lunedì 30 aprile 2018

Un allarme per le mura Aureliane


     E' stato lanciato un Sos per le mura Aureliane da Adriano La Regina, storico sovrintendente alle Belle Arti del Comune di Roma. Un torrione (il terzo a destra) presso porta san Sebastiano rischia di crollare. Per Claudio Parisi Presicce 6,4 Km di mura hanno bisogno di interventi di una certa urgenza. Servono 42 milioni di euro, si cerca il contributo di privati. Nel 1999 furono fatti restauri per 29 miliardi di lire. Speriamo che presto si intervenga, le mura Aureliane rappresentano la più grande cinta muraria d'Europa.
Porta San Sebastiano
     Le mura Aureliane rappresentano la più colossale costruzione dell’Italia antica. Si tratta delle mura più estese d’Europa. Le mura Aureliane furono costruite dall'imperatore romano Aureliano tra il 271 e il 275. Dopo aver subito numerose ristrutturazioni oggi si presentano in un buon stato di conservazione come poche città italiane possono vantare, ad esempio a Firenze le mura furono demolite con l'Unità d'Italia, restano solo alcune porte. Oggi sono lunghe Km 12,5.

     Nel 260 gli Alemanni erano riusciti ad arrivare fino a Roma ma rinunciarono a saccheggiarla, nel 270 l'imperatore Aureliano riuscì ad arrestare gli Alemanni e i Goti presso Piacenza, non senza difficoltà. Ci si rese conto allora della necessità di proteggere la città con delle mura poichè lo Stato versava in una situazione di profonda crisi. La costruzione delle mura iniziò nel 271 e ci vollero due anni di lavori, ma il completamento avvenne solo nel 280 con l'imperatore Probo. Il progetto era improntato alla massima velocità di realizzazione e semplicità strutturale. Certamente gli esperti militari ebbero un ruolo fondamentale nella realizzazione delle mura. A Massenzio si devono alcuni interventi di rinforzo delle mura e alla costruzione di un fossato che però fu concluso da Costantino.
     Il tracciato seguiva in buona parte gli uffici di dogana che si trovavano lungo le vie di accesso alla città, si trattava di una linea immaginaria fissata nel 175. Per una maggiore velocità di esecuzione dell'opera diverse costruzioni preesistenti vennero incluse nei 19 Km di perimetro, fra queste: il Castro Pretorio, l'Anfiteatro Castrense e la Piramide Cestia. Inoltri diversi tratti degli acquedotti vennero inglobati nelle mura.
     Le mura di Roma erano alte dai 6 agli 8 metri, più due metri di fondazione, avevano uno spessore di m 3,30. Per risparmiare le spese di esproprio il 40% del perimetro venne fatto passare su terreno demaniale. Ogni 30 metri vi era una torre, in tutto erano 381, avevano pianta rettangolare (ai lati delle porte erano cilindriche, si discute se questa fosse una innovazione di Onorio!). Nelle mura si aprivano 14 porte oltre a diversi passaggi secondari. Sul cammino di ronda esistevano 116 servizi igienici.
     Una delle maggiori preoccupazioni dei romani era la necessità di rifornimento idrico, per questo le mura si spinsero al di là del Tevere a comprendere l'attuale rione Trastevere e il Gianicolo. Nel V secolo si presentò la minaccia dei Goti di Alarico. L'imperatore Onorio, o meglio il suo generale Stilicone, in un paio d'anni intorno al 403 raddoppiò l'altezza delle mura, dai 6 - 8 metri si passò ad almeno 10,5 -15, venne creato un doppio camminamento, uno inferiore coperto (era il primo camminamento di ronda) ed uno superiore, scoperto e con la merlatura. Il mausoleo di Adriano venne inglobato nel percorso delle mura ed anche l'area del colle Vaticano venne circondata da mura. Nonostante questi lavori il 24 agosto del 410 i Goti di Alarico entrarono a Roma per la porta Salaria e la saccheggiarono. Gli Unni di Attila vennero fermati "più o meno miracolosamente" da Leone il Grande, preoccuparono di più i Vandali di Genserico che nel 455 riuscirono ad entrare a Roma per porta Ostiense e Portuense e la saccheggiarono per la seconda volta. La città era stremata da una pestilenza del 442 e da un terremoto del 443. Alla fine del secolo il re Ostrogoto Teodorico restaurò le mura di Roma dopo che si era impadronito di tutta l'Italia (tolta ad Odoacre re degli Eruli). Le mura ressero all'assedio di Vitige nel 538, questa volta la città era difesa da Belisario, generale dell'imperatore d'Oriente Giustiniano. Quarant'anni dopo ci fu il ventennale assedio dei longobardi ad una città ridotta a poche migliaia di abitanti.
     Il potere politico passò alla Chiesa cattolica, fu la volta di papa Pio IV a restaurare le mura nella seconda metà del Cinquecento, l'intervento comprese anche una nuova edificazione di mura al posto delle mura Leonine (volute da papa Leone IV) intorno alla basilica di San Pietro. Nel Cinquecento vennero eretti i bastioni da Antonio da Sangallo il Giovane tra porta San Sebastiano e porta del Popolo, nel Seicento vennero erette le mura Gianicolensi (Urbano VIII). Le mura restarono nella loro funzione difensiva fino al 20 settembre 1870 quando con la presa di porta Pia venne posta la fine del potere temporale dei papi e Roma divenne la capitale d'Italia. Proprio il continuo uso militare delle mura ne ha permesso il buono stato di conservazione.
     In vista dell'Anno Santo del 2000 il Comune di Roma ha speso 30 miliardi di lire per il restauro dell'intero perimetro, nonostante ciò nella Pasqua del 2001 (15 aprile) è crollato un tratto di 20 metri in via di Porta Ardeatina, mentre il 1° novembre 2007 è crollato un altro tratto di 10 metri in viale Pretoriano al quartiere San Lorenzo. Il CNR e l'Università di Tor Vergata hanno iniziato un lavoro di TAC per monitorare la manutenzione di tutta la struttura. Nella zona di porta Pinciana e porta Tiburtina vi sono ancora abitazioni private.
     Un museo delle Mura è allestito all'interno di porta San Sebastiano, dove è anche possibile percorrere un tratto del camminamento coperto. Un altro tratto è stato reso agibile sopra porta Asinaria, se ne attende l'apertura al pubblico.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il piazzale con questa porta di Roma sullo sfondo.

