sabato 9 maggio 2015

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il luogo che vedi nella foto.

La foto di ieri era il Cinema Trevi. Si trova in vicolo del Puttarello 25, vicino a Fontana di Trevi.

"Il più straordinario cinema del mondo"[1], una saletta seminterrata dedicata ai film d'autore, sede nella quale la Cineteca Nazionale[2] svolge quotidianamente, dal 2003, la propria programmazione, offrendo al pubblico il patrimonio del suo archivio ed ospitando festival e rassegne di altre istituzioni ma anche incontri con gli autori. Il costo del biglietto è di 4 euro, ridotto per studenti e over 65 a 3 euro, ma acquistando un abbonamento a 10 ingressi si spende solo 20 euro. Quando fecero lavori di restauro della sala venne scoperta una domus di età imperiale e il castellum aquae dell'Acquedotto Vergine, quindi una parete della sala è costituita da una lastra di cristallo su questo complesso archeologico.
     I resti archeologici furono portati alla luce tra il 1999 e il 2001 durante i lavori di ristrutturazione del cinema Trevi. Lo scavo archeologico fu finanziato interamente dal Gruppo Cremonini[3] proprietario dell'immobile.  Il complesso edilizio di epoca neroniana (55-68 d.C.) è riferibile ad un caseggiato composto di due edifici che si estendeva su una superficie di oltre 2.000 mq tra le odierne via di San Vincenzo (antico vicus Caprarius) e via del Lavatore. L'edificio, conservato per un'altezza di circa otto metri, era originariamente un'insula, divenuto nel IV secolo una domus, quindi un'abitazione signorile molto ricca. In luogo è stato creato un antiquarium con i reperti riferibili alla domus. In età adrianea i due ambienti più vicini al vicus Caprarius furono trasformati in vani comunicanti di un grande serbatoio idrico con la capacità di 150.000 litri a servizio del vicino Acquedotto Vergine[4]. Ad esso si sovrapposero abitazioni medioevali tra il XII e il XIII secolo.
     Il sito è aperto da mer a dom dalle ore 11 alle ore 17, il lunedì dalle 16 alle 19,30. Ingresso 3 €[5].

     Il toponimo deriva da un putto, scolpito o dipinto, che una volta si trovava sulla facciata di una casa. Tali insersioni di reperti dell'età antica sono molto frequenti a Roma[6].


[1] La definizione da Marco Lodoli, cronaco di Roma de "la Repubblica" del 28.4.13.
[2] Cineteca Nazionale E' stata istituita con legge dello Stato nel 1949 con il compito di preservare e diffondere il patrimonio cinematografico italiano. Il primo nucleo della collezione fa parte del Centro Sperimentale di Cinematografia sorto negli anni Trenta. Dal 2005 comprende l'Archivio del cinema d'impresa di Ivrea che contiene materiale cinematografico delle aziende italiane. La cineteca nazionale ha anche il compito del restauro delle pellicole e possiede un archivio foto e manifesti. Da: www.snc.it
[3] Gruppo Cremonini si occupa di produzione, distribuzione e ristorazione. E' stato fondato da Luigi nel 1963, ha 12.200 dipendenti, ha un fatturato di 3.425 milioni di euro. Tra le sue società c'è Chef Express  che serve oltre 1.000 treni al giorno. Inoltre gestisce autogrill in autostrada, punti di ristoro nelle stazioni per un fatturato di 677,4 milioni di euro.
[4] Acquedotto Vergine.  Costruito da Marco Vipsanio Agrippa per rifornire la zona del Campo Marzio, nel 19 a.C. sesto in ordine di realizzazione tra gli acquedotti romani. Captava le acque in località Salone lungo la via Collatina.
[5] Sito archeologico cinema Trevi o Insula del vicus Caprarius. Tutte le notizie da: romasotterranea.it
[6] Vicolo del Puttarello. L'origine del nome da: Rendina - Paradisi, Le strade di Roma, Newton & Compton, 1990.

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