Bellissima e fresca passeggiata in
bici questa mattina alla scoperta dei ponti sul Tevere precedenti all’Unità d’Italia.
La passeggiata è stata organizzata da Vediromainbici e guidata dal nostro amico archeologo Paolo
Montanari. Ci ha fatto scoprire alcuni ponti sul Tevere: ponte Sublicio, i due
ponti dell’isola Tiberina, ponte Sisto e ponte Milvio, per noi romani “ponte
Mollo”. Un grazie sentito a Paolo per queste belle scoperte. Roma, non basta una
vita.
PONTE
MILVIO
Per i romani “ponte Mollo”. Uno
dei ponti più antichi di Roma, la sua costruzione è attribuita alla gens Molvia
(prima menzione nel 207 a.C.) ma era di legno, ricostruito, dal censore Marco
Emilio Scauro, da cui il nome, alla fine del II secolo a. C. (110-109 a.C.),
rimaneggiato nel XV secolo da Nicolò V, che aggiunse una torre di guardia,
fatta ricostruire da Pio VII, in forma di porta fortificata su disegno del
Valadier nel 1805, fatto saltare da Garibaldi nel 1849 per ostacolare
l’avanzata dei francesi durante la gloriosa repubblica romana, infine fu
restaurato nel 1850 da Pio IX. Negli anni Trenta un tram vi passava sopra. E’
stato pedonalizzato negli anni Sessanta.
I quattro archi mediani sono
ancora quelli antichi. Verso la città la statua di San Giovanni Nepomuceno di
Agostino Cornacchini (1731) e dell’Immacolata di Domenico Pigiani (dopo 1840).
Presso il ponte ebbe termine la battaglia omonima tra Costantino e Massenzio
(312), questa aprì la strada all’Editto di Milano (313) che sancì la libertà
religiosa per i cristiani.
Nel 2004 il ponte è diventato meta di innamorati da tutta Italia che giungevano a porvi i loro “lucchetti dell’amore” sulla base del successo del libro di Federico Moccia “Tre metri sopra il cielo”, un romanzo rosa per giovanissimi. La situazione aveva prodotto un degrado, il peso dei lucchetti, legati tra loro da catene ed appese ai lampioni, aveva addirittura fatto cadere alcuni campioni. Finalmente nel luglio 2007 il municipio installa dei paletti per gli amanti dei lucchetti.
PONTE
SISTO
Ponte a quattro arcate e con un
grande occhio in corrispondenza del pilone mediano. Quando l’acqua del fiume
arrivava all’occhialone era allarme grave per rischio di inondazione. Fu
costruito da Sisto IV, si trattò di un evento memorabile perché fu il primo
ponte costruito sul Tevere dopo molti secoli, dopo il periodo imperiale (1000
anni circa). Bisognerà aspettare l’unità d’Italia per vedere gettare altri
ponti sul fiume.
In questo sito vi era un ponte
romano, costruito sotto Marco Aurelio e rovinato nel 792. Il ponte attuale si
deve a Baccio Pontelli (1474). Intorno al 1879 fu allargato con la costruzione
di spallette, per i marciapiedi, in ghisa. Nel 1966 sui marciapiedi del ponte
si arrivò a impiantare delle baracche per un mercatino di antiquariato. In
occasione dell’Anno Santo del 2000 anche questo ponte, come altri, fu
restaurato. Si aprì il dibattito se conservare i marciapiedi che oramai si
erano storicizzati. Prevalse l’idea di riportare il ponte alla sistemazione
originaria.
Sul lato di Trastevere si trova
piazza Trilussa con il Fontanone detto di ponte Sisto, opera di Giovanni
Fontana e Vasanzio. Originariamente si trovava in via Giulia, dopo l’unità
d’Italia fu portata in questo punto. Sul lato destro ecco il monumento a
Trilussa.
Sul lato del rione Regola si trova l’inizio di via Giulia e via de Pettinari.
PONTI
CESTIO E FABRICIO
Si tratta dei due ponti dell’isola Tiberina.
Ponte Fabricio, detto
comunemente “ponte dei Quattro Capi”, congiunge l’isola alla sponda sinistra
del fiume dove si trova il ghetto (rione Sant’Angelo). Dopo il ponte Milvio è
il più antico di Roma, essendo stato costruito nel
Ponte Cestio fu eretto nel
Ponte Rotto è il rudere pittoresco di un ponte costruito nel 1575 da Matteo di Città di Castello per volere di papa Gregorio XIII, il ponte poggia su un più antico ponte di epoca romana detto Emilio. Il crollo avvenne nel 1598. Notare l’emblema araldico del drago di Gregorio XIII Boncompagni.
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