sai come si chiama e dove si trova la torre che vedi sotto.
Nella foto di ieri il casale della Cervelletta.
Il parco della Cervelletta è
parte della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, in esso si trova il Casale
omonimo realizzato su una rupe tufacea come fortificazione medioevale su rovine
romane. Si estende tra Colli Aniene e via di Tor Cervara.
La torre controllava le
antiche vie Prenestina, Collatina e la valle dell’Aniene. Secondo alcuni
studiosi il toponimo sarebbe la corruzione
del termine cervaretto per la presenza di una riserva di cervi sul
territorio. Altri ipotizzano dal latino acervus (cumulo) per la presenza di
cave di tufo e l’accumularsi degli scarti della lavorazione del tufo stesso. La
tenuta fu proprietà ecclesiastica, del monastero di San Tommaso in Formis
(1202) poi della basilica Lateranense, quindi di San Lorenzo fuori le Mura. Nel
secolo XVI appartenne agli Sforza, dal 1628 al cardinale Scipione Borghese. A
questa famiglia si deve la trasformazione del casale in elegante residenza di
campagna. Nel 1835 passa alla famiglia Salviati che bonificò il territorio.
L’accesso al casale avviene
attraverso un elegante portale che immette in un portico il quale a sua volta
conduce agli ambienti residenziali, attraverso un cortile interno, agli spazi
di servizio con stalle e fienili. Nel piano nobile è un salone con camino sul quale
è dipinto lo stemma dei Salviati; degna di nota è anche l’ampia loggia coperta,
caratterizzata da due grandi aperture ad arco. La torre medioevale (sec. XII)
coronata da merlatura guelfa, è di notevole altezza (circa 30 metri) e presenta
resti di feritoie e di mensole di sostegno dei ballatoi, ad indicare
l’originaria funzione giurisdizionale e di vedetta. Una cappella dedicata
all’Assunta sorgeva dove oggi si trova
la chiesa di Santa Maria Immacolata, eretta nel 1911 su disegno del marchese
Carlo Lepri.
Alla fine dell’Ottocento
parte del casale fu utilizzato come stazione sanitaria per la cura della
malaria, ospitò il medico Angelo Celli e di sua moglie Anna Fraetzel
protagonisti dello studio della malattia e promotori della lotta contro
l’analfabetismo. Dal dopoguerra tenuta e casale subirono un lento declino.
Negli anni Ottanta gli abitanti di Colli Aniene, appena realizzato, si
batterono per la salvaguardia della tenuta, tali lotte portarono alla
costituzione della Riserva Naturale Valle dell’Aniene nel 1997. Nel 2001 il
casale e la tenuta sono stati acquistati dal Comune di Roma, il casale affidato
ad una associazione nella quale sono confluiti i comitati storici della zona.
Il casale è diventato un centro di educazione ambientale, tra le iniziative si
cita il “museuccio” della civiltà contadina e una biblioteca di diverse
migliaia di libri.
La Riserva Naturale della
Valle dell’Aniene è caratterizzata dalle numerose anse del fiume Aniene, un
fiume che nasce dai monti Simbruini e dopo 120 Km circa confluisce nel Tevere.
Il territorio è pianeggiante con querceti, olmo, salice bianco e frassino. Dal
punto di vista faunistico è presente il gambero e granchio di fiume che,
abitatori di acque pulite, costituiscono due indicatori ecologici molto validi,
nonché alcune colonie di pipistrelli. In questa riserva si segnalano il Pratone
delle Valli e il Parco della Cervelletta[1].
Il Casale della Cervelletta
rientra tra i luoghi del cuore del Fai (Cortellesi tra le firmatarie). Dal 2018
nei pressi del casale si tiene il cinema all’aperto dei ragazzi del cinema
America. Il 10 marzo 2020 parte il cantiere per il restauro del Casale della
Cervelletta, stanziati 100.000 euro dal Comune che si aggiungono ai 213.000
precedenti (da Repubblica del 27.2.20).
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