sabato 1 novembre 2014

Pizzi Cannella alla galleria l'Attico con nove tende e altrettanti abiti

   La Galleria L'Attico di via del Paradiso, a due passi da Campo de' Fiori è una delle più importanti gallerie d'arte italiane, una di quelle che hanno fatto la storia dell'arte contemporanea negli ultimi 60 anni circa.
   In questi giorni è aperta al pubblico la mostra di Piero Pizzi Cannella, ha dipinto nove tende, su ognuna altrettanti abiti, con le finestre aperte entra il vento, le tende si gonfiano e si muovono, le "tele" diventano in questo modo mobili. La mostra nasce da una idea di Fabio Sargentini, il padrone di casa, a cui piace stare in bilico tra azione teatrale e performance.
   Aperto tutti i giorni dalle ore 17 alle 20, chiuso sabato e festivi. Fino al 19 dicembre.
La galleria L'Attico in via del Paradiso.

     La Galleria L’Attico è una galleria d’Avanguardia che ha svolto un ruolo di primo piano negli anni Sessanta e Settanta, venne creata da Bruno e dal figlio Fabio Sargentini, contribuì a lanciare artisti di fama internazionale, alcuni ancora viventi, come Pino Pascali, Janis Kounellis, Gino De Dominicis e Luigi Ontani.     
     La galleria venne fondata nel 1957 in piazza di Spagna 20, vide le esposizioni di Fautrier, Fontana, Leoncillo, Capogrossi, Magritte, Pascali, Kounellis e Sebastian Matta. Nel 1969 si trasferì in via Beccaria 22, fuori porta del Popolo, in un garage, qui ebbero luogo le esposizioni di Kounellis con i suoi cavalli, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Vito Acconci, Sol LeWitt, la prima mostra personale di Gino De Dominicis, e le “sculture” di Tinguely. Questa sede espositiva concluse la sua attività con l’allagamento della stessa (50.000 litri) ad opera di Pino Pascali: “Il mare”. Nel 1972 la galleria si trasferì in un attico di via del Paradiso presso Campo de’Fiori, qui si tennero concerti, videoproiezioni, spettacoli di danza. Si ebbero personali di Kounellis, Gilbert & George, Sol Lewitt, Boetti, Chia, Ontani, Nunzio e Pizzicannella.
     Il MACRO di via Nizza si è aperto al pubblico con una mostra su “L’Attico”, in una saletta video, che precedeva la mostra, proponeva un’intervista a Fabio Sargentini, importante gallerista romano che rinnovò la scena artista capitolina. Si vedeva la galleria nella sede di piazza di Spagna, poi di via Beccaria fuori porta del Popolo in un garage, la sede di via del Paradiso (Campo de Fiori), gli interventi di Pino Pascali, Simone Forte, Kounellis, Mattiacci, Merz, Rinke Beyus, Gilbert & George, Paolini, Ontani, De Dominicis, Sol Lewitt, Smithson che fa cadere il catrame da una collina (land art) fino alle performance degli americani. Si vedeva l’allagamento del garage di via Beccaria, il “Mare” di Pascali.
     Oltrepassata la porta di Massimo Bartolini (Cecina 1962), nella sala si trovavano le foto dei protagonisti e delle mostre dei 12 anni di vita della galleria, anche la saracinesca originale del garage di via Beccaria. Foto di Claudio Abate, testimone oculare degli avvenimenti. Sul celebre fiore di Kounellis sono proiettate immagini filmate del luogo.
     Sopra le cassettiere grande foto con “Lo zodiaco” di Gino De Dominicis, in tale occasione l’artista portò animali nella galleria d’arte. Visibile una grande foto di Pino Pascali sdraiato e vestito di nero. Sulla prima cassettiera, lato interno, primo cassetto centrale: foto di Tinguely e Palma Bucarelli con la scultura oggi alla Gnam del bidone con marchingegno azionabile dai visitatori per percuoterlo. Notare la foto di Rubiu, Sargentini e Mattiacci a Berna nel 1969.
     La Galleria “L’Attico” è aperta tutti  i giorni dalle ore 17 alle ore 20, chiusa la domenica[1].

     La via (come la piazza) prendono il nome da una delle poche locande medioevali che ancora sussistono a Roma. Ne esisteva una grande e una piccola detta Paradiso Miccinello. Dal 1445 possiamo risalire a tutti i proprietari delle due locande (nel 1790 lapiccola scompare). Una lapide ricorda che nella locanda grande soggiornò il vescovo Giuseppe Melchiorre Sarto poi papa San Pio X (1903-14). L’insegna è ancora esistente ai numeri 46, 47 e 47°, ora si chiama Trattoria del Paradiso, mentre l’albergo è su via dei Chiavari. Nella piazza una Madonna con Bambino di fattura Settecentesca.




[1] Galleria L’Attico. Tutte le notizie da mostra al Macro e da fabiosargentini.it.

Nessun commento:

Posta un commento