La società che ha organizzato
lo spettacolo e ottenuto i permessi non ha i soldi per pagare gli artisti,
quindi nemmeno per rimuovere il palco gigantesco di 40 m di larghezza, 27 di
profondità e 14 di altezza (vigna Barberini). La struttura aveva posti a sedere
per 3.000 persone con biglietti da 45 a 190 euro, ma su 81 repliche previste ne
sono state messe in scena 11. Anche la Regione Lazio aveva finanziato
l’operazione con fondi europei per circa un milione di euro.
Si rimuova al più presto questo palco. Una brutta storia! Si facciano operazioni culturali nelle aree archeologiche ma non invasive!
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