Dai quotidiani romani di oggi apprendiamo che è definitivo lo sfratto al Caffè Greco. L’ospedale israelitico deve rientrare in possesso dei locali di via Condotti. Il contratto è scaduto dal 2017. Si tratta di un caffè storico di Roma dal quale sono passati uomini che hanno fatto la vita culturale della città.
Il caffè si trova via Condotti, al civico
86, venne fondato dal greco Nicola Della Maddalena nel 1760 il locale raggiunse fama
successivamente quando cominciò a proporre un caffè migliore, servito in
piccole tazze. Molto apprezzato dagli stranieri fu il servizio che permetteva
di ricevere la posta in una caratteristica scatola di legno collocata vicino
all’ingresso. Tra i più celebri frequentatori del caffè si ricordano musicisti
come Liszt, Gounod, Berlioz, Mendelssohn, Riccardo Wagner, scultori e teorici
dell’arte come Thorwaldsen, romanzieri come Gogol e Mark Twain, scrittori come
Stendhal, Goethe, Heinrich Heine, il filosofo Schopenauer, poeti come Leopardi
e Minckievicz, Baudelaire, Anatole France, Di Giacomo, Pascarella, Trilussa, e
D’annunzio, i pittori della Campagna Romana (Enrico Coleman, Onorato Carlandi
Giulio Aristide Sartorio) avevano qui la loro sede, ma anche i pittori Nazareni
guidati da Overbeck, il politico – pittore e scrittore Massimo d’Azeglio.
Sedettero ai tavoli di questo locale anche sovrani, come Luigi di Baviera e un
futuro papa Gioacchino Pecci[1].
Il caffè conseva quadri, opere d’arte e arredi d’epoca. Nel 1906 ricevette al
visita di Buffalo Bill, l’evento è ricordato da una foto esposta nel locale e
munita di dedica all’allora proprietario Gubinelli. Nel secondo dopoguerra
frequentarono il caffè: Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Afro e Mirko
Basaldella, Carlo Levi, Pericle Fazzini, Renzo Vespignani, Orfeo Tamburi,
Libero De Libero, Sandro Penna, Lea Padovani, Orson Welles, Mario Mafai, Ennio
Flaiano e Vitaliano Brancati. Una targa
a destra dell’ingresso ricorda che il locale è sottoposto a vincolo dalla
Soprintendenza dal 1953 (notare che non esisteva il ministero dei Beni
Culturali, quindi il vincolo fu posto dal ministero della Pubblica Istruzione
che ne aveva le funzioni, il ministero della cultura venne creato nel 1974,
ministro Spadolini, governo Moro IV).
Ricordiamo che Nikolaj Vasilijevic Gogol (Sorocincy, Ucraina 1809 – Mosca 1852) compose la maggior parte delle Anime morte a Roma, secondo la tradizione al Caffè Greco, dove soggiornò più volte fra il 1836 e il 1848 e dove divenne amico del Belli. Nella città papale Gogol scrisse anche il racconto Roma rimasto incompiuto e pubblicato contro il suo volere nel 1841. Anche il poeta Giacomo Leopardi è stato cliente del locale.
[1] Gioacchino Pecci divenne Papa nel 1878 con il nome di Leone XIII. Fu il successore di Pio IX.
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