Nella precedente foto la Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria in piazza Euclide, ai Parioli.
Appartiene all’ordine dei
Claretini la cui curia generalizia ha sede
accanto alla chiesa stessa. Si diede inizio alla costruzione nel 1917 su
progetto dell’arch. Armando Brasini che vi adottò moduli classici con fantasia
compositiva e senso generale di monumentalità. Venne posta la prima pietra con
un blocco di travertino proveniente dalle vicine catacombe di San
Valentino. Prima ad essere consacrata fu
la cripta, seguì il conferimento del titolo di parrocchia il 10 maggio 1936,
dopo l’interruzione bellica i lavori terminarono nel 1952, pur con la rinunzia
alla edificazione della cupola per mancanza di fondi. L’esterno presenta un
grande pronao sormontato da un frontone in parte aggettante e scandito da
possenti colonne in travertino che sostengono un grande atrio e circondano
anche i fianchi della facciata. Sono 28 le colonne esterne e 26 quelle interne.
La chiesa si alza fino alla calotta provvisoria per 40 metri, quando sarà
realizzata la cupola toccherà gli 80 metri.
L’atrio è chiuso da tre grandi cancelli e
presenta tre ingressi alla basilica e due porte laterali. L’interno definito da
una pianta a forma di tartaruga, presenta un grande ambiente centrale quasi
circolare interrotto dai quattro grandi pilastri sostenenti il tamburo della futura
cupola. Sull’altare maggiore è la riproduzione, in mosico, del quadro del Cuore
di Maria dipinto nel 1870 dal gesuita Galles per la comunità fondata da Claret.
La seconda cappella a sinistra è dedicata alla Madonna di Pompei. Il sopra
altare è un’architettura lignea di scuola berniniana, ornato da angeli e fu
donato dall’architetto Brasini. In questa cappella anche un busto del Brasini e
i bozzetti che egli preparò delle statue degli evangelisti da collocare sugli
speroni esterni. A sinistra dell’entrata si trova il Battistero. In esso i
quadri di Gregorio Sciltian rifutati dalla chiesa di San Giovanni Battista
sull’Autosole presso Campi Bisenzio a Firenze. Dipinti nel 1962, furono
benedetti dal cardinale Agagianian (armeno) e Larraona.
In
questa chiesa possiamo visitare un presepe permanente. Inaugurato nel 1966, è
stato realizzato da un fratello coadiutore della congregazione dei Claretiani,
Fulgenzio Martinez, nella cripta del tempio, ed è stato costruito
dall’architetto Armando Brasini.
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