Nelle foto di ieri piazzale Cardinal Consalvi, nel quartiere Flaminio, prima di ponte Milvio.

domenica 29 aprile 2018

Dal 21 aprile sono riprese le visite guidate e le luci ai Fori


   Dal 21 aprile, Natale di Roma, sono riprese le visite serali al Foro di Augusto e quello di Cesare con le ricostruzioni virtuali di Piero Angela e Paco Lanciano. Si tratta di un'esperienza eccezionale, un modo nuovo per vedere e far rivivere i Fori. Sarà possibile effettuare questa visita eccezionale fino all’11 novembre. Negli anni scorsi già 520.000 persone hanno fatto questa esperienza emozionante.
   Se non ci siete mai stati: non perdetevela!
Il Foro di Cesare,
uno dei luoghi che si può visitare in questo modo nuovo.


Campanili di Roma dei secoli XII e XIII

   Oggi VediROMAinBici ha organizzato una splendida passeggiata per Roma alla scoperta di alcuni dei campanili più significativi del periodo romantico. A farci da guida il nostro bravissimo amico Paolo che non smette di superarsi mai. Tra i tanti luoghi che abbiamo visita con la bici mi ha colpito in particolare la chiesa di San Lorenzo in Piscibus, incastrata tra i palazzi degli anni Trenta tra via della Conciliazione e Borgo Santo Spirito. Ecco alcune immagini di questo splendido luogo:





Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.



Nelle foto di ieri piazza Perin del Vaga al quartiere Flaminio.

