sabato 5 luglio 2025

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il mercato che vedi sotto.



Nella foto di ieri il liceo Giordano Bruno al Tufello.

venerdì 4 luglio 2025

Sorprendente la visita al mausoleo di Cecilia Metella

 


Una visita all'interno del mausoleo di Cecilia Metella è sorprendente, abbiamo un sussidio tecnologico nel quale è proprio lei, Cecilia Metella a raccontarci la sua storia. Da non perdere. Roma, non basta una vita!

Si tratta di uno dei monumenti più famosi di Roma e simbolo dell'Appia Antica, eretta poco dopo il 50 a.C.  per la figlia di Quinto Cecilio Metello Cretico (conquistatore di Creta), moglie di Marco Grasso, figlio di un triumviro e generale di Cesare in Gallia (Cesare, Pompeo e Crasso). E' del tipo a corpo cilindrico impostato sul basamento quadrato. Il cilindro, rivestito di travertino e coronato da un fregio marmoreo in rilievo di marmo pentelico con festoni tra bucrani e scudi gallici, è alto 11 metri, con 29,50 m di diametro. In origine doveva terminare con una struttura conica o, più probabilmente, con un cumulo di terra. Una lapide di marmo ricorda Cecilia. Al suo interno accoglieva la cella funeraria che era chiusa in alto da una volta a calotta. I merli ghibellini fanno parte di una sopraelevazione medioevale allorché la tomba fu trasformata in torre (prima dai conti di Tuscolo nel IX secolo, quindi nel Trecento dai Caetani) e inserita in un quadrilatero fortificato che inglobava l'Appia. All'inizio del XIV secolo, come un mastio, fu compresa nel CASTELLO DEI CAETANI, del quale faceva parte il palazzo addossato alla tomba. Il complesso fu distrutto in parte da Sisto V, divenne un covo di briganti pronti ad assaltare i passanti, ne rimangono resti pittoreschi con bifore trilobate e merlature. Nei suoi ambienti recentemente restaurati sono esposti i materiali raccolti lungo la strada agli inizi del XX secolo per costituire il primo nucleo del "museo della via Appia". Anche l'interno della tomba è stato recentemente restaurato e aperto al pubblico. Nel piano ipogeo è visibile una spettacolare colata lavica risalente a 260.000 anni fa. Il sito è stato recentemente arricchito con proiezioni olografiche all’interno della camera sepolcrale, un coinvolgente video-mapping e proiezioni in 3D.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.


Nella foto di ieri la chiesa del Santissimo Redentore al Tufello.

giovedì 3 luglio 2025

Mercati di Traiano con nuova illuminazione

 


Belli i Mercati di Traiano con la nuova illuminazione notturna realizzata da Acea. Meritano una visita.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri lo Stadio dei Marmi al Foro Italico.

     Si trova in asse con il palazzo dell’Accademia di Educazione Fisica. Venne realizzato tra il 1928 e il 1935, con inaugurazione anticipata al 1932, su progetto di Del Debbio, come campo per la ginnastica e l’atletica leggera. Si compone di dieci eleganti gradoni capaci di ospitare 20.000 spettatori, in cima le statue di 60 discipline sportive donate da altrettante province italiane, anche quelle oggi nella Repubblica Croata. Negli anni Settanta, a causa di un fulmine, venne distrutta quella dedicata al lanciatore di giavellotto, fu realizzata una fedele copia basandosi sulle foto storiche e sui suggerimenti del figlio dello scultore Aldo Buttini. Venne riposizionata il 27 luglio 2006. Percorrendo via Costantino Nigra (quindi sul lato Est) si vede una statua più bianca delle altre, circa a metà, è la statua sostituita.

     Il podio ha alla base due gruppi di lottatori in bronzo opera di Aroldo Bellini, autore anche delle due grandi figure bronzee all’ingresso della pista.

“La prosopopea fascista è in arte riscattata dalle dimensioni e da un interesse reale per la destinazione dell’impianto. Un corretto sfruttamento del terreno consente al piano stradale di cadere sulle gradinate senza dislivelli. Le sessanta statue che coronano sono dono di altrettante province”, da Irene de Guttry, Guida di Roma moderna, ed. De Luca, 1978, pag. 62.

     Fu teatro di una grande manifestazione del partito Comunista con Festa de l’Unità dopo l’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Il comizio finale si tenne il 27 settembre 1948.

mercoledì 2 luglio 2025

Ponte Flaminio come nuovo!

 



   Sono in corso lavori di pulitura e protezione di superfici in travertino su ponte Flaminio. Una bella notizia per Roma perché questo ponte è tra i più frequentati di Roma, un ponte che rimane nell'immaginario collettivo.

     E’ il ponte attraversato da Corso Francia. Doveva chiamarsi “ponte XXVIII ottobre”, in ricordo della marcia su Roma, ma cambiò nome prima in ponte di Tor di Quinto, quindi nell’attuale. E’ lungo 254,9 metri, è largo 27 metri, è stato progettato da Armando Brasini che nei dintorni aveva progettato la chiesa di piazza Euclide (Chiesa del Sacro Cuore di Maria), e la sua dimora (probabilmente il Castellaccio omonimo). Il ponte si rese necessario per l’insufficienza di ponte Milvio, richiese una variante della via Cassia e della via Flaminia. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1938 e furono sospesi nel 1943 per gli eventi bellici. Ripresero nel 1947, fu inaugurato nel 1951. Negli anni Sessanta il ponte fu chiuso per un problema strutturale al quinto pilone che causò un cedimento del piano stradale, provvisoriamente venne costruito a monte il ponte Bailey, è ancora visibile uno dei piloni di questo ponte provvisorio che ora non c’è più. Fu riaperto nel 1964.

