a settembre e collegherà il Foro Romano con il Palatino.
La scoperta riguarda stucchi angelicati e decorazioni che
decoravano la facciata di Santa Maria Liberatrice, opera
attribuita al grande Pietro da Cortona, architetto e pittore
barocco che ci ha lasciato una grande opera nel salone
dei Palazzo Barberini a Roma.
Due immagini del Palatino.
E' eccezionale che questo colle ancora ci riservi sorprese,
dopo i ritrovamenti e i "furti" dei Farnese e di Napoleone III.
Questi angeli barocchi erano stipati con cura maniacale
nelle gigantesche intercapedini della Rampa di Domiziano,
del I sec. d.C. Li nascose in questo luogo l'archeologo
Giacomo Boni ai primi del Novecento quando demolì la chiesa
barocca (sorta a sua volta su Santa Maria Antiqua) per
permettere campagne di scavo scientifiche nel Foro Romano.
Per compensare la perdita della chiesa ne venne costruita
un'altra per il costruendo quartiere di Testaccio.
La chiesa di Santa Maria Liberatrice
nella omonima piazza di Testaccio.
Speriamo presto di poter vedere queste opere d'arte, che
non siano solo riservate agli studiosi o visibili tramite le
immagini di qualche rivista storico-archeologica.
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