sabato 28 aprile 2018

Un brutto colpo per il quartiere Alberone e per tutto il VII Municipio


     Chiuderà il 3 giugno anche il cinema Maestoso con la scadenza del contratto d’affitto. Fa parte di Circuito Cinema di cui fanno parte anche Giulio Cesare, Mignon, Nuovo Olimpia, Eurcine, King e Quattro Fontane. La proprietà ha proposto l’acquisto del locale, ma è un impegno troppo rilevante. Saranno licenziati nove dipendenti. Buona parte degli spazi avranno una destinazione commerciale.
     E' veramente una notizia molto triste per il nostro quartiere, un altro presidio culturale che chiude, un grave danno. Adesso per tutti gli abitanti del VII Municipio - oltre 300.000 abitanti - restano solo il cinema Trianon e Atlantic. Speriamo che qualche intervento di tipo istituzionale posso salvare il Maestoso, ma la vedo difficile!
     Questo edificio rappresenta la chiave di volta nell'edilizia destinata ai cinema. Per la prima volta sorge un edificio destinato unicamente a spettacoli cinematografici anche se la grandissima sala dispone di un palco per spettacoli teatrali. Al di sopra di esso c'è spazio per alcuni appartamenti. Siamo negli anni del boom economico (inaugurazione 1956), il progetto è del famoso ing. Riccardo Morandi[1]. La grande vetrata che caratterizza il prospetto era il luogo attraverso il quale la struttura si esibiva nello spazio urbano e che di notte trasformava l'edificio in un vero e proprio faro sulla città grazie all'illuminazione artificiale.

     La facciata del cinema servì da sigla per la trasmissione televisiva degli anni Sessanta "Andiamo al cinema", nella sigla di apertura si vedeva il pubblico entrare, in quella di chiusura si vedeva il pubblico uscire dal cinema. La trasmissione era a cura dell'Anicagis e presentava solo quelli che ora si chiamano trailer dei film, senza alcun giudizio critico, senza presentare la trama e senza alcun dibattito.
     Negli anni Novanta è stato trasformato in una multisala - la prima multisala di Roma - provvista di 4 schermi, fatto questo che non ha evitato la crisi attuale.



[1] Riccardo Morandi studioso delle possibilità applicative del cemento armato, romano 1902-89, tra le sue opere maggiori: il ponte sul lago Maracaibo in Venezuela nel 1962, il viadotto di Catanzaro, il viadotto sul torrente Polcevera a Genova per l'autostrada nel 1965, il ponte sul lago di Paola a Sabaudia nel 1963, l'Aviorimessa Alitalia a Fiumicino nel 1970. Suo anche il progetto per il mercato coperto di via Magna Grecia.

Nel cuore di Roma Km 24 di strade libere per pedoni e ciclisti


     Il Comune di Roma ha deciso: entro giugno 24 Km di strade saranno pedonali e ciclabili, tra queste: via Cola di Rienzo, viaAppia Antica, via dei Fori Imperiali, via XX Settembre via delle Terme di Caracalla, via Manzoni, via Giolitti, via del Policlinico via Tiburtina. Il circuito prevede l’utilizzo di 1.400 transenne, 55 incroci saranno presidiati dai vigili e consentiranno il passaggio delle auto.


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Nelle due foto di ieri piazza Melozzo da Forlì nel quartiere Flaminio.

venerdì 27 aprile 2018

La memoria del territorio


   Domenica 29 aprile alle ore 18 nella libreria Bookstore in via Tuscolana 771 sarà presentato il libro di Carla Guidi, Operazione Balena, Roma 17 aprile 1944: nazifascisti al Quadraro, Edilazio 2013. Intervengono Aldo Pavia, vicepresidente Associazione Nazionale Ex Deportati e Pierluigi Amen, ricercatore e storico dell'associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia.
     Il libro contiene, come un diario, le memorie autobiografiche di Sisto Quaranta e Augusto Gro, ex deportati dal Quadraro, l 'intervista a Lorella Ascoli il cui padre fu deportato dal Quadraro ma non riconosciuto come ebreo, alcuni articoli sulla storia del territorio. Attraverso questi testimoni si ripercorrono tutte le vicende della zona. Importante il contributo di padre Gioacchino Rey, descritto nel libro, che ebbe parte significativa nella salvezza dell'intero quartiere dalla distruzione.


Avvistati tanti delfini al largo di Ostia



    Una bella notizia per tutti gli amanti del mare di Roma, la nostra spiaggia, quella più vicina alle nostre case, per una vacanza a costo zero, mordi e fuggi. La buona notizia è nel fatto che questo mese sono stati avvistati tanti delfini a poca distanza dalle coste. Questo vuol dire che il nostro mare è meno inquinato e i delfini trovano più cibo vicino alle nostre coste. Tra tanti mali della nostra città, c'è qualcosa di cui rallegrarsi.
La veduta dal pontile di Ostia, un luogo simbolo.
In alto la veduta verso levante, qui sopra verso ponente.

