Ritrovate le stanze di Elena.
Una vasca in cocciopesto, collegata a una canaletta di deflusso su cui era
appoggiato un focolare, così l’atrio sulla cui soglia si scorgono ancora le
impronte dei cardini, restituiscono la
vivacità della vita dei dignitari di corte ai tempi di Costantino che visse dal
312 fino alla morte nel 329 in questo luogo con la madre Elena. Tre nuovi
ambienti scoperti sono atrio, corridoio e cucina/laboratorio. Nelle sale mosaici
raffinatissimi a motivi geometrici e vegetali e due ritratti, probabilmente di
Costantino e della madre che in occasione degli scavi sono stati restaurati e
riportati all’antico splendore. L’area intorno alla basilica è frutto di una
stratificazione di un millennio e mezzo. Dalla iniziale funzione funeraria,
fuori dalle mura Exquilini, diventa sede di ville sontuose: Mecenate, Elagabalo
e Alessandro Severo ne fanno demanio imperiale con anfiteatro e il circo
Variano, il più grande di Roma, con Costantino la villa tocca il massimo
splendore, per volere di Elena una parte diventa cappella per ospitare le
reliquie, questa diventerà la Basilica. Fino al 16 settembre e dal 21 luglio al
1 settembre l’area archeologica sarà aperta con visite guidate gratuite.
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