mercoledì 31 luglio 2024

Due buone notizie per Roma

 


   Dopo un sopralluogo del sindaco per vedere lo stato di avanzamenti dei lavori, si è potuto accertare che il ponte dell'Industria, per noi romani il ponte di Ferro, aprirà a dicembre prossimo. E' una bellissima notizia per tutto quel quadrante di Roma che ha problemi di intensità di traffico non indifferenti. Il ponte manterrà la sua struttura che è sottoposta a vincolo della Sovrintendenza archeologica, infatti il ponte risale al 1863.

   L'altra buona notizia riguarda porta Pia. Oggi sono partiti i lavori di riqualificazione del piazzale, e del primo tratto di via Nomentana. Saranno ampliate le aree pedonali, chiuso definitivamente il sottopasso pedonale, ormai abbandonato da decenni e finalmente la pista ciclabile della Nomentana che termina in piazzale di porta Pia sarà collegata con la pista ciclabile lungo le mura Aureliane.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.


Nella foto di ieri le scuderie di Casa Savoia dentro villa Ada.

martedì 30 luglio 2024

Evviva! Riapre il museo Ostiense

 


Dal giorno 10 luglio ha riaperto al pubblico il museo Ostiense all'interno dell'area archeologica di Ostia Antica, ma la cosa più interessante è che ha un nuovo allestimento con supporti multimediali che lo rendono più leggibile. Inoltre sono state restaurate tutte le opere al suo interno che sono, per la maggior parte già presenti nell'area archeologica con delle copie. Questa è una bellissima notizia dopo l'apertura del museo della Forma Urbis con il parco archeologico del Celio, il Colosso di Costantino sul Campidoglio, le terme di Caracalla con l'acqua, e la prossima apertura della piazza intorno al Mausoleo di Augusto o la riapertura del Museo della Civiltà Romana all'EUR chiuso da troppi anni. E' proprio bello vivere in questa città. Quante emozioni!

 


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Nella foto di ieri la Palazzina Reale con la torre neogotica in mattoni rossi oggi sede dell'ambasciata egiziana. La palazzina si trova dentro villa Ada.

lunedì 29 luglio 2024

Una mostra da non perdere: artiste donne del Novecento

 


   A villa Torlonia, nel casino dei Principi, si tiene in questi giorni una mostra dedicata alle donne pittrici del Novecento, che documenta in maniera esaustiva il ruolo svolto dalle artiste romane nel periodo a cavallo dell'ultima guerra mondiale tra Secessione, Futurismo e Ritorno all'ordine. Quadri pieni di luce, uno sguardo inedito sulla storia recente della nostra città. Da non perdere! E' ad ingresso gratuito per il possessori della MIC. Fino al 6 ottobre. Orario: (chiuso il lunedì) dalle 9 alle 19.


Virginia Tomescu Scrocco, Gioco di bambine, 1915.


Deiva De Angelis, Ritratto di mio padre, 1916.


Ruzena Zatkova, Marinetti (luce solare), 1922.


Eva Quajotto, demolizioni a piazza Navona, 1938.

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Nella foto di ieri l'ingresso a villa Ada su via Salaria.

     Villa Ada è una delle più grandi e belle ville storiche italiane, a Roma solo villa Doria Pamphili ha una superficie maggiore. Anche se da circa 100 anni la villa è circondata da quartieri edificati, chi vi passeggia ha l'impressione di trovarsi immerso nella natura, la fitta vegetazione forma a tratti una selva impenetrabile, è il luogo ideale per passeggiare o correre o andare in bicicletta fra pinete, bosco di lecci, querce da sughero e un lago di ragguardevoli dimensioni. Vi si può entrare da via Salaria, via di Ponte Salario, via Panama e viale Romania (via del Canneto). Tutto il suo territorio fa parte del II Municipio del Comune di Roma, ricade nel quartiere Parioli.

    La villa ha una estensione di 160 ettari ci sono Km 7,700 di percorsi ciclopedonali. Le vie interne alla villa sono intitolati a precursori dell'idea dell'Europa Unita (con eccezioni).


domenica 28 luglio 2024

Una fantastica notizia!

