Una grande installazione di 60 carte montate come se fossero
le tende delle tre porte finestre che mettono il collegamento il
salone centrale della galleria nazionale d'arte moderna con il cortile
del Partigiano. Questa installazione è il pretesto per compiere
un'indagine sulla natura dove la scienza e l'arte si rincorrono:
"Ordine e caos sono nei miei lavori contemporaneamente" davanti
agli occhi di tutti. "E' il dilemma della mia ricerca" dice
l'artista che ha unito la passione per l'arte a quella per le
scienze. E' stato a Parigi influenzato da Alighiero Boetti,
poi a New York collaboratore di Donald Baechler e Philip Taafe.
Alberto di Fabio è nato ad Avezzano in Abruzzo nel 1966, ha
compiuto i suoi studi a Roma dove si è diplomato all'Accademia
di Belle Arti nel 1988. Ha esposto più volte per la Galleria
Gagosian. Vive e lavora tra Roma e New York.
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti 131,
facilmente raggiungibile con la metro A stazione Flaminio,
aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 9 alle 19,
la mostra di Di Fabio è visitabile fino al 22 luglio.
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