martedì 31 dicembre 2019

Un anno di ciclismo professionistico


   Siamo alla fine del 2019, proviamo a trarre un bilancio di questo anno di ciclismo professionistico.

Gli italiani hanno sfiorato il titolo mondiale con Matteo Trentin, beffato sul rettilineo finale di Harrogate (in Inghilterra) dove sembrava arrivato il momento di riportare in Italia la maglia iridata 11 anni dopo la vittoria di Alessandro Ballan. Una medaglia di argento che ci lascia con l’amaro in bocca. Bella la vittoria di Elia Viviani agli Europei in Olanda. Siamo tornati a vincere una grande classica con Alberto Bettiol che si è preso il Giro delle Fiandre.
     Un dolore per tutti gli amanti delle due ruote è stata la scomparsa di Felice Gimondi a 77 anni. Tutti lo ricordiamo vincitore del Tour de France del 1965 alla sua prima partecipazione, ma anche per i tre Giri d’Italia, l’ultimo nel 1976 a ben 34 anni, ci rimane nel ricordo di tutti gli appassionati il mondiale di Barcellona del 1973 quando vinse in volata davanti a Merckx, Ocana e Martens.
     Ma torniamo al 2019. Straordinaria è stata la stagione del francese Julien Alaphilippe che a primavera si è preso la Strade Bianche, la Sanremo e poi la Freccia Vallone, ma non basta, perché a luglio, sulle strade del Tour de France è stato per ben 14 giorni in maglia gialla dovendosi poi arrendere nella terzultima tappa ad Egan Bernal. Questo giovane colombiano di 22 anni ha vinto anche la Parigi Nizza e il Giro di Svizzera.
     Il Giro d’Italia è stato buttato via da Nibali per un errore tattico ammesso dai tecnici del team Bahrain e da loro stessi riconosciuto, se lo è aggiudicato l’equadoregno Richard Antonio Carapaz, seconda vittoria di un sudamericano al Giro (primo Nairo Quintana nel 2014). Non possiamo dimenticare lo sloveno Roglic che si è preso la Vuelta, bravo anche il veronese Davide Formolo vincitore del Tricolore a Compiano in provincia di Parma con una fuga solitaria di trenta chilometri.
Nella foto in alto Alberto Bettiol
foto tratta da it.wikipedia.org che si ringrazia.

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sai come si chiama e dove si trova il sepolcreto che vedi sotto.



Nella foto di ieri la scuola Cesare Battisti in piazza Damiano Sauli alla Garbatella.

lunedì 30 dicembre 2019

Un anno di politica ciclabile a Roma

   Sta per chiudersi il 2019, proviamo a trarre un bilancio di quanto è stato fatto per le piste ciclabili e più in generale per le politiche a favore della mobilità sostenibile a Roma in questo anno.


   Per quanto riguarda la situazione delle piste ciclabili dobbiamo lamentare il cattivo stato di manutenzione di queste, situazione che è la stessa del verde pubblico cittadino. In questo campo un ringraziamento va alle varie associazioni spontanee di cittadini che si prendono cura delle piste ciclabili come i Volontari Ciclabile Tevere “la Regina Ciclarum”, oppure quella associazione che ha dato vita ad una nuova pista ciclabile lungo il Tevere da Casal Bernocchi – Centro Giano fino a Ostia Antica, chiamata Sentiero Pasolini, che sta avendo sempre più successo anche a livello nazionale. 
   E’ stata realizzata una pista ciclabile sulla via Nomentana (da Porta Pia a ponte Tito Tazio, inaugurata il 25.7.19), sulla via Tuscolana (dal Quadraro a piazza di Cinecittà, da inaugurare, ma è pronta), si sta costruendo la ciclabile della via Prenestina (da porta Maggiore a viale Palmiro Togliatti, lavori dal 18.9.19), tutte piste ciclabili utili per gli spostamenti quotidiani per raggiungere il luogo di lavoro o di studio. C’è l’impegno del Comune di prolungare la ciclabile Tevere fino al mare, mancano solo 12,5 Km. E’ stata bandita una gara per un nuovo servizio di bike sharing elettrico (30.8.19), che è attivo dal 21.10.19 con 700 bici nel centro storico, Eur e Monteverde, ma si estenderà a tutta la città con 2.800 bici.
     Il municipio III (Monte Sacro) sta realizzando la pc delle Valli (da piazza Sempione a p.le Ionio e via dei Prati Fiscali), il municipio VII sta realizzando una pc da piazza di Cinecittà a Tor Vergata. Il municipio XV ha rifatto completamente la Ciclabile Dorsale Tevere da ponte Milvio a Castel Giubileo, compresa la segnaletica.
     La Regione Lazio ha approvato (23.9.19) 16 progetti per 500 Km di piste ciclabili da realizzare nella regione per un costo complessivo di 16 milioni.
     Concludendo possiamo affermare che, seppur a fatica, la mobilità ciclistica va avanti, si sta facendo strada l'idea che se vogliamo una città con meno traffico, con meno inquinamento, dobbiamo incentivare il trasporto pubblico e quello sulle due ruote!