 


   Tutta l'Appia Antica è diventata patrimonio mondiale dell'umanità per l'Unesco. E' il 60° luogo italiano a prendere questo titolo. Una notizia che ci rende orgogliosi come italiani e romani, speriamo che adesso la via sia chiusa al traffico privato. E' un bene da tutelare e valorizzare!

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 sai come si chiama e dove si trova l'ingresso a questa villa.


Nelle foto di ieri alcuni vasi della collezione Sinopoli che si possono vedere all'Auditorium.

sabato 27 luglio 2024

Bene la ciclabile Dorsale Tevere Nord

 


In questi giorni, percorrendo tutta ciclabile Tevere Nord da ponte Milvio a Labaro abbiamo potuto vedere che la pista è pulita da erbacce e il fondo stradale e in ottime condizioni. Ogni tanto qualcosa funziona in questa città bellissima e piena di problemi.

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 sai come si chiama e dove si trova il museo che offre questi vasi in esposizione.



Nelle foto di ieri la Collezione Sinopoli che si trova dentro l'Auditorium.

venerdì 26 luglio 2024

Un murales per Michela Murgia

 


   In via Torre Annunziata, nel quartiere Prenestino - Labicano, davanti all'ingresso del V Municipio, è stato realizzato un murales / ritratto di Michela Murgia dall'artista Laika il giorno 11 luglio. Il murales si estende per 100 mq ed è stato realizzato con il sostegno di Einaudi, Mondadori e Rizzoli. 

Michela Murgia è stata una scrittrice, opinionista e critica letteraria autrice del romanzo Accabadora con il quale ha vinto i premi Campiello, Dessì e Super Mondello.

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Nelle foto di ieri l'interno dell'Auditorium.

giovedì 25 luglio 2024

Attenzione! Dimezzata la metro A

 


   Attenzione la metro A sarà dimezzata ad agosto per rinnovare i binari. Interruzione dei treni fra Termini e Battistini dal 10 al 25 agosto, mentre dal 19 agosto al 7 novembre chiude anche Furio Camillo. Nella foto la stazione della metro A Spagna attualmente chiusi per lavori di restauro.


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Nella foto di ieri la cavea dell'Auditorium.

mercoledì 24 luglio 2024

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Nella foto di ieri l'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma che si trova in via della XVII Olimpiade. 

   L'auditorium Parco della Musica è stato progettato dall'architetto Renzo Piano[1], la sua costruzione è iniziata nel 1995 ed è stato inaugurato il 21 aprile 2002[2] (il 21 dicembre dello stesso anno è stata inaugurata la sala Santa Cecilia). Dalla distruzione dell'Auditorium all'interno del Mausoleo di Augusto (Augusteo 1936 - teatro Adriano - teatro Argentina - Auditorium via della Conciliazione) la città di Roma non aveva un luogo dedicato alla musica, svolgeva una simile funzione l'auditorium di via della Conciliazione. “E’ il più grande investimento culturale del dopoguerra (330 miliardi di lire), anche il più riuscito”. Da: Vittorio Emiliani, Roma capitale malamata, ed. Il Mulino, pag. 237.

