giovedì 23 ottobre 2025

Bellissimo il museo della Scuola Romana.

 


     L’ultimo piano del Casino Nobile di villa Torlonia ospita il MUSEO DELLA SCUOLA ROMANA, tale collezione è stata riordinata e aperta al pubblico il 17 settembre scorso. Il museo accoglie opere di artisti romani che hanno operato tra la prima e la seconda guerra mondiale, uno dei momenti più interessanti dell'arte italiana del Novecento. Con il nome di "Scuola romana" si intendono quegli artisti che hanno operato a Roma e che si possono raggruppare con il termine di "Realismo magico"[1] come Antonio Donghi, Francesco Trombadori, Riccardo Francalancia, Ferruccio Ferrazzi, oppure quelli della "Scuola di via Cavour" come Scipione, Mario Mafai, Antonietta Raphel, ancora i pittori della "Scuola Tonale"[2] come Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Roberto Melli, Guglielmo Janni, fino a giungere ai pittori "Neorealisti"[3]: Alberto Ziveri, Fausto Pirandello, Renato Guttuso e il giovane Renzo Vespignani. In questo ambiente operavano anche scultori che si rifaceva al clima culturale della capitale: Pericle Fazzini, Mirko Basaldella, Leoncillo Leonardi.

     Tutti questi artisti e queste correnti avevano in comune un legame stretto con la città e l'ammirazione per il periodo classico, la voglia di sperimentare, ma soprattutto l'insofferenza per la retorica fascista che voleva imporre anche nell'arte le proprie regole. Proprio come reazione al regime questi pittori si soffermano sulla vita intima delle persone che hanno sguardi carichi di inquietudine, la città è vista nei luoghi che stanno per sparire sotto i colpi del piccole demolitore o nei quartieri operai.

Nelle foto sotto un'opera di Trombadori e ancora sotto di Vespignani.




[1] Realismo magico. Corrente letteraria e artistica che si identifica con una visione lucidamente attonita del reale. Gli artisti prendono spunto dai pittori del Trecento e Quattrocento, rendono la realtà in maniera precisa, curata nei particolari e ben definita nello spazio. Però lo scenario è immobile, incantato, i personaggi vengono a trovarsi in una magica sospensione. Teorico del movimento fu Massimo Bontempelli. I principali esponenti furono Antonio Donghi, Felice Casorati e Cagnaccio di San Pietro.

[2] Scuola Tonale. Il tono è la variazione del colore per effetto della luce che assorbe, poichè la luce dà la misura della sensibilta del colore e lo scopo di quei pittori era di rendere il colore sensibile allo stato d'animo dell'artista, il tono come somma di colore e luce, era il mezzo espressivo più appropriato.

[3] Neorealismo. E' un movimento culturale nato nel periodo di impegno politico della Resistenza che guarda all'aspetto sociale e soprattutto alla vita dura ma dignitosa degli umili con un linguaggio comprensibile alle masse. In letteratura: Pavese, Vittorini, Fenoglio, Pratolini, nel cinema: Rossellini, De Sica e altri. E' anche una tendenza dell'architettura italiana, romana in particolare, che proclamò il rifiuto dei modi razionalistici, esempio tipico è il  Quartiere Tiburtino di Roma (1950-52) di Quaroni e Ridolfi.

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