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Nella foto di ieri la PALAZZINA DI PIO IV attribuita a Pirro Ligorio[1] o anche all’Ammannati, del tardo Rinascimento. Dal 1929 è sede dell’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Il fabbricato di impronta rustica e privo di finestre al piano terreno, è ravvivato da un portale a bugne sormontato da elegantissima loggia trifora architravata. Sull’angolo destro, appena concavo, fontana pubblica di Giulio III  sormontata da stemma dei Colonna e mascherone del XVIII secolo. All’angolo opposto altra fontana del 1672 rifatta recentemente con tre conche.


[1] Pirro Ligorio. Lo stesso artista di villa d'Este a Tivoli.

giovedì 26 aprile 2018

Quanto è difficile migliorare la qualità della vita nella nostra bella città


   E' giunta notizia in questi ultimi giorni che il Tar ha bloccato l’apertura della stazione di Vigna Clara per rischi ai palazzi e mancanza di Via (valutazione di impatto ambientale). Sorpresa della Rfi: “Documenti già presentati”. Da due anni la stazione è completata, i binari la collegano a Valle Aurelia, in soli 22 minuti si arriva a Ostiense. Si tratta di un intervento strategico per il completamento dell’anello ferroviario. Sembra che la stazione e il tratto di ferrovia sia costata 110 milioni di euro.
   Questa vicenda ci fa capire quanto sia difficile, in questa città, e nella stessa nazione, portare avanti qualcosa che è indiscutibilmente di positivo. Troppi interessi particolari, troppo facile bloccare qualunque iniziativa che smuova lo status quo. Speriamo che alla fine della vicenda prevalga il buon senso.
Nella foto in alto piazzale di ponte Milvio,
la stazione di Vigna di Valle è a due passi da qui.

Svelato il mistero della grande Lupa Capitolina su un tetto di Roma

   Alcuni giorni fa, passando per via Boncompagni, abbiamo visto sul tetto di un palazzo di Roma una grande copia della Lupa Capitolina. Ci siamo chiesti che cosa era, perché stava lì. Sulle pagine della Cronaca di Roma de la Repubblica di oggi, ecco svelato il mistero.


   Sul tetto del roof dell’albergo Romantico Palace di via Boncompagni sono riprodotti: il Foro Romano, Fontana di Trevi, il Colosseo e la Lupa Capitolina. Il sito internet dell’albergo propone questo spazio per una cena romantica. C'è chi si interroga se il fatto sia di buon gusto o no, noi pensiamo che se le installazioni non sono invasive possono ben rimanere. Il turismo da lavoro a tanti romani e se la cosa è gradita al grande pubblico, non ci vedo nulla di male. Altra cosa è il discorso sul buon gusto.

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Nella foto di ieri la palazzina Vagnuzzi nel primo tratto di via Flaminia (subito dopo il ministero della Marina).

La PALAZZINA VAGNUZZI è opera del Valadier per l’allora proprietario Stanislao Poniatowsky. La palazzina fu ristrutturata dal nuovo proprietario Luigi Vagnuzzi che chiamò Luigi Canina[1]. Semplice e armoniosa costruzione a due piani ripartiti da lesene doriche e ioniche con ai lati due loggette sormantate da terrazzine. Passato in proprietà al Comune di Roma è oggi sede dell’Accademia Filarmonica Romana, una delle più antiche istituzioni museali italiane. E’ stata fondata nel 1821 da un gruppo di nobili dilettanti per l’esecuzione di musica da camera e sinfonica ma anche di opere liriche censurate. E’ oggi ente senza scopo di lucro con personalità giuridica. Le sue manifestazioni si svolgono al teatro Olimpico, in questa palazzina esiste una sala da concerti per 200 posti, nel mese di luglio i concerti si tengono nei giardini. La filarmonica ha anche una sua scuola di musica. E’ attiva una biblioteca aperta agli studiosi. I più illustri musicisti hanno ricoperto la carica di direttore artistico, tra questi: Casella, Petrassi, Cagli, Berio, Vlad, dal 2010 è Sandro Cappelletto[2].



