La Cartiera Latina nel primo tratto dell'Appia Antica.
Il luogo ha una vocazione industriale da sempre. Fin dal medioevo qui si trovava una costruzione adibita al lavaggio della lana. In mostra si trova tutta la documentazione che testimonia i vari passaggi di proprietà e le varie funzioni che l'edificio ebbe.Questo tipo di attività industriali ebbero il nome di valca, termine longobardo, usato per indicare gli impianti di follatura della lana e le cartiere. Nell'ottocento divenne un impianto per la produzione della vallonea, la sostanza necessaria alla concia delle pelli. Nel 1875 divenne un "molinello dei colori" cioè un impianto per la macinazione dei colori destinati alle fabbriche di ceramiche.
La valca d'Acquataccio,
come si chiamava nel medioevo l'impianto presente
nello stesso luogo della Cartiera Latina.
Finalmente nel 1919 divenne una cartiera per iniziativa del principe Giuseppe Borghese, nel 1923 divenne Società Anonima Cartiera Latina. Negli anni Trenta vi lavoravano 40 operai e l'azienda produceva carta di qualità per l'editoria degli stracci di cotone. Nel 1937 vi lavorò per qualche tempo un giovanissimo Claudio Villa che abitava con la famiglia in via Ardeatina. Nel 1971 la Cartiera entrò a far parte della zona N Verde Pubblico del Piano Regolatore e iniziarono le procedure dell'esproprio. Nel 1986 venne chiusa.
Lo stazzo del pastore.
Nel 1998 entrò a far parte delle proprietà dell'Ente Parco, finalmente tra il 1998 e il 2010 vennero effettuati i lavori di restauro e il complesso è oggi fruibile con la nuova destinazione d'uso.
Tutte le foto sono state scattate dall'autore del blog.
Il loro uso è libero.
Recentemente è stato realizzato, in uno spazio esterno un orto didattico e un'area dedicata alle tradizioni della campagna romana, è bello vedere lo stazzo con le capanne e immaginare come era la vita dei contadini dell'agro intorno a Roma.E' un luogo che merita una visita! Si passeggia nel verde, immersi nella natura, a costo zero!
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