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sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri la scalinata della Garbatella che sale a piazza Benedetto Brin.

domenica 29 dicembre 2019

Una piacevole sorpresa!


   A volte a Roma queste cose succedono. Roma, tra tanti problemi, a volte riserva piacevoli sorprese. A Casalotti, una frazione del comune di Roma, sulla via di Boccea, oltre il GRA, si trova una bella e grande libreria indipendente chiamata Pellicano Libri. E' veramente bello vedere in una parte marginale della nostra grande città, una libreria indipendente, grande, ben fornita, che è anche centro culturale e casa editrice. A volte queste sorprese positivi si incontrano! Ed è veramente bello scoprirle!

Per chi vuole saperne di più, la libreria si trova vicino alla piazza centrale di Casalotti, piazza Ormea, precisamente in via Gattico 3, splendido anche il sito internet.
Nella foto in alto l'ingresso della libreria,
nella foto sopra la fontana delle Carrozze a Casalotti,
quest'ultima foto è tratta da it.wikipedia.org che si ringrazia.

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sai come si chiama e dove si trova la scalinata che vedi sotto.


Nella foto di ieri la facoltà di Lettere e Filosofia di Roma3 in via Ostiense.

sabato 28 dicembre 2019

Finalmente è tornato il mercato della Befana di piazza Navona


Una delle tradizioni romane più care ai bambini, la fiera della Befana o mercato della befana di piazza Navona finalmente è stata riaperta al pubblico dopo 12 giorni di stop causati da norme di sicurezza non osservate dai gestori delle bancarelle. Ora che tutto è in ordine le bancarelle hanno riaperto e la piazza è tornata a riempirsi dal giorno di Santo Stefano. Quest'anno ci sono solo 48 operatori, ma sono di qualità, sembra vuota la piazza in confronto a quando era strapiena di bancarelle, ma è giusto così, la sicurezza delle persone non ha prezzo. A noi è piaciuta così.

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sai come si chiama e dove si trova la facoltà universitaria di Roma Tre che vedi sotto.



Nella foto di ieri la Scuola di Economia e Studi Aziendali di Roma Tre in via Silvio d'Amico.

venerdì 27 dicembre 2019

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sai come si chiama e dove si trova questo edificio che vedi sotto.


Nella foto di ieri il rettorato dell'Università di Roma Tre.

giovedì 26 dicembre 2019

Santo Stefano: una forte presenza a Roma


   Oggi è Santo Stefano, a Roma esistono ben quattro chiese dedicate a Santo Stefano: Santo Stefano Protomartire nella borgata di Tor Fiscale, che ricorda una antichissima basilica i cui resti sono oggi nell'area del Parco delle Tombe Latine; Santo Stefano degli Abissini che nessuno conosce, si trova nei giardini Vaticani; Santo Stefano del Cacco, una chiesa dal nome curioso che si trova nella via omonima dove si trova un grande piede di marmo risalente ad una antichissima statua (rione Pigna); ma la più importante di tutte è la chiesa di Santo Stefano Rotondo, che si trova al Celio, non lontano dalla chiesa della Navicella.