[1] Luigi Canina. (Casale Monferrato 1795 – Firenze 1856) architetto e archeologo. Chiamato a Roma da Camillo Borghese per ampliare la villa sistemò l’ingresso monumentale su piazzale Flaminio, diresse gli scavi a Tuscolo e sull’Appia Antica. Autore di scritti sull’archeologia. Notevole l’attività di disegnatore. E’ sepolto in Santa Croce a Firenze. Da: Enciclopedia dell’Arte Garzanti e wikipedia.org.
[2] Accademia Filarmonica Romana. Tutte le notizie da: filarmonicaromana.org.

mercoledì 25 aprile 2018

Un giardino di tulipani a Prima Porta



   Ha aperto il 30 marzo il giardino dei tulipani. 15.000 mq di giardino con i tulipani di 75 specie, è in via della Giustiniana 260. Si raccolgono i tulipani personalmente. Due tulipani 3,5 € dal lunedì al giovedì, 5 euro dal venerdì alla domenica. Previste attività per le scuole e eventi sul giardinaggio. Roma all'avanguardia nel mercato dei fiori. La foto dei tulipani è tratta da it.wikipedia.org che si ringrazia.

Liberazione a pedali


   Splendida giornata di sole oggi a Roma. Eravamo oltre 150 ciclisti che nel giorno della Liberazione hanno voluto ricordare alcuni luoghi e personaggi della Resistenza romana. Siamo partiti da porta San Paolo, luogo di inizio della Resistenza, dove il 9-10 settembre 1943 popolo ed esercito cercarono di opporsi alla conquista tedesca di Roma. Da lì siamo andati al Cimitero Militare del Commonwealt, vicino al cimitero inglese, dove riposano i caduti inglesi e loro alleati nella liberazione di Roma. Altra tappa al ponte di ferro dove si ricorda l'uccisione di dieci donne che avevano assaltato un forno. Abbiamo proseguito poi sulla banchina del Tevere fino all'isola Tiberina dove si vede la sinagoga e la cupola di San Pietro, lì abbiamo ricordato il ruolo di ebrei e chiesa cattolica durante la guerra. Ultima tappa è stata a via Tassa dove era il comando delle SS e il loro carcere. Luogo di sacrificio per tanti patrioti.
   E' stata una pedalata molto interessante, piacevole, a tratti commovente, una giornata vissuta in un clima di festa!

Nel percorso di oggi abbiamo incontrato una coppia di giapponesi,
che hanno scelto la nostra magnifica città per sposarsi. Tutto il gruppo dei ciclisti ha gridato loro "Bacio, bacio...", gli abbiamo fatto i nostri migliori auguri.

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Nella foto di ieri la Palazzina Furmanik.

   Al n. 18 del lungotevere Flaminio Mario De Renzi edificò la PALAZZINA FURMANIK nel 1942 la cui facciata è segnata dai balconi continui su cinque piani. Alcuni ritengono questa costruzione la più prestigiosa di Roma[1]. Nei primi quattro piani vi sono appartamenti di medie dimensioni, gli ultimi due livelli sono occupati da un unico appartamento con giardino pensile, destinato al proprietario. Il panorama spazia da San Pietro a monte Mario, per proteggersi dal sole avevano persiane scorrevoli e regolabili, allora una novità. Oggi è occupata dalla società Equitalia[2].


[1] Palazzina Furmarik. Dice Irene de Guttry nel suo Guida di Roma Moderna, ed. De Luca, pag. 57: “Mario de Renzi non si caratterizza certo per la coerenza stilistica, piuttosto per la vitalità con cui passa da una sperimentazione all’altra. Approda tardi al razionalismo ma trionfalmente: la palazzina Furmarik del 1941, di straordinaria eleganza formale, è forze la più prestigiosa di Roma”.
[2] Equitalia. Si tratta di una società per azioni a totale capitale pubblico, il 51% dell’Agenzia delle Entrate e il 49% dell’Inps, è incaricata dell’attività di riscossione dei tributi.

martedì 24 aprile 2018

Nasce il giardino di piazza Winckelmann


   Nasce il giardino di piazza Winckelmann (lungo via Rodolfo Lanciani), un ettaro di verde aperto al pubblico con campi da minibasket e due aree giochi per bambini e panchine. Alla fine di aprile la consegna al comune del giardino. I lavori a carico della Luiss. Un’altra parte della villa Blanc (lungo la Nomentana, dopo Sant’Agnese, ma sul lato destro) sarà aperta la domenica, i festivi e quando è chiusa al Businness School. Era una battaglia di Antonio Cederna, quella di salvare villa Blanc.

