A tutti sarà capitato di rivolgere la propria attenzione alle lapidi che
spesso si trovano per le strade e le piazze di Roma. Ve ne sono di tutti i
tipi, le grandezze, vi sono quelle in latino, vi sono quelle che ricordano
personaggi più o meno conosciuti, magari illustri stranieri di passaggio per
Roma. Ve ne sono di bellissime, con il busto del personaggio, ve ne sono di
semplicissime che indicano il livello della piena del Tevere, vi sono quelle
simpaticissime che ricordano il divieto di sporcare le strade con tanto di
pene pecuniarie e corporali, vi sono quelle che ricordano i partigiani caduti
nella guerra di Liberazione, vi sono quelle che ricordano un fatto storico
accaduto in quel luogo, infine ci sono le scritte sui palazzi degli anni
precedenti l'ultima guerra che augurano "una felice sosta".
Lapide all'arco dei Banchi (presso Castel Sant'Angelo) che ricorda ed indica il livello del Tevere durante una piena del secolo XIII.
Per gli amanti di questo genere di "monumenti" adesso abbiamo una collana
di libri dedicata alle lapidi marmoree, ogni volume è articolato in più
itinerari che possono essere effettuati "libro alla mano".
L'autore è romano, nato da genitori e nonni romani, ha sempre coltivato un
grande amore per la sua città e un notevole interesse per le sue tradizioni.
Il libro è il risultato di questa sua passione.
Cesare Mangianti, A testa alta, ed. MMC, € 29.
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