     La chiesa di Santo Stefano Rotondo risale al V secolo, è stata gestita fino al 1580 dai Paolini ungheresi, dopo questa data è in cura al Pontificio Collegio Germanico-Ungarico. Oggi è chiesa nazionale di Ungheria. Fa parte della parrocchia di Santa Maria in Domnica alla Navicella.
     La chiesa venne edificata su di una parte della caserma romana dei Castra peregrina, alloggi delle truppe provinciali e in corrispondenza di un mitreo (anno 180) rimesso in luce negli anni 1973-75. Nei pressi era la domus dei Valeri. La chiesa fu voluta da papa Leone I Magno (440-461) sotto il quale venne costruita anche la chiesa di Santo Stefano a via Latina. Tuttavia dalle fonti sappiamo che la chiesa venne consacrata da papa Simplicio (468-483).
     L'edificio aveva una pianta circolare, costituita in origine da tre cerchi concentrici: uno spazio centrale dal diametro di 22 metri delimitato da 22 colonne architravate sulle quali poggia il tamburo (alto 22,16 metri), intorno a questo spazio centrale c'era un anello in muratura che formava un ambulacro di 42 metri di diametro e di un altezza inferiore rispetto al corpo centrale dell'edificio, questo anello era delimitato da colonne collegate da archi oggi inseriti nel muro continuo. Il terzo anello, quello più esterno oggi è scomparso (diametro 66 metri). Da questo anello più esterno partivano quattro ambienti di maggiore altezza che trasformavano la pianta centrale della chiesa in una pianta a croce greca. Lo spazio del secondo anello era probabilmente scoperto come testimonia il disegno fatto nel Trecento.
     Gli interni erano decorati con lastre di marmo, sono state rinvenute tracce di esso nel pavimento (cipollino) e i fori sulle pareti testimoniano la presenza di un rivestimento.
     Il colonnato che circonda lo spazio centrale è formato da 22 colonne di riutilizzo, infatti sono di altezze diverse, mentre i capitelli ionici furono eseguiti nel V secolo. Anche gli architravi hanno altezze leggermente diverse.
     La chiesa presenta analogie con la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, modello dell'architettura rinascimentale per tutto il medioevo.
     Nel VI secolo fu ornata di mosaici. Nel monastero attiguo trovarono rifugio i seguaci di San Benedetto messi in fuga da Subiaco dai Longobardi nel 601. Nel VII secolo papa Tedoro vi portò le reliquie dei santi Primo e Feliciano collocate nel braccio nord orientale, il catino absidale venne decorato da un mosaico a fondo oro eseguito da artista di origine bizantina. Nell'XI secolo la cappella fu ristretta per ospitare la sacrestia, nel 1586 le pareti furono affrescate da Antonio Tempesta[1] con le storie del martirio dei due santi. Nei secoli seguenti la chiesa decadde, perse la copertura originaria, l'anello esterno e tre dei quattro bracci, restaurata da Innocenzo II nel 1139 1143 fu creato il porticato di ingresso coperto a volta a cinque arcate su colonne di reimpiego e capitelli tuscanici. Le 14 finestre aperte sul tamburo vennero murate.
     Di nuovo un periodo di abbandono finché papa Niccolò V affidò il restauro completo allo scultore fiorentino Bernardo Rossellino[2] che rifece coperture e pavimento, rialzandone la quota, collocò al centro un altare marmoreo. Rimase solo il braccio utilizzato come vestibolo in corrispondenza dell'atrio. Alcuni autori ipotizzano anche, in questi lavori, un ruolo di Leon Battista Alberti. Nel 1580 venne costruito un recinto ottagonale intorno all'altare con affreschi di Niccolò Circignani, detto il Pomarancio[3], che raffigurano la storia di Santo Stefano. Tre anni dopo lo stesso pittore affrescò il muro che chiude l'ambulacro con 34 scene di martirio impressionanti per la rappresentazione delle atrocità inflitte ai martiri cristiani. Secondo alcuni autori oltre al Pomarancio vi lavorarono anche il Tempesta e allievi. Il ciclo inizia con la Strage degli Innocenti, la Crocefissione di Gesù, il martirio di Santo Stefano con sullo sfondo i supplizi degli Apostoli. Ogni dipinto ha didascalie in latino e italiano. Alcune scene vennero malamente ridipinte dell'Ottocento.



