Oggi i ciclisti romani hanno onorato - a modo loro - la "giornata della memoria", ovvero il giorno in cui le truppe sovietiche aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz (27 gennaio 1945) liberandone i detenuti. In Italia e in molti altri paesi europei quella data è diventata giornata della memoria per ricordare lo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al nazismo avvenuto nei campi di concentramento.
La pedalata di oggi ha toccato alcuni punti particolarmente cari alla memoria dei democratici romani: le Fosse Ardeatine, porta san Paolo, il carcere di via Tasso e il portico d'Ottavia cuore del "ghetto ebraico" razziato dai nazisti il 16 ottobre 1943. Novità di quest'anno: si è toccata anche la gay street, ovvero la via di San Giovanni in Laterano sede di associazioni gay, per ricordare quelle persone deportate e uccise nei campi di concentramento.
Eravamo oltre 160 persone in bici, noi di Vediromainbici eravamo oltre 40. Un successo per la nostra associazione e per tutte le altre associazioni ciclo amatoriali romane. La giornata era molto fredda e le soste nei diversi luoghi non hanno agevolato la resistenza al freddo. Bello il momento del saluto di Giancarlo e Julia che sono in partenza per un viaggio di cinque mesi in Egitto e Medio Oriente. Tra di noi si è parlato dell'organizzazione delle prossime vacanze in bici per l'estate.
I ciclisti alle Fosse Ardeatine, primo tappa della pedalata della memoria.
Dopo le Fosse Ardeatine i ciclisti pedalano lungo l'Appia Antica verso il centro città.
I ciclisti a porta San Paolo luogo della difesa di Roma dall'invasore nazista l'8 settembre 1943.
I ciclisti a via Tasso luogo di prigione e tortura da parte delle SS, oggi sede museale.
Finalmente i ciclisti sono giunti al Portico d'Ottavia dove si è conclusa la manifestazione.
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