sai come si chiama e dove si trova il piazzale che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazzale Juarez all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il piazzale che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazzale Juarez all'Eur.
Il Tridente di Roma è quella parte del centro storico compreso tra piazza del Popolo, via del Babuino, via del Corso e via di Ripetta. Siamo andati a scoprirlo con la bici questa mattina guidati dal nostro amico Paolo, archeologo. E' stato un percorso ricco di scoperte e sorprese. Un'altra bella passeggiata organizzata da VediROMAinBici.
sai come si chiama e dove si trova il piazzale che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazzale dell'Agricoltura all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il piazzale che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazzale dell'Industria all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri il colonnato di piazza Marconi all'Eur.
Il ministero dei Beni Culturali ha stanziato 53,6 milioni per Roma e il Lazio. Tra i vari progetti c'è anche Palazzo Poli e il palazzo della Calcografia. Si tratta del palazzo sul quale poggia la Fontana di Trevi. Qui saranno investiti 4,3 milioni per valorizzare i percorsi espositivi, per i laboratori e restaurare la facciata sulla fontana stessa.
sai come si chiama e dove si trova il colonnato che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza Marconi all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza Marconi all'Eur.
Si torna a parlare della
pedonalizzazione totale di via dei Fori Imperiali e parziale di
piazza Venezia per arrivare al parco archeologico più grande del mondo. Il
sindaco affida a Walter Tocci il compito di riprendere il progetto che aveva
iniziato il sindaco Marino. Il primo passo è il maxi emendamento al Piano
Urbano di Mobilità che è stato approvato il 17 febbraio in Aula Giulio Cesare dall'Assemblea Capitolina.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nelle foto di ieri le sculture presenti nel parco di Val Fiorita all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il parco nel quale vi sono queste sculture.
Nella foto di ieri il palazzo che affaccia sul laghetto dell'Eur sul lato opposto a quello dell'Eni.
Oggi VediROMAinBici ha organizzato una bellissima pedalata alla scoperta dei luoghi di archeologia industriale della città. Grazie alla nostra guida, Marco, abbiamo fatto tante scoperte sulla storia degli ultimi due secoli della città, fino alla scoperta finale del borghetto dei fornaciari a valle Aurelia.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi in foto.
Nella foto di ieri palazzo don Sturzo nella piazza omonima.
Già sede della Democrazia Cristiana (oggi banca Tercas, banca Generali e altro) di Saverio Muratori[1], del 1955-58. Lo schema compositivo è di derivazione rinascimentale: un portico a piano terra che gira su tutti e quattro i lati (notare i lampioni), un cortile interno, un piano nobile, due ammezzati, un loggiato all’attico. Presenta due piani sotto terra, il primo per l’archivio, il secondo per garage. Muratori vinse il concorso a pari merito con Libera, i due furono invitati a presentare un ulteriore prova, quindi fu aggiudicata a Muratori.
[1] Saverio Muratori (1910-1973) Architetto, urbanista, storico
dell’architettura. Piazza dell'E42 oggi piazza Marconi nel 1940, quartiere INA
Casa Valco San Paolo con altri nel 1950, quartiere
INA Casa Tuscolano in via del Quadraro con altri nel 1951, chiesa
parrocchiale dell'Assunzione in largo Spartaco nel 1958, nello stesso anno palazzo Sturzo già sede centrale della
Democrazia Cristiana all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo dello Sport all'Eur, di Piacentini (ormai
ultrasettantacinquenne) e Nervi. Dal 1999 al 2018 si è chiamato Pala Lottomatica
perché questa azienda ha provveduto al restauro. Il palazzo dello Sport
possiede una cupola semisferica di cento metri di diametro sostenuta da
pilastri in cemento armato che presentano una particolare inclinazione.
All’interno la calotta è formata da 144 nervature prefabbricate che
incrociandosi creano una serie continua di rombi che si allargano man mano che
si procede verso le pareti laterali, raccordandosi con i pilastri per mezzo di
ventagli di forma triangolare. L’edificio è chiuso da una vetrata alta venti
metri, le gradinate sono disposte su due ordini, possono contenere 16.000
spettatori, il palazzo fu realizzato per le Olimpiadi del 1960, grazie alla sua
estrema flessibilità può ospitare incontri di pallacanestro, pallavolo,
pugilato, tennis e per le sue buone caratteristiche acustiche anche spettacoli
musicali. Ha preso il posto di un arco
in duralluminio di
Naturalmente si tratta di una copia della
Gioconda di Leonardo è
conservata a Roma, appartiene alla Galleria Nazionale d’Arte Antica, dal 1925 è
in deposito a palazzo Montecitorio, è esposta nella sala Moro, già sala Gialla.