[1] Antonio Tempesta (Firenze 1555 - Roma 1630) pittore e incisore del primo periodo del barocco. Collaborò alla decorazione di palazzo Vecchio. Trasferitosi a Roma lavorò per papa Gregorio XIII affrescando alcune mappe della Sala delle Carte Geografiche in Vaticano, tra cui quella famosa di Roma 1593. Sue opere a San Giovanni de Fiorentini e a palazzo Farnese di Caprarola. Tornato a Firenze lavorò agli Uffizi alla decorazione dei soffitti. Tornato a Roma si dedicò alle illustrazioni, celeberrime le 150 della Bibbia, detta "del Tempesta". Suoi disegni al Louvre, al museo di Berlino, alla National Gallery di Edimburgo.
[2] Bernardo Rossellino (Bernardo di Matteo Gamberelli o Gambarelli, Settignano 1409 - Firenze 1464) architetto e scultore. E' fratello di Antonio anch'egli artista. Fu lui a codificare il genere della tomba umanistica volta a celebrare il defunto laico per le sue opere terrene (monumento a Leonardo Bruni in Santa Croce a Firenze). Il suo più importante contributo architettonico è nella piazza di Pienza, fu il continuatore di Leon Battista Alberti.
[3] Pomarancio (Pomarance PI 1530-1597 circa), padre di Antonio, suoi gli affreschi del Belvedere in Vaticano tra i primi lavori. Lo troviamo a Orvieto nella Cattedrale, Umbertide, Città di Castello e Città della Pieve. Lavorò tra il 1582 e il 1583 nella chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio per realizzare le 24 scene del martirio del santo titolare in toni di giallo da imitare rilievi scultorei.  E' documentata la sua presenza all'abbazia di Valvisciolo presso Sermoneta.

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sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.


Nella foto di ieri la Facoltà di Economia "Federico Caffè", ex Scuola Elementare Niccolò Tommaseo,  riconvertita nel 1993, per ospitare la facoltà di Economia, intitolata a Federico Caffè. L’edificio scolastico è stato progettato da Vincenzo Fasolo, autore del palazzo del Governatorato di Ostia e della caserma dei Vigili del Fuoco a via Marmorata.



mercoledì 25 dicembre 2019

Buon Natale!

Buon Natale a tutte le persone che seguono questo blog.
Sei romano de Roma se sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.

Nella foto di ieri il palazzo della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo, detto: "il palazzo di Fantozzo", perché lì è stato girato il primo film della serie Fantozzi.

martedì 24 dicembre 2019

Bello il mercato Esquilino nei giorni di festa!


   Erede del grande mercato di piazza Vittorio, il mercato Esquilino ha un tirpudio di colori, immagini, suoni. La sua visita è come un giro intorno al mondo. Non solo i cibi, i colori e gli odori della tradizione romana ma anche quella sud-americana, dei paesi arabi, dell'estremo oriente. Qui si possono trovare cibi, frutta di ogni angolo della terra. Un luogo dove è sempre bello perdersi. Anche questa è Roma!




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Nella foto di ieri la prima pietra della Garbatella che si trova in piazza Benedetto Brin.

lunedì 23 dicembre 2019

Buone novità per il Colosseo



     Nei mesi di gennaio febbraio finiranno i lavori di restauro dei sotterranei del Colosseo, quindi via allo studio di fattibilità dell’arena. Quindi ultimo lotto della sponsorizzazione di Tod’s partita nel 2010 con 25 milioni: illuminazione interna. 
Nel parco archeologico del Colosseo nel 2020 sarà inaugurato un percorso che attraversale origini di Roma dalle Scalae Caci al Foro Boario con un nuovo ingresso in via dei Cerchi. Mi sembrano buone novità per il simbolo della romanità.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa prima pietra.

Nella foto di ieri ponte Marconi lungo l'omonima via tra il quartiere Ostiense e il Portuense.

domenica 22 dicembre 2019

Il "Giro dei presepi di Roma" in bici


Questa mattina VediROMAinBici ha organizzato la tradizionale passeggiata in bici alla scoperta di alcuni dei tanti presepi storico-artistici di Roma. Ma prima di iniziare a pedalare c'è stato un brindisi augurale al prossimo anno e lo scambio di auguri di buon Natale tra tutti noi. Non sono mancati panettone, torrone, pandoro, croccante e altre leccornie. La prima foto è dedicata alle bici, tutte a terra per le raffiche di vento.

