto. Un corretto sfruttamento del terreno consente al piano stradale
di cadere sulle gradinate senza dislivelli. Le sessanta statue che coronano
sono dono di altrettante province”, da Irene de Guttry, Guida di Roma moderna,
ed. De Luca, 1978, pag. 62.
Fu teatro di una grande manifestazione del partito Comunista con Festa de l’Unità dopo l’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Il comizio finale si tenne il 27 settembre 1948.
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