L'acquedotto del Peschiera è il più importante acquedotto romano rifornisce l’80% dei cittadini della capitale e non solo. A breve partiranno i lavori per mettere in
sicurezza la capitale sul fronte idrico per i prossimi 100 anni. La concessione
verrà prorogata a giorni fino al 2030. Non sarà un raddoppio della portata
d’acqua ma l’affiancamento di una nuova conduttura a quella esistente che
permetterà anche di effettuare efficaci lavori di manutenzione. La spesa è sui
3-400 milioni di euro. La prima pietra della nuova imponente opera sarà collocata nel 2020, la fine dei lavori quattro
anni dopo. Dal 4 ottobre mostra fotografica al Palazzo delle Esposizioni per
gli 80 anni della struttura (i lavori iniziarono nel 1937, costò la vita a 43
operai). La sorgente è a Cittaducale, in provincia di Rieti, ha resistito a
terremoti, è stata sorvegliata speciale durante la guerra in Iraq e dopo gli attacchi
alle Torri Gemelle dell’ 11 settembre 2001.
Nella foto in alto la fontana di piazzale degli Eroi nel quartiere Trionfale,
mostra terminale dell'Acquedotto del Peschiera.
E' considerato
uno dei maggiori acquedotti d’Europa, la cui entrata in servizio fu celebrata
con una solenne manifestazione alla presenza del presidente della Repubblica
Luigi Einaudi. Doveva essere una fontana provvisoria, venne realizzata in
fretta in vista dell’Anno Santo del 1950, la fontana definitiva doveva sorgere
in piazzale Clodio. La fontana si ispira a quella delle Najadi a piazza della
Repubblica (Pia Antica Marcia), è costituita da una grande vasca circolare
all’interno della quale si erge una composizione a più livelli a base
ottagonale. La struttura centrale presenta i lati maggiori concavi, in cui si
aprono valve di conchiglie, il suo aspetto scenografico è costituito dai
numerosi giochi d’acqua che coronano l’alto zampillo centrale.
L’acquedotto del Peschiera-Capore è il
principale di Roma, convoglia le acque del fiume Peschiera e delle Capore, in
provincia di Rieti, è uno dei più grandi del mondo a trasportare solo acqua di
sorgente, ha una portata di 14.000 litri al secondo, ha una lunghezza di 130
Km, il 90% sotterraneo. Oggi fornisce l’85% delle acque di Roma. I lavori per
la realizzazione dell’acquedotto sono iniziati nel 1937 secondo un progetto del
1908, parte da una grande caverna di circa 20 metri di diametro sulle pendici
delmonte Nuria. L’acquedotto sotterraneo è interrotto da tre ponti canali che
superano i fiumi Salto, Turano e Tancia, compiendo un salto che aziona dal 1940
la centrale elettrica di Salisano. Prosegue il percorso con due ponti che
sostengono le condotte in acciaio per attraversare la ferrovia Roma-Firenze e
il fiume Tevere presso la stazione di Poggio Mirteto. Le vasche di carico si
trovano a Ottavia, un’altra di smistamento a Trionfale nella zona di Monte
Mario. La portata d’acqua è stata aumentata nel 1980 con la captazione di altre
sorgenti del fiume Farfa presso Capore. L’acqua impiega 18 ore prima di
giungere nelle case dei romani.
La cerimonia di inaugurazione della
fontana fu di grande effetto, il 27 ottobre 1949, l’ing. Giuseppe Ferrari,
presidente Agea offrì l’acqua al presidente della Repubblica in un bicchiere
utilizzato ottanta anni prima da Pio IX nel corso della identica cerimonia per
la fontana dell’Acqua Marcia Pia, poi delle Najadi[1].
[1] Acquedotto del Peschiera. La notizia della cerimonia di
inaugurazione da: la Repubblica del 27.10.2013, articolo “L’acqua del Peschiera
da Rieti a piazzale degli Eroi” a firma di Claudio Rendina.
Nessun commento:
Posta un commento