Le quattro statue all’ingresso del quadriportico del Verano, entrata
principale del cimitero monumentale che raffigurano la Meditazione, la
Speranza, la Carità e il Silenzio, sono in degrado, sarebbe auspicabile che le autorità competenti provvedessero ad un restauro.
L’ingresso al cimitero vuole sottolineare la completa separazione fisica fra la città dei vivi e quella dei morti con la creazione di un’architettura fortificata opera di Virginio Vespignani. E’ caratterizzato da tre fornici a cui sono affiancate due torri di proporzioni massicce, tra le arcate quattro grandi statue sedute su grandi pilastri, da sinistra il Silenzio di Giuseppe Blasetti, la Carità di Francesco Fabi Altini, la Speranza di Stefano Galletti, la Meditazione di Fabi Altini[1], eseguite tra il 1874 e il 1878.
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[1] Francesco Fabi Altini. Allievo di Tenerani, esponente dell’Accademia di San Luca, dello stesso è anche la tomba Mancini, nel viale principale d’ingresso a sinistra. Il giovane Cesare Mancini, morto a 29 anni è raffigurato semisdraiato di una bellezza idealizzata. Sue opere nella basilica di San Paolo.
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