   L'auditorium si compone di tre sale che dall'alto assomigliano a tre scarabei oppure a tre liuti, ogni sala è progettata per essere la cassa acustica più idonea per il genere di musica che vi verrà  interpretata. Tutti i materiali richiamano i colori di Roma: il bianco del travertino, il rosso dei mattoni, il grigio della copertura delle sale richiama la cupola del Pantheon. La sala Santa Cecilia da 2.742 posti dedicata ai concerti sinfonici per grandi orchestre. Le strutture portanti di copertura - di dimensioni eccezioni - sono costituite da travi in legno lamellare e acciaio. Il palcoscenico si trova quasi in posizione centrale circondato dai vigneti, cioè i posti a sedere posti su diversi livelli. Il controsoffitto - vera innovazione - è costituito da 26 gusci in legno ciliegio americano di 180 mq ciascuno, nel complesso coprono una superficie di 4.000 mq. Il tempo di riverberazione del suono è di 2,2 secondi. E' la più grande sala da concerti d'Europa. La sala Giuseppe Sinopoli[3] da 1.133 posti si adatta ai più diversi tipi di musica anche perché l'orchestra può assumere varie posizioni. La sala Petrassi[4] da 673 posti per generi musicali più nuovi a causa dei tempi di riverberazione dei suoni, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche perché permette il cambio delle scene e dei costumi. Le due pareti laterali del palco possono ruotare di 90° così da realizzare il boccascena, tradizionale sipario all'italiana. Esiste una quarta sala: il teatro Studio, intitolato in un secondo momento a Gianni Borgna[5], uno spazio poliedrico di 492 mq con 330 posti, aperta nel settembre 2005, dotato di posti a sedere non fissi, si trova tra la sala Petrassi e la sala Sinopoli. In quest'area si trovano il teatro Studio 1 - 2 - 3 ognuno di 120 mq, di ciliegio, con annessa sala di regia.



[1] Renzo Piano (Genova 1937) autore del Centre Pompidou a Parigi (1971), della ristrutturazione del Porto Vecchio di Genova in occasione dell'Expo 1992, dell'aeroporto internazionale di Kansai in Giappone (1988-94), del Centro Culturale Tijbaou a Noumea in Nuova Caledonia (1991-98), della riqualificazione di Potsdamer Platz a Berlino dopo il crollo del muro del 1989 (1992-2000), delle quattro torri per uffici e residenze a Sydney in Australia (1996-2000), della Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Foggia) e dell'Auditorium de l'Aquila (6 ottobre 2012).

[2] Inaugurazione Alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi e di 50.000 persone, 13 ore di musica in quella giornata. Per il 21 dicembre Ciampi intervenne in diretta alla trasmissione tv di Morandi "Uno di noi" abbinata alla lotteria Italia.  Ditte costruttrici: Colombo Costruzioni, Edil Pav, Speco, Addessi Service. I materiali sono stati forniti dalla Mapei.

[3] Giuseppe Sinopoli (Venezia 1946 - Berlino 2001) direttore d'orchestra, compositore e saggista.

[4] Goffredo Petrassi (Zagarolo 1904 - Roma 2003) compositore e maestro per un'intera generazione di compositori, la sua attività abbraccia vari generi musicali pur mantenendosi coerente. Da ragazzo lavorò come commesso in un negozio di strumenti musicali. Diplomato al Conservatorio di Roma in organo e composizione.

[5] Gianni Borgna (Roma 1947 – 2014) critico musicale, saggista, segretario della Fgci nel 1973, assessore alla cultura del Comune di Roma con Rutelli e Veltroni dal 1993 al 2006. E’ sepolto nel cimitero inglese a Testaccio.


martedì 23 luglio 2024

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Nella foto di ieri una traversa di viale del Vignola detta la "Piccola Londra".

lunedì 22 luglio 2024

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 sai come si chiama e dove si trova questa strada di Roma.


Nella foto di ieri il museo Andersen in via Mancini al Flaminio.

domenica 21 luglio 2024

Bravo Tadej Pogacar!

 


E' stato veramente grande quel ragazzo che viene dalla Slovenia e che oggi ha vinto il Tour de France, riuscendo a vincere nello stesso anno Giro d'Italia e Tour de France. Questa impresa è riuscita a pochi grandi della storia del ciclismo: Coppi, Merckx, Pantani. Non ha solo vinto, ha dominato la gara, vincendo ben sei tappe, tra cui l'ultima a cronometro dando distacchi abissali ai migliori: Vincegaard e Evenerpool. Bravo Pogacar!