E’ documentata la sua presenza nella collezione Torlonia nel 1817. Precedentemente
era nel palazzo Cassiano del Pozzo di via dei Chiavari, un discendente,
Giuseppe Boccapaduli la diede ai Torlonia. Nel 1892 è passata nelle raccolte
statali. Gli studiosi si dividono, chi afferma che è frutto della bottega di
Leonardo con il suo tocco, chi dice che si tratta di una copia di scarsa
qualità. A marzo sarà aperta la pubblico la sala Gialla e la "nostra" Gioconda sarà visibile a
tutti. La foto della Gioconda è tratta da it.wikipedia.org, che si ringrazia.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il palazzo del Ministero delle Poste all'Eur in viale Europa degli architetti Paniconi, Pediconi e Vagnetti del 1976.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri la fontana / vasca sul fianco del palazzo dell'Ente Eur in via Ciro il Grande.
La bella notizia arriva dal ministero dei Beni Culturali che ha stanziato ben 4,5 milioni per il Colosseo, così si potrà completare la ricostruzione in legno dell’arena,
restaurare porta Triuphalis (dove entravano i gladiatori) e porta Libitinensis
(dove uscivano i gladiatori morti), sistemare il podio e l’iscrizione di
Teodosio II e Valentiniano III.
sai come si chiama e dove si trova la fontana / vasca che vedi sotto.
Nella foto di ieri il rilievo marmoreo di Publio Morbiducci con episodi della storia di Roma che si trova al palazzo dell'Ente Eur in via Ciro il Grande all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il rilievo marmoreo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo dell'Ente Eur in viale Civiltà del Lavoro all'Eur.
Edificato nel 1937, di Gaetano Minnucci[1]. Al centro della strada, davanti al palazzo, si trovano due vasche circolari con getti multicolori notturni. Precedono l’ingresso del palazzo Ente Eur due statue di leoni che divorano uomini – cavallo. Sul lato del palazzo che guarda di via Ciro il Grande si trovano tre bacini ricolmi d’acqua contornati di mosaici di Gino Severini[2] e altri. Sullo stesso lato la statua il Genio dello Sport di Italo Griselli[3]. L’androne presenta il rilievo di Publio Morbiducci[4] “La storia di Roma attraverso le opere edilizie”. All’interno è conservato un plastico del quartiere. Su questa facciata si trova la scritta: “La terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del Tirreno”. Questo fu il primo palazzo ad essere costruito nel quartiere. Recentemente è stato esplorato e reso accessibile il bunker antiaereo costruito nel 37-39 situato a oltre 30 metri di profondità, si sviluppa per 475 mq (da Repubblica del 6.12.17).
[1] Gaetano Minnucci. (Macerata 1896-Roma1980) Casa della Giovane Italiana all'Aventino nel 1934 oggi Scuola di Danza, Casa della Gioventù Italiana in viale Adriatico a Monte Sacro nello stesso anno, ancora nel 34 il Dopolavoro dell'Università con il teatro Ateneo all'interno della Città Universitaria. Nel 1937-38 il Palazzo dell'Ente Eur nel quartiere omonimo. Centrale Idroelettrica sul Tevere nel 1950. Ministero della Marina Mercantile all'Eur nel 1958-59, la Facoltà di Economia e Commercio in via del Castro Laurenziano nel 1961, il Policlinico Gemelli nel 1962-64 in via della Pineta Sacchetti.
[2] Gino Severini (Cortona 1883 – 1966) A
Roma conobbe Boccioni e frequentò lo studio di Balla, dipinse olii e pastelli
della campagna romana. Le difficoltà e lo scarso successo lo convinsero a
partire per Parigi che rimase sua patria di elezione. Nel 1910 aderì al
futurismo, presto guardò all'orfismo, al cubismo sintetico e collaborò con De
Stjl. Passò a tecniche più libere come il collage. Fu tra i primi a risentire il
Ritorno al classicismo degli anni Venti ma non rinnegò Braque e Picasso. Negli
anni Quaranta tornò al neocubismo e fu aperto alle istanze dell'astrattismo
geometrico.