Per primo abbiamo visitato il presepio e l'albero di Natale in piazza San Pietro, bellissimi!



Come seconda tappa siamo andati a vedere il presepe dei netturbini di Roma, che si trova in via dei Cavalleggeri 5, nelle vicinanze di San Pietro. E' questa una tappa tradizionale di VediROMAinBici! Sempre più bello, sempre più grande e aggiornato con nuove pietre!

Ci siamo poi recati alla chiesa di Sant'Antonio a via Merulana dove ha sede l'Associazione Nazionale degli Amici del Presepe. Qui abbiamo visto più di 30 presepi con varie ambientazioni. Ci hanno colpito quelli ambientati nella "Roma sparita" di Franz.

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sai come si chiama e dove si trova il ponte che vedi sotto.


Nella foto di ieri il ponte dell'Industria, per noi romani il ponte di Ferro che si trova tra Ostiense e Portuense, presso il porto fluviale.

sabato 21 dicembre 2019

Nuovi murales all'Ostiense


   Stanno fiorendo sempre nuovi murales nel quartiere Ostiense, una zona di Roma che già ne annovera diversi di pregio. Da quartiere operaio, a zona della movida per i giovani romani che amano far tardi la sera.

   I nuovi murales ad opera del Mat 2019, l’operazione si chiama "Attraversamento dei confini". Un gigantesco pesce in via della Vasca Navale. Presso il porto fluviale un’antica nave da trasporto e una chiave. In via del Commercio volti di donna con capelli rosso fuoco, raggi che partono dagli occhi, fiammelle. Poster presso il ponte di ferro.
   La nuova arte opera di streeet artist si fa sempre più strada nella nostra città.


Sei romano de Roma se...

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Nella foto di ieri il ponte della Scienza che si trova tra Ostiense e Portuense vicino al ponte di Ferro.

     Si tratta di un ponte pedonale collega le due sponde del Tevere e prende questo nome per la cosiddetta Città della Scienza che è in progetto all'interno dell'Area Italgas. Sabato 9 febbraio 2013 c'è stata una preinaugurazione alla presenza del sindaco Alemanno. Il progetto del ponte risale al 1999, ed è dell'architetto Gianluca Andreletti. Il costo è stato di 4,5 milioni di cui 1,140 per opere complementari. Si tratta di un ponte ciclabile e pedonale in acciaio e cemento. E' lungo 119 metri, largo m 10,20 di cui 7 carrabili. L'inaugurazione vera e propria è prevista ad aprile[1].
   Di fronte - sul lato Portuense - è sorto un edificio per uffici progettato da Massimiliano Moauro su una superficie di 5.300 mq. E' caratterizzato da una sorta di ciminiera rovesciata rivestita in mattoni proprio per richiamare l'ex Mira Lanza.
     Nel 2014 il ponte è stato intitolato al premio Nobel Rita Levi Montalcini.



[1] Ponte della Scienza Tutte le notizie da cronaca di Roma de "la Repubblica" del 10.2.13.

venerdì 20 dicembre 2019

Cosa fare nel fine settimana?


Cosa fare a Roma nel fine settimana  (21-22 dicembre)? Ecco a voi 41 suggerimenti:

Il Presepe dei Netturbini,
una delle mete della passeggiata in bici proposta da VediROMAinBici.


