sai come si chiama e dove si trova questo monumento - laghetto.
Nella foto di ieri il nuovo Santuario del Divino Amore.
Progettato dal frate francescano Costantino
Ruggeri[1] di Pavia insieme all’arch.
Luigi Leoni, venne consacrato – dopo dieci anni di lavori - dal papa
Giovanni Paolo II il 4 luglio
L’unico possente pilastro – vero prodigio
strutturale – è proteso verso il presbiterio, quasi ad indicare il centro e il
cuore del santuario: la cascata di luce da un grande lucernario sovrasta l’immagine
della Madonna opera dell’artista Roberta Boesso[2]. E’ stata
collocata nel Santuario Nuovo il 3 gennaio 2004, nella corona vi sono 20 gemme,
quanti sono i misteri del Rosario, è frutto di un dono di Giovanni Paolo II per
il suo 25° di pontificato.
L’altare in marmo bianco di Carrara,
presenta una sorta di fiocco, è scolpito con morbidezza in modo da acquistare
vita e calore.
Le panche in legno sono state create
appositamente per questo Santuario, sono caratterizzati da un alto schienale e
da un largo posto di seduta.
L’organo monumentale è stato creato dalla
ditta Karl Schuke di Berlino, è costituito da 3.424 canne (di cui
Il pulpito ligneo a destra dell’ingresso,
proviene dalla chiesa di Sant’Ignazio a Roma, da esso venne pronunciato il voto
dei romani per la salvezza della città il 4 giugno 1944, la sera le truppe
tedesche abbandonarono Roma senza colpo ferire e gli alleati entrarono in
città.
Ha una capienza di 2.000 posti.
La cappella del Santissimo è il
luogo più intimo del Santuario, le vetrate creano sfumature di verde riposante.
Il cuore del luogo è il tabernacolo in marmo di Carrara, la porticina
dorata presenta un grande pane con il segno della croce, recentemente, al di
sopra è stato posto un reliquiario.
Il battistero, posto vicino all’ingresso a monte, è scolpito nel marmo di Carrara, ha forme morbide curve, presenta una vasca più grande e una più piccola, l’acqua passa da una all’altra. Nelle vasche sono incisi dei pesci, uno dei simboli paleocristiani.
[1] Costantino Ruggeri. “Sarà
una grande grotta azzurra, dove finisce il prato e inizia la scarpata ho
pensato di continuarla creando una zolla che si rialza, sopra ci sarà un bel
prato verde con i fiori di campo” Intervista a Costantino Ruggeri sul momento
dell’ispirazione, dal sito internet del santuario stesso. Costantino Ruggeri
è un frate francescano di Canepanova (Pavia), è pittore, scultore e
progettista. Ha studiato all’Accademia di Brera e si è diplomato in scultura
con Minguzzi. La sua prima personale del
[2] Roberta Boesso.
Nata a Roma nel 1960, dopo gli studi classici studia all’Istituto Centrale di
Restauro dove consegue l’idoneità nell’87 per i restauro di dipinti. Ha
lavorato al restauro di dipinti di Giotto, Mantegna, Signorelli, Giulio Romano
e altri. Dipinge opere su tavole lignee, pergamene e muro. Le sue opere sono
presenti in molte chiese italiane ed europee. Da: artcrel.it.
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