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Nella foto di ieri il monumento che ricorda la Legione Polacca composta da giovani provenienti dalla Polonia i quali combattevano in difesa della Repubblica Romana. Il monumento si trova nei giardini posti tra via Flaminia e viale Tiziano.

lunedì 23 aprile 2018

Cambia volto anche Parioli

   C'è un grande edificio nel cuore dei Parioli, uno di quegli imponenti edifici che hanno segnato  il volto di Roma subito dopo l'unità d'Italia, come il palazzo di Giustizia in Prati, questo è il palazzo della Zecca in piazza Verdi. Adesso ci sono grandi novità che riguardano questo palazzo e che cambieranno parte della vita del quartiere.
   
   Il grande edificio in stile eclettico sarà in parte occupato dagli uffici dell'Enel e un hotel cinese di lusso. Sono in corso trattative serrate con l’Enel per farne un centro direzionale dell’Enel. Il palazzo ha una superficie di 54.000 mq. L’hotel avrà 200 camere, un centro congressi, ristoranti, piscina, spa e un centinaio di residenze private.

Sei romano de Roma se...

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Nella foto di ieri il monumento a Matteotti sul lungotevere.
Eretto nel luogo in cui venne rapito l'onorevole socialista che aveva denunciato i brogli del fascismo durante le elezioni. E' in bronzo dorato, opera di Iorio Vivarelli[1], i romani lo chiamano “Il fiammifero”. Alla base altra scultura astratta che esprime la lotta tra il bene e il male. Varie lapidi si trovano nel giardino antistante, una della Camera dei Deputati, un’altra con la frase che, si dice, pronunciò prima di essere ucciso: “Uccidete me ma non la mia idea”.


[1] Iorio Vivarelli. Fognano di Pistoia 1922 – Pistoia 2008. Scultore e grafico. La sua opera più importante resta il Cristo Redentore per la chiesa omonima di Monsummano terme (PT). Nel 1963 fondò il gruppo Intrarealista a cui aderì anche Federico Fellini. Dal 2000 la sua casa, costruita dall’architetto americano Oskar Stonorov, è diventata sede della Fondazione che porta il suo nome.

domenica 22 aprile 2018

Il Pantheon ancora a ingresso libero, approfittiamone... ancora per poco.



   E' notizia sui giornali di oggi: è stato rinviato il ticket per entrare al Pantheon, una chiesa e come in tutte le chiese di Roma ad entrata libera. Il biglietto da due euro doveva essere introdotto il 2 maggio, invece entrerà in vigore a giugno. Ma non è detta, a giorni dovrebbe cambiare il governo e Matteo Franceschini non sarà più ministro dei Beni Culturali. Il Comune di Roma, governato dai Cinque Stelle si è detto contrario al provvedimento.

Matrimonio d'amore tra la via Salaria e l'Acqua Vergine

   Bellissima pedalata con gli amici di VediROMAinBici questa mattina sotto un sole forte, si può definire estivo, abbiamo fatto un itinerario molto interessante sulle tracce della via Salaria e dell'acquedotto dell'Acqua Vergine. Perchè matrimonio d'amore, perchè larga parte dei due percorsi coincidono all'interno delle mura Aureliane.
Eccoci alla partenza in largo Corrado Ricci.

Prima tappa a piazza dell'Emporio.

Seconda tappa il mausoleo di Lucilio Peto.

I resti dell'acquedotto dell'Acqua Vergine in via del Nazareno e nella Rinascente di via del Tritone.


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Nella foto di ieri il ministero della Marina Militare sul  lungotevere delle Navi.

