martedì 29 ottobre 2013

Ha riaperto la via Alessandrina, ci passiamo davanti ma non la conosciamo.

   Ha riaperto ieri la via Alessandrina chiusa dal dicembre 2007 per essere demolita, poi, per mancanza di soldi, come spesso avviene in Italia, è rimasta lì sospesa tra il passato e il futuro.



   E’ una passerella sopraelevata sui Fori, su un lato il foro di Nerva o Transitorio, il foro di Augusto e i Mercati di Traiano, sull’altro lato il foro di Traiano e i resti medioevali rimessi in luce recentemente con l’eliminazione dei giardini. A breve sarà ampliata la protezione di vetro della Curia Julia e della basilica Ulpia. Ma nel futuro questa strada dovrà essere abbattuta per ricomporre l'unità dei Fori Imperiali, solo che - piccolo particolare - servono i fondi per abbatterla. La via venne aperta nel 1570 dal cardinale Bonelli detto l’Alessandrino perché nativo di quella città, bonificatore di tutta la zona detta de’ Pantani. Anche il rione che gli sorse intorno prese questo nome. Venne demolita negli anni Trenta per aprire via dei Fori Imperiali. Con essa scomparvero il palazzetto di Sisto IV, il Conservatorio di Sant’Eufemia,  il palazzetto di Flaminio Ponzio dove abitava l’artista autore del Fontanone del Gianicolo e del Casino Borghese oggi sede della galleria omonima. Vi erano sette immagini di Maria in edicole sacre, e una serie di osterie di cui restano i nomi: Alessandrina, delle Colonnacce, della Colonna per la vicinanza alla colonna di Traiano. Al n. 58 l’Osteria Vecchia, la più antica del quartiere e una delle più vecchie di Roma. 
   Le foto di via Alessandrina prima delle demolizioni sono tratte dal libro: "Le strade di Roma", ed. Newton, pag. 39 (demolizioni) e 41 (palazzetto di Ponzio). Le foto dell'inaugurazione della strada pedonale e ciclabile sono tratte dalla pagina facebook di Ignazio Marino.


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