sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza dei Consoli.
sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza dei Consoli.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri la lapide a Tina Costa in piazza di Cinecittà.
Una bella notizia per tutti gli amanti della bici e della mobilità sostenibile. Entro il prossimo anno sarà bandita la gara per l’assegnazione dei sei lotti per il GRAB, obiettivo inaugurarlo per il Giubileo 2025. Il GRAB è un anello ciclabile e pedonale intorno Roma di ben 45 Km. Nel 2022 apriranno i cantieri. Il costo dell'opera è di 14 milioni. La realizzazione del GRAB sarà strumento di rigenerazione urbana, ad esempio sarà riqualificata via San Gregorio, sorgerà un bosco urbano in via dei Gordiani, sarà realizzato un miglio d’arte in via Guido Reni, finalmente avremo varchi elettronici sull’Appia Antica, sorgerà un parco lineare in via della Serenissima. Il progetto grazie a 120 professionisti che hanno lavorato gratuitamente. 9 Km già esistono, 18 Km saranno nel verde.
Nella foto sopra il primo tratto dell'Appia Antica. Il GRAB passerà anche da qui.
sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.
Nella foto di ieri il giardino di piazza di Cinecittà.
I quotidiani di oggi danno notizia di un rapporto Aci /Istat secondo il quale nel 2020 (anno del lockdown duro) a Roma ci sono stati 104 incidenti stradali con almeno un morto, di questi ben 40 sono pedoni rimasti uccisi, solo due in meno del 2019.
Questa è la dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che bisogna dare spazio alla mobilità alternativa, incentivare i mezzi pubblici, favorire in ogni modo la mobilità ciclabile, il noleggio di bici elettriche, dare incentivi per chi va a piedi a lavoro o a scuola. Non c'è altra via di uscita.
sai come si chiama e dove si trova il giardino che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza di Cinecittà.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri il murales che si trova sul muro di cinta del Liceo Scientifico Statale in piazza Cavalieri del Lavoro (Don Bosco).
La salita del Quadraro è uno dei punti caratteristici della nostra città. Da due giorni il municipio l'ha riqualificata. Ha fatto una bella opera di illuminazione, con nuovi alberi ma soprattutto a posto due scritte all'inizio e alla fine della salita "VII Municipio", una scritta fatta con piccoli alberi. Bellissimo.
Peccato che non è stata riproposta la fontana con piccolo ruscello che è ancora presente. Speriamo in un prossimo passo.
sai come si chiama e dove si trova il murales che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'ingresso al palazzo dell'Istituto Nazionale Luce.
Ecco un'altra nuova ciclabile di Roma, si trova in via Caio Cestio, dove è l'ingresso al cimitero inglese, un luogo carico di suggestioni e di storia. La pista ciclabile collegherà la Piramide con il lungotevere. Deve essere completata.
sai come si chiama e dove si trova questo edificio.
Nella foto di ieri il monumento posto all'interno del VII Municipio già palazzo dell'Istituto Luce per ricordare tutte le vittime dell'olocausto di Valeria Catania.
Da pochi giorni c'è un monumento che ricorda Alfredo Binda, uno dei più grandi ciclisti di sempre. Si trova a Cittiglio, dove era nato nel 1902. Professionista dal 1922 al 1936. Vincitore di cinque Giri d’Italia nel 1925 – 1927 – 1928 – 1929 – 1933 (con 33 tappe vinte; è stato 60 giorni in maglia rosa), vincitore di tre campionati del mondo nel 1927 a Adenau – nel 1930 a Liegi – nel 1932 a Roma sul circuito di Rocca di Papa, anche di quattro campionati italiani dal 1926 al 1929, di quattro Lombardia e due Sanremo nel 1929 e nel 1931. Ha un record che difficilmente sarà battuto: nel 1930 venne pagato per non correre il Giro d'Italia perchè considerato troppo forte, la sua partecipazione avrebbe tolto interesse alla gara. Fu personaggio che rimase a lungo sulle scene come ciclista prima e come tecnico azzurro poi portando alla vittoria Fausto Coppi e Gino Bartali. Nella foto il monumento che gli è stato dedicato.
sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.