   Il MINISTERO DELLA MARINA MILITARE venne progettato da Giulio Magni[1] nel 1914 ma realizzato fra il 1924 e il 1928. E’ un edificio imponente ispirato allo stile barocco con torri angolari, corpi centrali avanzati, lunghe lesene, bugnato e finestre con timpano aggettante. Ha pianta trapezoidale, un cortile centrale più grande e altri più piccoli. Davanti all’ingresso principale si trovano le ancore delle corazzate austriache “Viribus Unitis” e “Teghetthoff” affondate dai mas italiani nella rada di Pola il 1° novembre 1918. Sul lato opposto del ministero, in piazza della Marina, un bel giardino all’italiana.
     Si tratta di un edificio di 31.000 mq dove oggi lavorano 3.000 persone. Venne inaugurato da Benito Mussolini insieme al palazzo del ministero dell’Istruzione e alla Roma – Ostia. Precedentemente il ministero aveva sede nell’ex monastero di via della Scrofa. Il progettista, Giulio Magni, era nipote di Giuseppe Valadier. Nell’interno si trova uno scalone monumentale affiancato da un’onda marmorea, le maniglie sono a forma di cavalluccio marino, i portaceneri alle pareti sono disegnati come rostri delle navi, alle vetrate tritoni, ancore e timoni. La balustra della biblioteca è intrecciata di ancore a far da conrince su tre livelli di teche librarie intorno all’immenso lampadario che richiama i movimenti degli astri, come in un sestante. Vi sono cinquemila volumi, tra cui un libro paga del 1772 che rivela come un capitano prendesse 58,16 scudi, un primo tenente 14, un padron di caicco (responsabile della scialupa) 4,4. Al terzo piano c’è l’ufficio del capo di Stato Magigore. Il comando delle operazioni – da Mare sicuro a quella contro i pirati somali – è nel tunnel sotterraneo di Santa Rosa a La Storta[2].


[1] Giulio Magni. Velletri 1859 – Roma 1939. Architetto, figlio di un noto storico dell’arte, ha operato in Romania, ha Roma ha progettato le case popolari di Testaccio nel 1910-13, le case popolari a Santa Croce nel 1907-15,  la Chiesa di Santa Maria Regina Pacis detta la Cattedrale di Ostia (1919-28), molti villini nel quartiere Salario di Roma. La biblioteca di Velletri conserva il suo archivio.
[2] Ministero della Marina. Tutte le notizie di questo paragrafo da La Repubblica del 24.7.16, a firma di Giampaolo Cadalanu.

sabato 21 aprile 2018

Via un'altra palma da piazza di Spagna


    Vittima del punteruolo rosso è stata rimossa a gennaio una palma di piazza di Spagna. Il 26 marzo 2018 è arrivata la determina del Campidoglio per l’area sotto vincolo storico: via libera al ripristino. Un altro esemplare abbattuto nel 2011, ne restano tre.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.


Nella foto di ieri Explora il museo dei bambini di Roma,
si trova all'inizio di via Flaminia.

venerdì 20 aprile 2018

Buon compleanno Roma


   Buon compleanno Roma. Domani 21 aprile è il 2771° compleanno della "città Eterna", tante e bellissime le iniziative per ricordare questo leggendario avvenimento.

   La novità di quest'anno è l'isola pedonale tra via Petroselli e la Bocca della Verità, domenica dalle 14,30 alle 20 la strada sarà un teatro a cielo aperto. Più di 100 gli appuntamenti che vedranno coinvolte le principali istituzioni culturali dai musei civici al teatro dell’Opera. Sabato 21 i musei e il "Viaggio nell’antica Roma" di Piero Angela saranno gratuiti. Il concerto "Aeterna Roma" del coro Romane Voces si è tenuto oggi alle 17 in Campidoglio. Il gruppo storico romano con 1500 rievocatori sfileranno al Circo Massimo il 22 dalle 10 alle 13. All’auditorium si esibirà l’Orchestraccia di Ambrogio Sparagna ed Erica Mou, i 72 cantori del Coro delle Voci Bianchi del teatro dell’opera.
   Un bel Natale di Roma da vivere e ricordare!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questo museo particolare di Roma.

Nella foto di ieri la chiesa di Sant'Eugenio al Flaminio.


giovedì 19 aprile 2018

Una bella notizia per tutti gli amanti della Caffarella



   Una bellissima notizia per tutti gli amanti della Caffarella e del parco dell'Appia Antica. In questi giorni è apparsa la notizia che la chiesa di Sant’Urbano passa allo Stato per 491.000 euro. Entra in gestione del parco dell’Appia Antica. Il Ministero dei Beni Culturali l'ha acquistata da Marisa Antonietta Gigantino, vedova dell’avv Gianfranco Anzalone.
   Ora sarà più facile visitare questo tesoro di storia e arte a due passi da casa per chi abita nell'Appio Latino.