Impressionisti - L'alba della modernità

 


Da non perdere la mostra "Impressionisti - L'alba della modernità" al Museo Storico della Fanteria a Santa Croce. Bellissima mostra, da non perdere, ma con poche tele e non dei maggiori esponenti dell'Impressionismo, la maggior parte sono disegni, tutti molto belli. Peccato che la mostra è allestita in locali inadatti, mancava l'aria, faceva molto, molto caldo. Nell'ordine: Gustave Courbet, La trombe; Jean Batpiste Millet Paesaggio al tramonto; Pierre Franc Lamy Coquette; Henry Somm, Le Chagrin; Claude Monet, Les Pecheurs de Polessy; Edouard Manet, Vaso di fiori; Edgard Degas, la ballerina spagnola; Egard Degas, Danzatrice che si lega il tutù; Eduard Manet, Le barricate; Giuseppe De Nittis, PaesaggioErnest Ponthier, Village Breton; Firmin Girard, Visite a La Chaumiere.













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Nelle foto di ieri il museo Andersen in via Mancini al Flaminio.

     Il museo Andersen è la casa, progettata e realizzata dall’arch. Hendrik Christian Andersen per se e la sua famiglia tra il 1922 e il 1925. In essa ha vissuto fino alla morte, alla scomparsa della sorella adottiva, la casa, lo studio e tutte le opere in essa contenuta sono passate allo Stato che ne ha affidato la gestione alla Gnam. Il museo ha aperto al pubblico il 19 dicembre 1999.

     Nato a Bergen in Norvegia nel 1872 da povera famiglia e naturalizzato americano, essendo emigrato ancora bambino negli Stati Uniti, a Newport (Rhode Island), il giovane Andersen intraprese il viaggio di formazione in Europa nel 1894 e, dopo Parigi, si stabilì definitivamente a Roma dove visse per oltre quarant'anni. Alla sua morte, il 19 dicembre 1940, lasciò in eredità allo Stato italiano il suo studio-abitazione di via Mancini e quanto in essa contenuto: opere, arredi, carte d'archivio, materiale fotografico, libri. Ma solo dopo la morte nel 1978 di Lucia Andersen (adottata nel 1919 dalla madre dell'artista e quindi usufruttuaria del lascito).

    La collezione delle opere (oltre duecento sculture di grandi, medie e piccole dimensioni in gesso e bronzo; oltre duecento dipinti; oltre trecento opere grafiche) si segnala per la sua eccezionalità essendo quasi interamente incentrata attorno all'idea utopica di una grande "Città mondiale", destinata ad essere la sede internazionale di un perenne laboratorio di idee nel campo delle arti, delle scienze, della filosofia, della religione, della cultura fisica. Doveva essere una sorta di capitale internazionale. Dai disegni presenti nel laboratorio dell’artista si capisce che tale città doveva essere creata alla foce del Tevere, più o meno dove oggi si trova l’aeroporto di Fiumicino (doveva sorgere un porto che aveva al suo ingresso una sorta di Colosso di Rodi).  A tale progetto e alla sua diffusione Andersen aveva dedicato nel 1913 insieme all'architetto francese Ernest Hébrard un ponderoso volume (Creation of a World Centre of Communication; consultabile presso il Museo) che, partendo dalle concezioni urbanistiche delle antiche civiltà, doveva indicare l'approdo alla nuova e moderna "Città".

sabato 20 luglio 2024

La festa de Noantri

 


In questi giorni si tiene una delle feste popolari più antiche e sentite di Roma. Ecco il programma.

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Nelle foto di ieri il MAXXI.

venerdì 19 luglio 2024

Non chiudete il Caffè Greco!

 


   Dai quotidiani romani di oggi apprendiamo che è definitivo lo sfratto al Caffè Greco. L’ospedale israelitico deve rientrare in possesso dei locali di via Condotti. Il contratto è scaduto dal 2017. Si tratta di un caffè storico di Roma dal quale sono passati uomini che hanno fatto la vita culturale della città.