Nella foto di ieri i rilievi che si trovano all'ingresso dell'Istituto Nazionale Luce di piazza di Cinecittà.
Una bella scoperta questa mattina, si sta lavorando per far diventare una vera e propria pista ciclabile quella sul lungomare di Ostia. E' meravigliosa!
sai come si chiamano e dove si trovano i rilievi marmorei che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'Istituto Nazionale Luce in piazza di Cinecittà.
E’ la sigla di L’Unione Cinematografica
Educativa, fondata nel 1924 strumento di propaganda del regime fascista, è la
più antica istituzione pubblica del mondo destinata alla cinematografia a scopo
didattico e informativo. E’ stata chiusa nel 2011, confluita nell’Istituto Luce
Cinecittà. E’ questo l’istituto nel
quale si producevano i ben noti cinegiornali del Ventennio fascista. La
costruzione dell’edificio è iniziata nel 1936, su progetto da Clemente Busiri
Vici[1].
Si tratta di un edificio a forma
semicilindrica, attorniato da altri palazzi. Gli avancorpi contenevano le sale
di sincronizzazione e i reparti fotografici; l’edificio centrale i laboratori
tecnici egli uffici della direzione generale, la presidenza , i magazzini
deposito pellicole. Era presente un’autorimessa con 50 posti auto e la
palazzina del dopolavoro. Da luglio 2021 una vasta collezione di filmati –
circa 30.000 – è stata messa a disposizione del pubblico, grazie ad un accordo
con Google, attraverso il canale YouTube. L’archivio in forma di mediateca è
stato portato in via Tuscolana 1055 (Cinecittà). L’ultimo paragrafo da:
wikipedia.it alla voce Istituto Luce.
[1] Clemente Busiri Vici (1887-1965) archietetto, autore della chiesa di San Roberto Bellarmino a piazza Ungheria nel 1932-33, villa Sordi per il gerarca Alessandro Chiavolini (1933); chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio a villa Fiorelli nel 1936, chiesa di sant'Ippolito al quartiere Nomentano nella via omonima nel 1933, chiesa di san Saturnino in via Avigliana al quartiere Trieste nel 1935, l'Istituto Nazionale Luce in via Tuscolana 1055 nel 1937 (oggi sede del VII municipio), Case Gescal in viale Spartaco tra viale Publicola e viale Agricola (in coll.) nel 1963-65.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il Centro Sperimentale di Cinematografia in via Tuscolana subito dopo piazza di Cinecittà.
Italo Calvino è stato uno scrittore italiano, un intellettuale di grande impegno civile, uno dei narratori più importanti del Novecento compiendo un percorso di ricerca personale e coerente con il gusto dell'ironia e l'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo con una scrittura sempre chiara.
sai come si chiama e dove si trova l'istituto che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il Centro Commerciale Cinecittàdue. Realizzato nel 1988 in un’area occupata dai campi di calcio Bettini. E’ il primo centro commerciale di Roma, una vera novità, conferma la vocazione commerciale di via Tuscolana. Il progetto è di Ludovico Rolli
Perché Roma non ha una tavolozza di colori uguale per tutti, ma ne ha tante per quanti sono gli abitanti di sempre e i turisti di un giorno.
sai come si chiama e dove si trova il Centro Commerciale che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesa di San Gabriele Addolorata.
Si trova in via Papiria, angolo via Ponzio Cominio (quartiere Don Bosco).
Francesco Possenti, nato ad Assisi nel 1838, orfano di madre, padre funzionario
pontificio. A 18 anni entra nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle presso
Macerata, da allora prese il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì, a soli 24
anni, nel 1862, a Isola del Gran Sasso, lì dove oggi sorge un Santuario meta di
pellegrinaggi giovanili. E’ stato proclamato santo nel 1920.