     Fu Erode Attico a far erigere questo tempio a Cerere, la dea delle messi corrispondente a Demetra dei greci[1], in seguito fu intitolata anche a Faustina Maggiore moglie divinizzata dell'imperatore Antonino Pio, ma molto più probabilmente il nome è riferito a Faustina Minore, figlia di Antonino Pio e Faustina Maggiore, moglie di Marco Aurelio. Faceva parte del Triopio, villa e tenuta agricola del II secolo d.C. costruita da Erode Attico, aveva questo nome in ricordo del re Triopas di Tessaglia[2] che aveva osato tagliare la legna del bosco sacro a Demetra e per questo punito con una fame insaziabile. Il nome era un avvertimento verso possibili ladri. Del tempio pagano si conservano addirittura le tegole del sottotetto. In origine era sollevato su un podio con sette gradini al centro di un grande terrazzamento rettangolare che oggi si individua a fatica. La platea era cinta da portici. In laterizio non è solo il corpo dell'edificio (cioè il muro perimetrale, il timpano e la costruzione interna) ma anche la decorazione della parte alta della facciata (mensole, cornici, dentelli e ovuli), secondo l'uso tipico del II secolo d.C. Il tempio ha quattro colonne sulla facciata, le colonne, i capitelli corinzi e l'architrave sono in marmo pentelico[3], un marmo bianco proveniente dalla Grecia e le cui miniere appartenevano ad Erode Attico. Il muro tra le colonne è dovuto al restauro del 1634 quando nella facciata si era aperta una crepa visibile ancora oggi.

     Superati pochi gradini si entra in un atrio utilizzato fino a pochi anni fa come abitazione del guardiano. Qui vi era la statua di Cerere rubata agli inizi degli anni Ottanta. Si entra in una grande stanza che era la cella del tempio, stranamente grande e luminosa. Qui vi erano le statue delle due dee a cui era dedicata e forse quella di Annia Regilla. Era un luogo sacro riservato al sacerdote. All'interno è conservato un piccolo altare cotondo di marmo rinvenuto nel giardino nel 1616 nel quale si legge una iscrizione in greco dedicata a Dioniso che fece supporre che il tempio fosse a lui dedicato.
     Nel VI secolo fu convertito in chiesa cristiana e dedicato a Sant'Urbano vescovo il cui corpo era sepolto al quarto miglio della via Appia. Il restauro più importante fu compiuto dal cardinale Francesco Barberini nel 1634. Gli affreschi che ornano i riquadri risalgono all'XI secolo, ma furono rimaneggiati nel Seicento da papa Urbano VIII Barberini. Attraverso una piccola scala si scende alla cripta, le dimensioni ridotte e la sua posizione sotto l'altare provano che essa fu costruita per essere una "Confessione", cioè luogo per conservare le reliquie. Il tetto con la volta a botte era decorato da una serie di stucchi ottagonali e quadrati contemporanei a quelli delle tombe dei Valeri e dei Pancrazi nelle tombe della via Latina. Di tutti gli stucchi ottagonali è rimasto proprio quello centrale  che raffigura due persone in rilievo una delle quali interamente conservata: è una donna nobilmente vestita. Forse l'apoteosi di Annia Regilla. L'affresco della Crocifissione reca la firma frater Bonizzo e la data 1011. Gli affreschi appartengono allo schema tipico del periodo medioevale. Le 34 scene distribuite lungo le pareti rappresentano episodi tratti dal Vangelo, dal martirio di San Lorenzo e di altri santi non ancora ben identificati.


[1] Cerere, da lei il termine cereali: frumento, mais, riso, orzo, miglio, avena, segale, grano saraceno e altri.
[2] Tessaglia regione della Grecia che ha come capitale Larissa, è a Nord di Atene sul mar Egeo.
[3] Marmo pentelico marmo bianco a grana fine, può assumere tonalità di giallo oro, talvolta con brillanti venature verdastre. La cava da cui si estrae si trova a circa 5 Km a nord est di Atene, nel versante del monte Pentelico. E' stato usato per il Partenone, i propilei e l'Eretteo, dai romani per il tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.

Nella foto di ieri il quadro di Turcato, Comizio, alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale.

mercoledì 18 aprile 2018

Ecco la tradizionale infiorata delle Azalee

Ecco un'unica immagine che sintetizza la splendida infiorata delle azalee sulla scalinata di Trinità dei Monti. Una tradizione che si ripete ogni anno.