A Cortona una sala gli è dedicata nel Museo dell'Accademia Etrusca, con opere donate dal pittore nel 1963. Una sua opera nella sala del Consiglio del palazzo Bnl di Roma. Sue opere alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Alla Gnam: "Nudo" del 1942.
[3] Italo Griselli Montescudaio PI 1880 - Firenze 1958) Nato da una famiglia di contadini, nel 1903 si trasferisce a Firenze dove frequenta l'Accademia ed entra in contatto con alcuni artisti e letterati come Palazzeschi e Papini. Vince concorsi per gruppi da collocarsi all'Altare della Patria (Allegoria della Toscana) e al ponte Vittorio Emanuele (Il valore militare). Con il gruppo "Lacerba" di Soffici, Rosai, non è estraneo al primo futurismo fiorentino. Si trasferisce in Russia per il monumento allo Zar Alessandro II, riceve i favori dello zar Nicola II, insegna all'Accademia di Belle Arti di Pietroburgo fino al 1921. Rientrato in Italia, con la moglie russa, partecipa a tutte le mostre del Novecento toscano, è nominato presidente della Quadriennale romana e della Biennale di Venezia. Vive l'ultimo periodo di attività in completo isolamento. A Roma ha realizzato "Il genio dello Sport" presso il palazzo dell'Ente Eur. Sua la scultura "Romolo" alla Galleria d'arte Moderna di Roma Capitale. Alla Gnam, nel giardino delle fontane, lato via Aldrovandi, una sua scultura: "Apollo", 1933, bronzo.
[4] Publio Morbiducci. (Roma 1889-1963) scultore medaglista e pittore
italiano. Porte della Casa Madre dei Mutilati a Roma nel 1926, Monumento ai
caduti di Benevento nel 1926, Monumento al Marinaio nel 1928, fontana di piazza
del Viminale nel 1929, il monumento al
Bersagliere a Porta Pia nel 1931-32, il monumento a Emanuele Filiberto Duca
d’Aosta in piazza Castello a Torino con Eugenio Baroni nel 1936-37, i Dioscuri
al Colosseo quadrato all’Eur.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo dell'Eni all'Eur.
Edificato nel 1937, di Gaetano Minnucci[1]. Al centro della strada, davanti al palazzo, si trovano due vasche circolari con getti multicolori notturni. Precedono l’ingresso del palazzo Ente Eur due statue di leoni che divorano uomini – cavallo. Sul lato del palazzo che guarda di via Ciro il Grande si trovano tre bacini ricolmi d’acqua contornati di mosaici di Gino Severini[2] e altri. Sullo stesso lato la statua il Genio dello Sport di Italo Griselli[3]. L’androne presenta il rilievo di Publio Morbiducci[4] “La storia di Roma attraverso le opere edilizie”. All’interno è conservato un plastico del quartiere. Su questa facciata si trova la scritta: “La terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del Tirreno”. Questo fu il primo palazzo ad essere costruito nel quartiere. Recentemente è stato esplorato e reso accessibile il bunker antiaereo costruito nel 37-39 situato a oltre 30 metri di profondità, si sviluppa per 475 mq (da Repubblica del 6.12.17).
[1] Gaetano Minnucci. (Macerata 1896-Roma1980) Casa della Giovane Italiana all'Aventino nel 1934 oggi Scuola di Danza, Casa della Gioventù Italiana in viale Adriatico a Monte Sacro nello stesso anno, ancora nel 34 il Dopolavoro dell'Università con il teatro Ateneo all'interno della Città Universitaria. Nel 1937-38 il Palazzo dell'Ente Eur nel quartiere omonimo. Centrale Idroelettrica sul Tevere nel 1950. Ministero della Marina Mercantile all'Eur nel 1958-59, la Facoltà di Economia e Commercio in via del Castro Laurenziano nel 1961, il Policlinico Gemelli nel 1962-64 in via della Pineta Sacchetti.