     Il ponte è realizzato in calcestruzzo, rivestito di travertino.

     Il ponte compare nel film “Poveri ma belli” di Dino Risi (1956), “Caro diario” (1993) di Nanni Moretti, nel film “Tre metri sopra il cielo” (2004) con Riccardo Scamarcio, tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia. Il tutto nasce da una scritta di vernice nera sul ponte che diceva appunto “Io e te tre metri sopra il cielo”.   Nel film “SMS sotto mentite spoglie” (2007) di Vincenzo Salemme con Vincenzo Salemme, Giorgio Panariello, Luisa Ranieri, Lucrezia Lante della Rovere e Enrico Brignano compare più volte il ponte Flaminio visto dall’alto dell’abitazione di Tommaso e Francesca (gli attori Salemme e Della Rovere) anche nella scena in cui il cameriere perde il controllo di sé.

Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un’involontaria violazione del copyright, in modo che io provveda subito all’eliminazione dell’immagine usata per errore.

Buone nuove per la metro C


A fine settembre ci sarà l'inaugurazione delle due nuove stazioni della metro C: Porta Metronia e Colosseo. A fine ottobre l'inaugurazione vera e propria con il via alle corse delle metro. Un bel passo in avanti per la mobilità cittadina. Nella foto la stazione Pigneto della metro C attiva da alcuni anni.


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 sai come si chiama e dove si trova lo stadio che vedi sotto.



Nelle foto di ieri il parco di affaccio sul Tevere tra ponte Milvio e ponte Duca d'Aosta recentemente inaugurato.

martedì 1 luglio 2025

E' giunto alla fine il cinema Impero di Tor Pignattara

 


   Si sta demolendo l’ex cinema Impero di via dell’Acqua Bullicante 124, al suo posto nascerà un ostello per studenti. Da Roma Today del 28 maggio 2025. 

Il cinema Impero era in stile razionalista. Progettato nel 1935 dall’architetto Mario Messina articolato in due sale: un atrio e arretrato la grande sala con platea e galleria sormontate da copertura apribile; aveva 1.500 posti, era il terzo più grande di Roma. Inaugurato nei primi anni Quaranta, in piena guerra, dotato di rifugio antiaereo, in una zona che aveva sei cinema: le arene Adriacine, Aurora e Venus e le sale Alfieri, Due Allori e Impero. Un altro cinema uguale, progettato sempre da Messina venne aperto nello stesso anno ad Asmara, capitale dell’Eritrea, per uno scherzo del destino quel cinema è ancora funzionante. Per la crisi che investì i cinema in tutta Roma, chiuse definitivamente nel 1976. In abbandono, a conosciuto una occupazione abusiva fino al 2010. Nel 2014 la proprietà ha iniziato un operazione detta “Spazio Impero” per la ristrutturazione dei sei piani della torre che oggi ospitano sale polifunzionali dell’Accademia “Stap Brancaccio”, una scuola privata di teatro e arti performative gestita dal teatro Brancaccio. Nel marzo 2014 un intervento di street art ha dipinto gli spazi dove prima c’erano le locandine dei film: Monicelli, Magnani, Sergio e Franco Citti, Pasolini attraggono i passanti; sono opera di David Vecchiato in arte Diavù.. 


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il parco di affaccio che vedi sotto.




Nelle foto di ieri i mosaici della piscina coperta del CONI che si trova al Foro Italico.

lunedì 30 giugno 2025

Una buona notizia per la sanità

 


Per la martoriata sanità italiana e romana, che ha tanti problemi, ecco finalmente una buona notizia. In base ad un accordo tra Regione e Federfarma, elettrocardiogramma e holter gratuiti, basta la prescrizione medica. Speriamo che si continui con queste notizie positive. Nella foto sopra il palazzo della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiamano e dove si trovano i mosaici che vedi sotto.



Nella foto di ieri la piscina coperta del palazzo del CONI al Foro Italico.

domenica 29 giugno 2025

Tre nuovi parchi di affaccio sul Tevere

 


Questa mattina Vedi ROMAinBici ci ha fatto conoscere tre nuovi parchi di affaccio sul Tevere recentemente realizzati dal Comune di Roma, due si trovano nei pressi di ponte Milvio, un altro all'Acqua Acetosa. 

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la piscina coperta che vedi sotto.



Nella foto di ieri l'Osservatorio Astronomico a Monte Mario.

sabato 28 giugno 2025

Roma non manca mai di sorprenderci

Non finiamo mai di stupirci della nostra amata città. Si sta lavorando ai Fori Imperiali, ebbene, dagli scavi in corso emerge una testa di statua maschile antica, di grandi dimensioni. E’ stata trovata sotto il Foro di Traiano, presso piazza Venezia. E' proprio vero, Roma, non basta una vita! La foto sotto è tratta da un post facebook di Roberto Gualtieri.