Sono partiti i lavori per il Palazzetto dello Sport di
Nervi, una delle opere di architettura contemporanea più belle di Roma e non solo. Ci vorranno3 milioni per il
restauro del palazzetto che si trova lungo viale Tiziano e sei mesi di lavori. Bruno Zevi lo definì il Pantheon schiacciato.
Progettato dell’ing.
Pier Luigi Nervi e dell’arch. Annibale Vitellozzi, negli anni 1956-58, a pianta
circolare, capace di 5.000 posti e la cui cupola ha il diametro di 68,50 metri.
E’ stato il primo impianto ad essere ultimato in vista delle Olimpiadi di Roma
del 1960 (lavori dal luglio 1956, terminati il 15 settembre 1957). E’ costruito
con elementi prefabbricati in cemento armato e sorretto da pilastri a forcella.
L’idea è di costruire un edificio in stretto rapporto alla sua funzione e
volutamente privo di qualsiasi elemento decorativo. L’edificio – per la sua
originalità – si caratterizza come un indicatore urbano.
Scrive Marco Lodoli su Repubblica del 6.8.19: “Si tratta di un capolavoro di architettura del Novecento. Bruno Zevi lo paragonava al Pantheon, a me fa pensare anche al tempietto del Bramante al Gianicolo: in ogni caso rimanda idealmente alla perfezione dell’architettura classica e poi rinascimentale, a quell’armonia suprema, a quell’equilibrio perfetto di linee e di forme… Fino a qualche anno fa al Palazzetto giocavano le due squadre di basket della città, la Virtus e la Leonis Eurobasket… Oggi l’edificio circolare è avvolto da una corona di spine e di umiliazioni: erbacce alte un metro, bottiglie di plastica, buste della spazzatura, condizionatori d’aria strappati, sedie sfasciate. Sui muri si rincorrono scritte e disegni di ogni tipo… E pensare che si trova lungo un percorso che potrebbe diventare quasi un breve viaggio nell’architettura moderna: dal Ponte della Musica al Maxxi di Zaha Hadid all’ Auditorium di Renzo Piano”.
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