Il nome ricorda Lucrezia, moglie di Lucio
Tarquinio Collatino, vittima della violenza subita ad opera di Sesto Tarquinio,
figlio dell’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo. Questo episodio causò la
cacciata di Tarquinio e la fine della monarchia.
L’antiquarium è stato inaugurato il 28 marzo 2015 con lo scopo di ospitare e rendere fruibili i reperti archeologici trovati lungo l’antica via Latina negli ultimi 25 anni. I reperti risalgono al periodo preistorico, una necropoli dell’età del rame (III millennio a.C.), insediamenti dell’età del bronzo (II millennio a.C.), necropoli relative alla civiltà latina (XI-VI secolo a.C.), testimonianze di opere di bonifica del periodo repubblicano, corredi di tombe a camera sempre del periodo repubblicano. A queste si aggiungono statue in marmo di ville, frammenti decorativi di edifici e sepolcri di tarda età repubblicana e della prima età imperiale. E’ così possibile ricostruire un artigianato specializzato: vasi, lucerne, monili, mate
La visita inizia dal capannone, già serbatoio dell'acqua, che si
trova sulla sinistra del cancello di ingresso. Si può fare il giro in senso
antiorario per seguire la successione cronologica dei reperti.
Al centro della sala in alto una olla di
impasto rosso, sul lato sinistro della stessa vetrina si trova una fibula a
navicella in bronzo, proviene da Lucrezia Romana.
In fondo alla sala è stata collocata a
parete una lastra con iscrizioni funeraria del I-II sec. d.C. proviene da
Lucrezia Romana.
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