Possiamo facilmente immaginare che un pittore della vita
del popolo romano come Giuseppe Gioacchino Belli abbia trattato
il tema dell'amore non certo in modo platonico. I sonetti
erotici del Belli sono talmente espliciti, i suoi protagonisti
fremono in una "voglia" che mai si ammanta di veli azzurri,
di parole tenere, di languide situazioni, che noi certo
non aspettavamo. Ma quello che ancora di più ci stupisce
è il pensiero della morte che accompagna questo sentimento.
La Morte resta sempre dietro l'angolo, il popolo lo sa
e forse per questo ha questo bisogno impellente di "godere".
Un po come dire "Chi vuol esser lieto sia, del doman non
ve certezza".
Giuseppe Gioacchino Belli, Sonetti erotici e meditativi, ed. Adelphi, pag. 357, € 18.
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