Merita una visita la mostra dedicata a
Tolkien in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione
italiana de Lo Hobbit, creatore della celebre epopea della Terra di
Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha
reso uno degli autori più letti del pianeta. Il suo libro più famoso resta “Il
signore degli Anelli” da cui il celebre film.
Attraverso questa mostra o
ricostruito il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa, la
forza poetica di Tolkien. L’immersione
nell’universo da lui creato si realizza mediante un articolato percorso
espositivo tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere
d’arte ispirate alle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo
del suo tempo (1892-1973), romanziere, linguista e filologo, il Professore di
Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana.
Particolare
rilevanza viene data al suo rapporto con l’Italia: “Sono innamorato dell'italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la
possibilità di provare a parlarlo”, si legge in una sua lettera, e nella rassegna
non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come
i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro
Paese.
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