mercoledì 17 gennaio 2018

Palazzo Nardini sta per uscire da un lungo periodo di abbandono

     E' di questi ultimi giorni la notizia che palazzo Nardini, lungo via del Governo Vecchio, va all'asta. Si tratta di un palazzo di grande pregio artistico, risale alla fine del Quattrocento, secondo alcuni è opera del Bramante, è stato sede del Governatore di Roma in periodo papale fino al ‘700. Recuperato come pretura negli anni Settanta divenne sede della Casa delle Donne, poi abbandonato. Con la giunta Vetere venne redatto un progetto di recupero mai realizzato dall’architetto Paolo Marconi per sede aggiuntiva dell’Archivio Capitolino. Dieci anni fa l’acquisto della Regione Lazio. Con un investimento di 6 milioni la giunta Marrazzo rifece i tetti crollati, vennero scoperti affreschi del 400. Adesso palazzo Nardini figura tra i beni culturali  proposti per la vendita ai privati. Diventerà un albergo lusso o  condominio di lusso. L’immobile è articolato su due piani e un livello interrato, un torrino si eleva per ulteriori due piani, è stato quasi tutto restaurato ma rimane la pavimentazione interna, gli infissi e le finiture. La facciata ha bisogno di lavori urgenti, i vetri sono da rimettere. Il valore di base con cui va all'asta è di 18 milioni, la cessione avverrà in primavera.

     Le Associazioni Ranuccio Bianchi Bandinelli, Roma Nuovo Secolo, Comitato per la Bellezza e Laboratorio Carte in Regola, affermano che si tratta di una svendita e ritengono che il palazzo sia di tale pregio che non si dovrebbe vendere. Noi - più modestamente - pensiamo - che non tutto può diventare museo, è giusto venderlo ma mantenere il vincolo della soprintendenza e controllare che sia mantenuto che merita.


  

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