-          Domenica 22: Passeggiata in bici proposta da VediROMAinBici dal titolo:”I presepi storici e artistici di Roma”. Appuntamento in largo Corrado Ricci (giardini a metà di via dei Fori Imperiali) alle ore 9,15. Per altre info consultare il sito internet di VediROMAinBici.
-          A piazza Venezia brilla il nuovo Spelacchio dall’8 dicembre con la casa di Babbo Natale dove i bambini potranno impostare le loro letterine. A piazza San Pietro sono arrivati il presepe e albero di Natale.
-          Il Circo sull’Acqua sotto il tendone. Nuovo spettacolo della compagnia cubana di acrobati e giocolieri. In via Cristoforo Colombo angolo viale dell’Oceano Atlantico, a partire da giovedì.
-          Cori Gospel da domenica all’Auditorium viale Pietro De Coubertiin 30.
-          Venerdì 20 concerto di Antonello Venditti al Palasport all’Eur.
-          Valerio Scanu all’Auditorium, sabato alle ore 21.
-          Natale al Conservatorio, sabato alle ore 19 omaggio al Maestro Severino Gazzelloni (Fraz Albanese)
-          Gli ori di Luigi Valadier alla Galleria Borghese, venerdì e sabato anche in orario serale.
-          Alla Galleria La Nuvola di via Margutta mostra di sculture di Mario Ceroli
-          Retrospettiva sull’architetto Gio Ponti, autore del Grattacielo Pirelli a Milano e della Concattedrale di Taranto, la mostra a quarant’anni dalla sua scomparsa. Al MAXXI di via Guido Reni da mercoledì 27 e fino al 13 aprile.
-          “Canova” a palazzo Braschi. Imperdibile mostra dedicata al principe dei neoclassici che ha Roma ha lasciato una traccia importante del suo lavoro.
-          “Valadier” alla Galleria Borghese. L’artista che ha disegnato piazza del Popolo e il Pincio, Tutta la sua opera è da scoprire in questa mostra fondamentale.
-           “Medardo Rosso” a palazzo Altemps. L’artista di fine Ottocento cercò attraverso le sue sculture in cera di portare in quest’arte le scoperte dell’impressionismo francese.
-          “Impressionisti segreti” a palazzo Bonaparte. In questa nuova sede espositiva una mostra imperdibile che lascia senza fiato.
-          “Gli antichi fasti di Aquileia” da 2200 anni porta sui Balcani al museo dell’Ara Pacis in lungotevere Augusta fino al primo dicembre. Tra cascate di preziosa ambra lavorata nelle botteghe dell’epoca e l’icona in bronzo “Testa di vento”, la mostra che inaugura sabato racconta la storia della città friulana risorta dopo ogni caduta.
-          “Moholy Nagy alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale in via Crispi
-          “La Vucciria” di Renato Guttuso alla Camera dei Deputati, fino al 12 gennaio. Ingresso libero.
-          Dieci nuove sale dell’ala Nord del Piano Nobile del Museo di Palazzo Barberini, in mostra capolavori del tardo Manierismo tra fine Cinquecento e Seicento.
-          Capolavori dell’Arte Contemporanea Sacra nel braccio di Carlo Magno a piazza San Pietro.
-          Il grande regista  Sergio Leone viene ricordato a novanta anni dalla nascita e a 30 dalla morte in una mostra che si inaugura martedì nel museo dell’Ara Pacis.
-          “Aspettando Napoleone” mostra al museo Napoleonico sui grandi progetti per Roma, rimasti sulla carta, nel periodo napoleonico.
-          “Civis Civitas Civitatis” ai Mercati di Traiano, mostra sul modo di organizzare le città da parte degli antichi romani.
-          Mostra “Garbatella Images 2019” nella Galleria 10b Photography in via San Lorenzo da Brindisi fino al 20.12.
-          Al cinema il film “Il primo Natale” di Ficarra e Picone con Massimo Popolizio e Roberta Mattei.
-          “Pinocchio” di Matteo Garrone
-          “La dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek
-          “Un giorno di pioggia a New York” di Woody Allen ancora nelle sale.
-          “A Tor Bella Monaca non piove mai” di Marco Bocci.
-          Per i bambini: al Luneur ingresso a un euro fino al 6 gennaio.
-          Villaggio Averna per scoprire i gusti della Sicilia alla Stazione Termini fino all’8 gennaio.
-          Nell’ex Deposito Atac di piazza Ragusa, il Regno degli Elfi, 200 bancarelle a tema natalizio, street food, pista di ghiaccio, spettacoli e concerti, castagne, tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 22 . Ingresso libero.
-          Impianti per pattinare sul ghiaccio all’Auditorium, a Euroma2 oltre che a Valmontone Outlet e Porta di Roma.
-          Domenica 22 a Villa Pamphili decima edizione della Chrismas Run con percorsi di 4, 8 e 15 Km. Appuntamento al Vivibistrot in via Leone XIII 30.
-          Cioccolata per  tutti i gusti. Da Grezzo in via Urbana 130, dalla Cioccolateria Eltar invia del Forte Braschi 81, alla Pasticceria Guè in viale Regina Margherita 95, da Said in via Tiburtina 135 (San Lorenzo).
-          A Gubbio il Christmas Land per vivere il fascino del Natale.
-          A Chianciano Terme “Magico Natale” per far sognare grandi e piccini.
-          Mercatini di Natale a piazza di Spagna dal primo dicembre al 6 gennaio, dalle ore 10 alle 19, ingresso libero, luminarie in via Condotti, al corso e presepe sulla scalinata di Trinità dei Monti.
-          Mercato della Befana in piazza Navona dal 2 dicembre al 6 gennaio, ingresso libero
-          Vetralla “Il regno di Babbo Natale”, tutti i giorni.
-          Villaggio di Natale al castello di Santa Severa.
-          Poggio Bustone, il paese diventa un presepe di cartapesta