La parrocchia è stata istituita nel 1981, il suo territorio è stato ricavato da quello della chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio. Dal 1981 il parroco è sempre don Fabio Paglioni. La chiesa è stata progettata dall’arch. Gianni Testa. La facciata è posta ad angolo, il campanile sul lato di via Papiria. Il portone principale è sull’angolo smussato. Il 6 maggio 2007 è stata posta la prima pietra della chiesa che è stata consacrata il 28 febbraio 2010 dal card. Agostino Vallini. La pietra usata per il rivestimento esterno è di un colore difficilmente definibile tra lo scuro e il rosso chiaro, si tratta di pietra arenaria[1] di Santafiora. L’interno può ospitare 600 persone, è quadrato, le pareti bianche, le luci artificiali provengono da punti luce a forma di conchiglia, su due lati è presente il matroneo, il pavimento è lo stesso del sagrato per dare questa idea di continuità tra esterno e interno. Il soffitto della chiesa è parallelo alla linea di terra, un punto luce è posto al di sopra del crocefisso. Esiste una cappella feriale, più piccola, per il Santissimo. L’architetto ha dichiarato: “Abbiamo lavorato sul presupposto concettuale della eliminazione dei segni di confine”, lo spazio era limitato a 5.000 mq, l’intervento di erezione della chiesa ha comportato anche la valorizzazione di un’area verde adiacente alla chiesa.
[1] Pietra arenaria è una roccia di origine sedimetria composta di granuli tra i quali figura il quarzo. Può essere arenaria gialla o grigia (pietra serena). Le ruote da mulino sono di pietra arenaria.
Una bella notizia per la periferia romana sempre carica di tanti problemi. Siamo a Tor Tre Teste, un periferia di qualità, con case di civile abitazione dove la qualità di vita è discreta. Tra questo quartiere e il Quarticciolo si trova un bel parco: il parco Palatucci che oltre ad un lago, percorsi nel verde per camminare o correre, presenta anche i resti dell'acquedotto Alessandrino. In questa area è stato restaurato nei giorni scorsi un teatro all'aperto che era in abbandono da anni. Una bella notizia per la città. Speriamo che questo restauro non sia vanificato da abbandono, che ci sia una manutenzione costante.
sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesa dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo in via Manfredonia al Quarticciolo.
sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nella foto di ieri viale Alessandrino nell'omonimo quartiere romano.
Immaginate una vigna con vista sul Colosseo. Un appezzamento di 500 mq sul colle Palatino è stato piantato con la vite per far rivivere le vigne Barberini. Dallo scorso aprile piantate ben 360 viti
che già ora mostrano i grappoli acerbi destinati alla vendemmia di settembre.
Partner tecnico è una azienda di Cori che ha piantato la vigna con le barbatelle
della varietà Bellone riprendendo quanto ci tramanda Plinio il Vecchio nella
sua Naturalis Historia. Che bella questa notizia! La storia vive tra noi!
sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.
Nella foto di ieri via Viscogliosi a Tor Tre Teste.
sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.
Nelle foto di ieri via Tovaglieri a Tor Tre Teste.
Oggi martedì 13 luglio è in calendario
la delibera del consiglio comunale che permetterà la costruzione di una
cappella al Verano per Gigi Proietti ed Ennio Morricone. Proietti era provvisoriamente sepolto in Umbria. Mi sembra un atto doveroso della nostra città per un uomo che l'ha rappresentata al livello più alto.
sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.
Nella foto di ieri i resti di casolari in via di Casa Calda nel quartiere Alessandrino.
Molto interessante la mostra in corso alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Valle Giulia su "Anton Giulio Bragaglia, l'archivio di un visionario", regista, critico cinematografico e saggista (1890-1960). Fino al 3 ottobre.
sai come si chiama e dove si trova questo antico casolare in abbandono.
Nella foto di ieri via degli Olmi con l'acquedotto Alessandrino.