Ai confine della nostra regione esiste una montagna completamente ricoperta di verde, castagni fino a 800 metri, faggi più in alto e abeti fino alla vetta posta a circa 1.700 metri. E' il monte Amiata - in Toscana - si tratta di un antico vulcano spento e quindi un cono di roccia staccato dalla catena appenninica. Una bellissima passeggiata di circa Km 50 ci permette di fare il giro del monte ad una quota tra i 600 e i 900 metri toccando tutti i centri abitati.
La valle del Paglia con la rocca di Radicofani sullo sfondo. Strada per Bagni San Filippo.
Si parte da Abbadia San Salvatore - la capitale - dove non si può mancare una visita all'abbazia longobarda con una suggestiva cripta, e un'altra visita è d'obbligoal museo della Miniera, perchè fino a pochi anni fa qui si sfruttava una grande miniera di mercurio, su di essa era basata l'economia della zona. Si gira la montagna in senso antiorario attraverso un paesaggio brullo a tratti con boschi di querce, sulla destra il panorama si apre verso la Val d'Orcia, patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco, sulla sinistra si vede a tratti la vetta dell'Amiata con la sua caratteristica Croce dei primi del Novecento. Si passa Vivo d'Orcia e Pescina, strada in saliscendi, in leggera discesa, traffico veicolare ZERO. Arrivati a Castel del Piano (circa metà strada, sosta in una rosticceria per pranzo) ci aspettano una salita, una discesa e ancora una salita in un paesaggio fortemente urbanizzato.
Il punto più impegnativo del percorso: la salita verso Vivo d'Orcia.
Si raggiunge Arcidosso, da qui bisogna soffrire, c'è una forte salita di tre chilometri, la strada supera il dislivello con vari tornanti, non c'è tregua fino alle Aiuole. Ma la salita avviene al fresco di un bosco di castagni, Più avanti vediamo i soffioni boraciferi, sfruttati dall'Enel per la produzione di energia elettrica. L'antico vulcano preistorico ancora ribolle nelle viscere della terra. Si prosegue in falsopiano (leggera discesa) fino a Santa Fiora, graziosa cittadina famosa per le terracotte di Della Robbia. Da qui 4 Km di salita, in gran parte nell'abitato, sempre ombreggiati dagli alberi che ricoprono la montagna. Si passa Bagnolo, giunti a Saragiolo E' FATTA, una bella discesa, non ripida, ci porta prima a Piancastagnaio (altro soffione, questa volta l'acqua calda è stata utilizzata per la coltivazione di fiori in serra), poi altri quattro chilometri pianeggianti e torniamo ad Abbadia San Salvatore. Quest'ultimo tratto è costeggiato sulla destra da una pista ciclabile in costruzione, oltre un vasto panorama si apre sulla valle del Paglia e il paesimo arroccato di Radicofani.
La splendida Val d'Orcia, Patrimonio Mondiale dell'Umanità per l'Unesco, vista a quota 800 metri slm, sulla strada per Castel del Piano.
Tanta fatica, ma contenti, una pedalata in quota in un paesaggio bellissimo!!!
Piero Tucci 20.08.11
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