     Il caffè si trova via Condotti, al civico 86, venne fondato dal greco Nicola Della Maddalena nel 1760 il locale raggiunse fama successivamente quando cominciò a proporre un caffè migliore, servito in piccole tazze. Molto apprezzato dagli stranieri fu il servizio che permetteva di ricevere la posta in una caratteristica scatola di legno collocata vicino all’ingresso. Tra i più celebri frequentatori del caffè si ricordano musicisti come Liszt, Gounod, Berlioz, Mendelssohn, Riccardo Wagner, scultori e teorici dell’arte come Thorwaldsen, romanzieri come Gogol e Mark Twain, scrittori come Stendhal, Goethe, Heinrich Heine, il filosofo Schopenauer, poeti come Leopardi e Minckievicz, Baudelaire, Anatole France, Di Giacomo, Pascarella, Trilussa, e D’annunzio, i pittori della Campagna Romana (Enrico Coleman, Onorato Carlandi Giulio Aristide Sartorio) avevano qui la loro sede, ma anche i pittori Nazareni guidati da Overbeck, il politico – pittore e scrittore Massimo d’Azeglio. Sedettero ai tavoli di questo locale anche sovrani, come Luigi di Baviera e un futuro papa Gioacchino Pecci[1]. Il caffè conseva quadri, opere d’arte e arredi d’epoca. Nel 1906 ricevette al visita di Buffalo Bill, l’evento è ricordato da una foto esposta nel locale e munita di dedica all’allora proprietario Gubinelli. Nel secondo dopoguerra frequentarono il caffè: Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Afro e Mirko Basaldella, Carlo Levi, Pericle Fazzini, Renzo Vespignani, Orfeo Tamburi, Libero De Libero, Sandro Penna, Lea Padovani, Orson Welles, Mario Mafai, Ennio Flaiano e Vitaliano Brancati.  Una targa a destra dell’ingresso ricorda che il locale è sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza dal 1953 (notare che non esisteva il ministero dei Beni Culturali, quindi il vincolo fu posto dal ministero della Pubblica Istruzione che ne aveva le funzioni, il ministero della cultura venne creato nel 1974, ministro Spadolini, governo Moro IV).

     Ricordiamo che Nikolaj Vasilijevic Gogol (Sorocincy, Ucraina 1809 – Mosca 1852) compose la maggior parte delle Anime morte a Roma, secondo la tradizione al Caffè Greco, dove soggiornò più volte fra il 1836 e il 1848 e dove divenne amico del Belli. Nella città papale Gogol scrisse anche il racconto Roma rimasto incompiuto e pubblicato contro il suo volere nel 1841. Anche il poeta Giacomo Leopardi è stato cliente del locale.


[1] Gioacchino Pecci divenne Papa nel 1878 con il nome di Leone XIII. Fu il successore di Pio IX.


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Nelle foto di ieri il MAXXI. Il museo delle Arti del XXI secolo che si trova in via Guido Reni, al quartiere Flaminio.


giovedì 18 luglio 2024

Botero a Roma!

 






   Fino al primo ottobre è possibile vedere otto opere monumentali dell'artista colombiano Fernando Botero morto solo un anno fa. Le otto statue sono in otto diversi punti di Roma: piazza Mignanelli, piazza del Popolo, piazza San Lorenzo in Lucina (queste sono nelle foto), alla terrazza del Pincio, a largo San Carlo al Corso. 

“Roma, città eterna: credo che nulla avrebbe potuto far più piacere a mio padre, Fernando Botero, che vedere le sue sculture monumentali esposte, oggi, nel cuore di questa città così straordinaria, capitale di questo Paese che lui tanto amava e che tanto influenzò la sua opera – ha evidenziato Lina Botero, curatrice della mostra e figlia dell’artista - Da ogni punto di vista, l’Italia fu la sua seconda patria, non solo per l’ammirazione che portava per la sua arte, ma anche per l’amore che provava per quella che considerava anche la sua terra. Questa mostra, nel cuore del centro storico di questa città, costituisce “una prima” intesa come insieme di sculture monumentali a Roma”. Questa intervista è tratta da Romatoday. Le foto sono dell'autore del blog.

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Nelle foto di ieri le Terme di Caracalla.