[2] Gino Severini (Cortona 1883 – 1966) A
Roma conobbe Boccioni e frequentò lo studio di Balla, dipinse olii e pastelli
della campagna romana. Le difficoltà e lo scarso successo lo convinsero a
partire per Parigi che rimase sua patria di elezione. Nel 1910 aderì al
futurismo, presto guardò all'orfismo, al cubismo sintetico e collaborò con De
Stjl. Passò a tecniche più libere come il collage. Fu tra i primi a risentire il
Ritorno al classicismo degli anni Venti ma non rinnegò Braque e Picasso. Negli
anni Quaranta tornò al neocubismo e fu aperto alle istanze dell'astrattismo
geometrico.
A Cortona una sala gli è dedicata nel Museo dell'Accademia Etrusca, con opere donate dal pittore nel 1963. Una sua opera nella sala del Consiglio del palazzo Bnl di Roma. Sue opere alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Alla Gnam: "Nudo" del 1942.
[3] Italo Griselli Montescudaio PI 1880 - Firenze 1958) Nato da una famiglia di contadini, nel 1903 si trasferisce a Firenze dove frequenta l'Accademia ed entra in contatto con alcuni artisti e letterati come Palazzeschi e Papini. Vince concorsi per gruppi da collocarsi all'Altare della Patria (Allegoria della Toscana) e al ponte Vittorio Emanuele (Il valore militare). Con il gruppo "Lacerba" di Soffici, Rosai, non è estraneo al primo futurismo fiorentino. Si trasferisce in Russia per il monumento allo Zar Alessandro II, riceve i favori dello zar Nicola II, insegna all'Accademia di Belle Arti di Pietroburgo fino al 1921. Rientrato in Italia, con la moglie russa, partecipa a tutte le mostre del Novecento toscano, è nominato presidente della Quadriennale romana e della Biennale di Venezia. Vive l'ultimo periodo di attività in completo isolamento. A Roma ha realizzato "Il genio dello Sport" presso il palazzo dell'Ente Eur. Sua la scultura "Romolo" alla Galleria d'arte Moderna di Roma Capitale. Alla Gnam, nel giardino delle fontane, lato via Aldrovandi, una sua scultura: "Apollo", 1933, bronzo.
[4] Publio Morbiducci. (Roma 1889-1963) scultore medaglista e pittore
italiano. Porte della Casa Madre dei Mutilati a Roma nel 1926, Monumento ai
caduti di Benevento nel 1926, Monumento al Marinaio nel 1928, fontana di piazza
del Viminale nel 1929, il monumento al
Bersagliere a Porta Pia nel 1931-32, il monumento a Emanuele Filiberto Duca
d’Aosta in piazza Castello a Torino con Eugenio Baroni nel 1936-37, i Dioscuri
al Colosseo quadrato all’Eur.
Roma è la città delle fontane. Tante sono le fontane che allietano le strade e le piazze della nostra città. Ce ne sono di epoche e stili diversi. Oggi con VediROMAinBici siamo andati a scoprirne alcune veramente originali e poco conosciute ma non per questo meno belle e interessanti.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il palazzo dei Congressi all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo del Museo della Civiltà Romana all'Eur.
Una bellissima notizia per tutti gli amanti di Roma e dell'arte contemporanea in particolare. In arrivo 15 milioni di euro per costruire un nuovo hub polifunzionale e
energicamente autosufficiente in collaborazione con il ministero della Difesa.
Il giardino pensile del nuovo edificio sarà collegato, tramite una galleria
green con l’edificio di via Masaccio con orti urbani produttivi che forniranno
punti di ristoro e orti didattici. I depositi del MAXXi diventeranno sala
espositiva vera e propria. Il comitato di indirizzo sarà preceduto da Francesca
Bria, presidente del fondo nazionale per l’innovazione e Antonella Polimeni
rettrice della Sapienza.
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Nella foto di ieri l'ospedale Sant'Eugenio all'Eur.
Terminato il restauro dell’Aurora di Guido Reni nel casino Pallavicini
Rospigliosi sul Quirinale. Il lavoro è stato condotto dai tecnici dell’Icr
pagato dalla famiglia che è proprietaria dell’immobile. Da marzo visite guidate
gratuite. Dipinto del 1614 come fosse un quadro da cavalletto.
sai come si chiama e dove si trova l'ospedale che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo che ospita il Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini in piazza Guglielmo Marconi all'Eur.
sai come si chiama e dove si trova il museo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il museo delle Arti e Tradizioni popolari.