Nella foto di ieri la scuola Manzoni di via Lusitania (Porta Metronia).
La
prima scuola moderna costruita in Italia, del 1932. Opera di Ignazio Guidi[1],
intitolata a Mario Guglielmotti, per essa l’architetto progettò uno schema
aperto su una corte centrale, dotata di 38 aule su tre piani e un piano
seminterrato. Possedeva palestra e teatro, un ampio giardino dotato di una
uccelliera. La simmetria planimetrica dell’edificio è contraddetta dall’accesso
posto sull’angolo tra via Vetulonia e via Lusitania evidenziato dalle scale
esterne e dall’atrio sporgente con la torre delle scale. L’edificio appartiene
allo stile razionalista presenta molte soluzioni formali assolutamente nuove
per l’epoca. Due rilievi ornano l’atrio opere di Francesco Coccia[2].
Una aula interna è dedicata a Nazario Sauro eroe della prima guerra mondiale
(nel 1960 venne scoperta una lapide dalla nipote, la piccola Giuliana Sauro).
Negli anni Sessanta la scuola aveva un giornalino degli alunni stessi.
Fu grazie a questo progetto e a quello
della scuola Garrone di Ostia che l’esordiente architetto si mise in luce
accendendo l’interesse della critica. L’edificio è in cemento armato, con ampie
vetrate, innovativo nella struttura, queste caratteristiche ne fanno uno dei
primissimi esempi in Italia del razionalismo europeo. Negli anni Cinquanta fu
aggiunto un ulteriore piano.
Nel giardino della scuola e nel campo
sportivo si trovano i resti, assai ridotti, di una grande villa di età
repubblicana. Un grosso muro, appartenente al terrazzamento della villa ed un
pilastro a volta è tutto quello che è rimasto in evidenza[3].
[1] Ignazio Guidi. (Roma 1904-1978) Nel 1931 scuola Guglielmotti ora
Manzoni, la scuola Rosa Maltoni Mussolini (la madre del futuro duce) poi
Leopardi a Monte Mario (scuola all'aperto), nel 1936 caserma dei Vigili del
Fuoco a via Genova, nel 1936-39 scuola Fratelli Garrone a Ostia in corso
Cardinal Consalvo, edifici per il Comune nell'attuale via Petroselli (anagrafe)
con Cesare Valle, nel 1960 sottopassaggi di corso Italia, nel 1961 progetto per
il quartiere INCIS di Decima con altri (Libera, Moretti, Cafiero).
[2] Francesco Coccia. (1902-82) E’ l’autore della grande scultura posta
all’ingresso delle Fosse Ardeatine. E’ stato direttore della prima quadriennale
romana dopo la guerra che si è tenuta alla Gnam. Ha decorato le pareti interne
e i nicchioni esterni con disegni geometrici nella chiesa di San Pietro e Paolo
all’Eur. In piazza delle Cinque Giornate, appoggiata al palazzo dell’Inail si
trova la Fontana delle Attività Lavorative del 1940.
[3] Resti archeologici nella scuola Manzoni. La notizia da: Il
patrimonio archeologico della IX Circoscrizione, cit. pag.25.
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