sai come si chiama e dove si trova il rudere che vedi sotto.
Nella foto di ieri la fontana al centro dei giardini di piazza Vittorio. La scultura è quanto resta della mostra dell’acquedotto chiamato Acqua Pia – Marcia, inaugurato da Pio IX pochi giorni prima della presa di Porta Pia. La mostra si trovava tra l’attuale piazza della Repubblica e la stazione Termini, era formata da una serie di vasche a varie altezze, senza decorazioni. In occasione della visita dell’imperatore tedesco Guglielmo II, furono collocati leoni di gesso ai quattro angoli della fontana per migliorarne l’aspetto. I romani si lamentarono di questa sistemazione provvisoria, così il comune chiamò lo scultore siciliano Mario Rutelli che propose quattro sculture di ninfe acquatiche: le Najadi. Quando le sculture vennero poste in opera furono molto criticate, perché si trattava di nudi femminili, mancava la statua centrale. Per questa Rutelli preparò un gruppo insolito comprendendo tre figure umane, un delfino e un polpo avvinghiati in una lotta. Il modello in malta fu posto in cima alla fontana, ma venne ancor più duramente criticato e detto “il fritto misto”. Allora Rutelli fuse nel bronzo una figura maschile che abbraccia un delfino e il “fritto misto” finì nei giardini di piazza Vittorio dove decorava un laghetto. Negli anni Settanta il laghetto fu eliminato per la costruzione della metropolitana, e il “fritto misto” è rimasto lì – ancora una volta – senza scopo.
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