venerdì 3 ottobre 2025

Una vigna nel cuore di Roma

 


   Inaugurato il 29 settembre il nuovo vigneto nel parco di San Sisto, alle pendici di villa Celimontana. Si estende su una superficie di 1.400 mq. Sono stati individuati sette specie autoctone di vitigni (Bellone, Nero Buono di Cori, Cesanese, Moscato di Terracina, Mammolo, Abbuoto e Malvasia Puntinata) che costituivano i vigneti della Roma antica e che coprivano larga parte dell’area del Palatino, dell’Aventino e di quella poi divenuta dei Fori Imperiali. Le foto sono tratte dalla pagina Fb del Comune di Roma.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il cero pasquale che vedi sotto.



Nella foto di ieri la navata centrale della basilica di San Paolo fuori le Mura.

giovedì 2 ottobre 2025

I forti di Roma, un luogo poco conosciuto

 


   I forti di Roma si trovano lungo le consolari ad una distanza di 3-4 Km dalle mura Aureliane, tra i due e i quattro km tra loro, erano tutti a pianta esagonale e nominati con i nomi delle strade di accesso alla città che difendevano. Tutte le strutture furono poco o nulla utilizzate a causa della vicinanza alla città e alla evoluzione dei sistemi balistici a maggiore gittata che li avrebbero scavalcati, quindi con Regio Decreto del 1919 vennero radiati dal novero delle fortificazioni e utilizzati come caserme o depositi militari. Lentamente la città li ha inglobati. Vi erano anche tre batterie: Nomentana, Porta Furba e Appia Pignatelli. Segue l'elenco dei forti di Roma:

Aurelio, al terzo km della via Aurelia Antica angolo via di Bravetta.

Boccea, al primo km della via di Boccea. E' stato carcere militare fino al 2005.

Braschi, in via della Pineta Sacchetti.

Monte Mario, al terzo km della via Trionfale.

Trionfale, in via Trionfale

Antenne, sul monte Antenne, presso villa Ada, sull'Aniene, presso la Salaria.

Pietralata, in via di Pietralata, presso l'Aniene, il più esteso, 25,4 ha.

Tiburtino, al quarto km della via Tiburtina.

Prenestino, al quarto km della Prenestina, di ha 13,4, costruito nel 1880-84.

Casilino, al quarto km della via Casilina.

Appio, al quarto km della via Appia Antica.

Ardeatino o Acquasanta, al quarto km dell'Appia Antica.

Ostiense al quarto km della via Ostiense, presso l'attuale via Colombo, luogo di uno dei primi episodi della Resistenza italiana dopo l'8 settembre.

Portuense al secondo km della via Portuense.

Bravetta in via di Bravetta tra Aurelia e Portuense.

     Nel libro di Gaia Remiddi e altri dal titolo "Il moderno attraverso Roma" a pag. 140 si legge: "...i forti erano organismi difensivi poligonali costruiti su alture... edifici bassi, quasi un semplice corrugamento del terreno, hanno il fronte principale costituito da un muro a leggero saliente lungo 200 metri, i fianchi assai più brevi e circondati da un fosso asciutto con muro di controscarpa... l'aspetto più interessante di questi è la compenetrazione con l'ambiente naturale dell'agro romano...".

La Guardia di Finanza ha aperto al pubblico Forte Aurelio che è stato tra i primi dei 15 forti ad essere costruito nel 1881. Oggi è stato ristrutturato e aperto al pubblico per le Giornate del Patrimonio (27.9.25). Nell'immagine Forte Portuense negli anni Ottanta.


Sei romano de Roma se...

 sai a quale chiesa di Roma appartiene la navata principale che vedi sotto.


Nella foto di ieri l'interno della porta Santa della basilica di San Paolo fuori le Mura.

     Internamente la porta Santa presenta i battenti bronzei della porta Bizantina che furono cesellati e damaschinati in argento, i riquadri rappresentano le “Storie del Vecchio e Nuovo Testamento” da Staurachios da Scio[1] nel 1070, restauro 1967-68. Si tratta del reperto più antico salvato dall’incendio del 1823. La porta fu offerta da Pantaleone di Amalfi Comite all’abate Ildebrando di Soana, futuro papa Gregorio VII, e fusa a Costantinopoli da Staurachio. Inizialmente fu posta sulla porta principale, danneggiata dall’incendio del 1823 posta nella parte interna della porta santa. In 54 formelle illustra con sobria essenzialità scene evangeliche dalla Natività alla Pentecoste, i dodici apostoli, le dodici rappresentazioni del loro martirio, dodici profeti, due aquile, due croci e due riquadri con iscrizioni dedicatorie.


[1] Scio o Chio. Isola greca dell’Egeo orientale di fronte alla costa turca.


mercoledì 1 ottobre 2025

Difendiamo le piste ciclabili

 


Una bella iniziativa per la Caffarella

 


Il parco della Caffarella è il luogo che più di ogni altro mantiene il fascino della Campagna Romana. E' lodevole l'iniziativa del comitato per la Caffarella prevista per sabato prossimo.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.


Nella foto di ieri la porta santa della basilica di San Paolo fuori le Mura.

Questa esternamente presenta una porta realizzata nel 2000, in bronzo dorato, da Enrico Manfrini[1] che nasconde il muro da abbattere ad ogni anno santo, cioè ogni 25 anni (si riconosce Giovanni Paolo II, il Colosseo e la Basilica di San Pietro). Alla base si legge in latino: “A quanti vengono nel santo tempio di Paolo sia concesso il dono della pace e della salvezza eterna”.


[1] Enrico Manfrini (Lugo 1917 – Milano 2004) Ha studiato a Brera con Francesco Messina (Cavallo Morente Rai) di cui è stato assistente per 25 anni e poi titolare della stessa cattedra. Autore di numerose porte monumentali come la Porta della Glorificazione di Maria della Cattedrale di Siena (1958). Fu definito lo scultore dei Papi perché ebbe occasione di ritrarre tutti i Papi da Pio XII a Giovanni Paolo II. Questa porta fu realizzata quando lo scultore aveva 83 anni. Tra le porte da lui realizzate: San Paolo a Damasco, cattedrale di Troia, Duomo di Cava dei Tirreni, la Cattedrale di San Mary a San Francisco in California e San Gioachimo a Milano.