sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nelle foto di ieri piazza del Popolo.
L’ultima grande realizzazione della Roma papale. La piazza è così chiamata da populus, cioè pioppo, per la presenza di un piccolo bosco di questo tipo di alberi, per Colaicono nel libro 501 luoghi di Roma “il nome deriverebbe dai pioppi piantati sul viale che da porta Flaminia conduceva al mausoleo di Augusto” (pag. 240). Il luogo assume l’aspetto attuale in tre secoli e mezzo, dalla ricostruzione della chiesa di Santa Maria del Popolo alla sistemazione neoclassica di Giuseppe Valadier[1] che fece uso dei criteri illuministici di utilità sociale e di integrazione fra architettura e natura, così la città si è dotata del primo parco pubblico.
Alla fine del Cinquecento risale l’idea del Tridente, da Leone X[2] fu creata la via Leonina (ora Ripetta), mentre in vista del Giubileo del 1525 venne aperta la via Clementina, perché voluta da papa Clemente VII Medici[3], poi Paolina (attuale via del Babuino), compiuta nel 1543 sotto Paolo III Farnese[4].
Gregorio XIII fece collocare sulla piazza la prima fontana pubblica di Roma moderna, mentre Sisto V fece innalzare al centro l’obelisco. Ad Alessandro VII si deve l’approvazione del progetto delle chiese gemelle. Il riassetto definitivo si deve al Valadier, avviato dal prefetto francese e portato a compimento nel 1824, con le due esedre, gli edifici ai lati della porta, il parco del Pincio. Dopo l’unità d’Italia, i PRG del 1873 e del 1883 aprono un collegamento con il rione Prati attraverso l’asse via Ferdinando di Savoia, ponte Regina Margherita e via Cola di Rienzo. La piazza è pedonale dagli anni in cui era sindaco Rutelli (dicembre 1993 – gennaio 2001). Negli anni del sindaco Gianni Alemanno (2008-13) si è cercato di far rivivere il Carnevale romano, ma sotto altre forme.
Oltre a rappresentare l’ingresso in città, la piazza era adibita a fiere, giochi e spettacoli popolari come la partenza della corsa dei Barberi. E’ stata sede di esecuzioni capitali.
[1] Valadier Giuseppe (1762-1839) architetto orafo e argentiere
italiano nato a Roma vissuto tra Settecento e Ottocento, principale esponente
del neoclassicismo romano. Suo il disegno di piazza del Popolo e del Pincio con la casina che porta il suo nome,
il duomo di Urbino, l'orologio sulla facciata di San Pietro, la facciata della
chiesa dei Santi Apostoli a Roma. Ha progettato il rifacimento del teatro Valle
e del teatro Tor di Nona. Importante la sua opera per il restauro di opere
antiche come l'Arco di Tito, il tempio
della Fortuna Virile (meglio tempio di Portunus in piazza Bocca della
Verità) e ponte Milvio. Il padre Luigi, orafo, fuse il campanone di San Pietro.
[2] Leone X Giovanni di Lorenzo dei Medici. Papa dal 1513-21.Secondo figlio di Lorenzo il Magnifico. Ultimo Papa ad essere semplice diacono al momento dell'elezione. Eletto a soli 37 anni, pare che disse: "Poichè Dio ci ha dato il papato, godiamocelo". Celebre il ritratto che gli fece Raffaello oggi agli Uffizi. In anni in cui Francia e Spagna si contendevano il potere sull'Italia cercò di rimanere equidistante e di procurare vantaggi per la propria famiglia. Si alleò con Spagna e Impero contro la discesa in Italia di Francesco I. Favorì l'elezione di Carlo V all’impero.
[3] Clemente VII Giulio di Giuliano dei Medici. Papa dal 1523 al 1534. Figlio naturale, poi legittimato, di Giuliano de Medici ucciso nella congiura de Pazzi un mese prima della sua nascita e di una certa Fioretta. Fu affidato dallo zio Lorenzo il Magnifico alle cure di Antonio da Sangallo, poi lo zio lo prese sotto la sua protezione. Nel 1488 riuscì a convincere Ferdinando I d'Aragona a concedergli il priorato di Capua dell'Ordini di San Giovanni di Gerusalemme, beneficio prestigioso e molto remunerativo. E' il Papa del Sacco di Roma dei Lanzichenecchi del 1527 (inizio assedio 5 maggio, il giorno successivo i Lanzichenecchi entrarono in Borgo e Trastevere). E' anche il Papa dello scisma anglicano.
[4] Paolo III Alessandro Farnese di Canino. Papa dal 1534 al 1549. Il
primo Papa della controriforma e l’ultimo del Rinascimento. Convocò il concilio
di Trento nel 1545. Nel 1540 approva la regola della Compagnia di Gesù. Sotto
il suo pontificato nasce l?Indice dei
Libri Proibiti è la biblioteca Vaticana a stilare l'elenco. Nel 1548
Filippo Neri fonda
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