E’ una passerella sopraelevata sui Fori, su un lato il foro di
Nerva o Transitorio, il foro di Augusto e i Mercati di Traiano, sull’altro lato
il foro di Traiano e i resti medioevali rimessi in luce recentemente con
l’eliminazione dei giardini. A breve sarà ampliata la protezione di vetro della Curia
Julia e della basilica Ulpia. Ma nel futuro questa strada dovrà essere abbattuta per ricomporre l'unità dei Fori Imperiali, solo che - piccolo particolare - servono i fondi per abbatterla. La via venne aperta nel
1570 dal cardinale Bonelli detto l’Alessandrino perché nativo di quella città,
bonificatore di tutta la zona detta de’ Pantani. Anche il rione che gli sorse
intorno prese questo nome. Venne demolita negli anni Trenta per aprire via dei
Fori Imperiali. Con essa scomparvero il palazzetto di Sisto IV, il Conservatorio
di Sant’Eufemia, il palazzetto di
Flaminio Ponzio dove abitava l’artista autore del Fontanone del Gianicolo e del
Casino Borghese oggi sede della galleria omonima. Vi erano sette immagini di
Maria in edicole sacre, e una serie di osterie di cui restano i nomi:
Alessandrina, delle Colonnacce, della Colonna per la vicinanza alla colonna di
Traiano. Al n. 58 l’Osteria Vecchia, la più antica del quartiere e una delle
più vecchie di Roma.
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