Dal primo gennaio il parco di Centocelle è chiuso al pubblico e lo resterà fino al 31 gennaio per la bonifica da eventuali ordigni bellici e per procedere al progetto di forestazione urbana che prevede la piantumazione di 1000 tra alberi e arbusti con l'obiettivo di creare un bosco urbano. Questo bellissimo progetto fa parte degli impegni presi dall'Italia al Cop 29 per diminuire l'inquinamento atmosferico. Inoltre tutto il parco sarà sottoposto a un vasto programma di riqualificazione.
E’ uno dei parchi più grandi di Roma, si estende su un’area di 120 ettari (Villa Borghese = 80 ha). E’ stato aperto al pubblico il 9 settembre 2006, in occasione della “Notte bianca” (Veltroni sindaco). Se pensiamo che è in connessione con il parco di villa De Sanctis, parco dei Gordiani e parco Pier Paolo Pasolini alla stazione Prenestina, si tratta di un corridoio verde che arriva fino alla valle dell’Aniene.
Il parco si sviluppa su parte dell'ex aeroporto di Centocelle che è stato il primo aeroporto italiano. Il 15 aprile 1909 alle ore 18 Wilbur Wright fece volare l’aereo di sua invenzione, si chiamava Flyer, per la prima volta un velivolo a motore più pesante dell’aria si staccava da terra di venti-trenta metri e rimaneva in aria per dieci minuti. Ad osservare le prove c’era un cronista d’eccezione, Franz Kafka. Solo un anno dopo sorsero sette hangar. Qui sorse la prima scuola di volo italiana dove si formò l’ufficiale Mario Calderara (brevetto di pilota n.1). Nel 1912 venne installata una stazione radiotelegrafica da Guglielmo Marconi, anche Gabriele D’Annunzio venne a conoscere questo prodigio della scienza, fu lo stesso Marconi a fargli da guida.
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