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Nella foto di ieri la Piramide di Caio Cestio che si trova lungo le mura Aureliane a pochi passi da porta San Paolo.

     Fu costruita tra il 18 e il 12 a.C. come tomba di Gaio Cestio Epulone, è in calcestruzzo con cortina di mattoni e copertura di lastre di marmo di Carrara. E’ alta m 36,40 con base quadrata di circa m 30 di lato, ha una piattaforma cementizia di base.
     Fu costruita in soli 330 giorni, forse meno, su volere testamentario di Gaio Cestio, altrimenti gli eredi avrebbe perso l’eredità. All’interno vi è un’unica camera sepolcrale di m 5,95 x 4,10 e alta m 4,80, solo 1% della cubatura, volta a botte, originariamente era murata, è dipinta di bianco con sottili cornici e figure decorative in stile pompeiano. Sulla parete di fondo doveva esserci il ritratto del defunto, ora c’è un buco praticato da scavatori abusivi in cerca di tesori.
     Sui lati orientale e occidentale del monumento si trova l’iscrizione con il nome e i titoli di Cestio. Il monumento, ovviamente lungo l’Ostiense, aveva una recinzione in blocchi di tufo e quattro colonne agli angoli, rialzate nel cimitero inglese e due statue del defunto.
     Sempre conosciuta e ammirata, anche Petrarca ne parla e la scambia per la tomba di Remo, sulla cima venne porto il prima parafulmine di Roma che ancora esiste.
     Restaurata nel 2014 grazie al mecenate giapponese Yuzo Yagi con due milioni di euro, è stata reinaugurata il 21 aprile 2015 alla presenza del sindaco Ignazio Marino e del mecenate. Il restauro ha richiesto 327 giorni, ha rivelato sfumature rosate sui marmi che si estendono su una superficie di 2.264 mq, sono state necessarie 3.701 metri lineari di stuccature.

giovedì 19 dicembre 2019

Una libreria senza prezzo!


In via Ciro da Urbino (Torpignattara) il cliente fa il prezzo dei libri, fino a tre libri al giorno, si possono acquistare in questo modo. Dal 2011 un'altra libreria in cui il prezzo dei libri lo fa il cliente a San Lorenzo in via dei Marsi. Serena Mazzucca è una delle cinque donne che gestiscono l’associazione che si è inventata questo modo di vendere i libri.
   Ci sembra una bella iniziativa che può avvicinare al mondo della lettura nuove categorie di lettori!

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Nelle foto di ieri il monumento e le lapidi che ricordano la Resistenza romana in piazzale Ostiense.

mercoledì 18 dicembre 2019

Per la peggiore ferrovia d'Italia in arrivo positivi cambiamenti



   800 milioni dalla Regione per le ferrovie Roma Lido e Roma Civita Castellana Viterbo. 144 milioni per la Roma Lido, di cui 19 per manutenzione straordinaria, 78 per interventi tecnologici, 47 per ristrutturazione stazioni e nuovo deposito di Ostia. 337 per la Roma-Viterbo di cui 67 per potenziamento linea elettrica, 15 per manutenzione treni, 41 per far ripartire il cantiere della stazione Flaminio, 50 per il raddoppio Montebello Riano, 154 per il raddoppio Riano Morlupo. Dal primo luglio 2021 Cotral diventerà gestore unico dell’esercizio delle due linee ferroviarie.

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Nella foto di ieri piazza Sant'Eurosia alla Garbatella.