Il Trullo è un quartiere di Roma che si trova tra Portuense e via della Magliana. La presenza di un sepolcro romano del
primo secolo alto cinque metri, posto lungo l’argine del Tevere che ricordava
la forma dei trulli pugliesi ha dato il nome alla borgata. Il territorio era
attraversato da un fosso, o marana, dal curioso nome di Affogalasino, forse
perché vi affogò un asino, il suo percorso corrisponde all’attuale via di
Affogalasino e via del Trullo.
Durante la prima guerra mondiale nascono i
primi insediamenti industriali, nel 1917 Maccaferri Gaetano insedia una
fabbrica di filo spinato.
Il quartiere vero e proprio fu costruita
nel 1939 col nome di “Costanzo Ciano”[1]
quale residenza temporanea per rimpatriati dall’Africa in conseguenza delle
vicende belliche. Venne inaugurato il 28 ottobre 1940 alla
presenza del duce stesso. Dopo la guerra prese il nome di Duca d’Aosta[2],
quindi il nome attuale nel 1946.
Nel 1949 viene inaugurata la scuola
elementare Collodi. Nel 1957 viene consacrata la chiesa parrocchiale di San
Raffaele con teatro. Negli anni Sessanta ha conosciuto il boom edilizio che ha
interessato tutta Roma. Nel 1966 Pier
Paolo Pasolini ha girato sulla collina di Monte Cucco e nelle campagne intorno
al Trullo il film “Uccellacci uccellini”[3]
con Totò e un esordiente Ninetto Davoli. In quegli anni lo scrittore Gianni
Rodari ha visitato la scuola elementare e con gli alunni della maestra Maria
Luisa Bigiaretti ha inventato il racconto “La torta in cielo” pubblicata sul
Corriere dei Piccoli. Dagli anni Ottanta sono arrivati nordafricani e orientali.
Nel 2007 in via Monte delle Capre apre la biblioteca del Trullo associata alle
Biblioteche del Comune di Roma.
Tutta la borgata è protagonista del film
“Cosmonauta” (2009) opera prima di Susanna Nicchiarelli, si svolge nel 1957, si
tratta della vicenda adolescenziale di Luciana (l’esordiente Miriana
Raschillà). La protagonista è alle prese con il dolore per la morte del padre,
il problema di accettare il nuovo compagno della madre (l’attore Sergio Rubini,
mentre la madre è Claudia Pandolfi), nella chiesa del quartiere è ambientata la
scena della prima comunione, tutta la borgata è protagonista del film, Luciana
e il fratello si iscrivono alla Fgci (la sezione del Pci oggi Pd, in via
Pitigliano 5, viene modificata con un murales di Marx, Engels e Lenin, tutt’ora
visibile), vive le prime esperienze amorose con trasporto ed eccitazione. Il
tema dell’emancipazione della donna (ammirazione per Valentina Tereskova) è
presente in tutto il film. E’ una produzione Fandango con Rai Cinema, ha
riscosso diversi premi a Venezia il Premio Controcampo, a Roma il premio
Verdone.
Nel 2010 nascono i poeti del Trullo che
dal 9 febbraio 2013 si esprimono su internet con nomi di fantasia, in
romanesco, e in uno stile che hanno definito Metroromanticismo. Sono sette, ad
essi si associa, di volta in volta un ottavo membro scelto fra quelli che
inviano poesie al sito internet.
Nel 2012 il municipio sistema il giardino
Caterina Cicetti. Nell’aprile 2014 nascono i Pittori Anonimi del Trullo,
inizialmente sono 3, via via aumentano fino a 15. Nel mese di luglio avviene
l’incontro tra pittori e poeti con un murales in via Massa Marittima.
Via Campagnatico al Trullo con la scalinata dipinta.
In questi giorni si sta girando un altro film dal titolo "Labbra blu" dal regista Andrea Rusich, tutti gli attori sono presi dalla borgata stessa. E' la storia vera di Gabriele, un ragazzo di 27 anni costretto a combattere i postumi di un grave incidente stradale. Ancora una volta Roma è protagonista al cinema, ancora una volta la periferia romana esprime bisogni artistici.
[1] Costanzo Ciano. Livorno 1876-1939. Militare e politico italiano,
padre di Galeazzo Ciano. Per cinque anni presidente della Camera dei Deputati.
Durante la prima guerra mondiale partecipò alla Beffa di Buccari per la quale
venne insignito di medaglia d’oro al valor militare. Il figlio Galeazzo
(Livorno 1903-Verona 1944) sposò Edda Mussolini nel 1930. Diplomatico e
politico, è stato ministro degli Esteri e deputato.
[2] Duca d’Aosta. Ramo cadetto di Casa Savoia che ha il trattamento di
altezza reale. Dopo la morte di Umberto II i Savoia Aosta sono stati
riconosciuti legittimi successori del Re dalla Consulta dei Senatori del Regno.
Il primo Duca d’Aosta fu il secondogenito del re d’Italia Vittorio Emanuele II
(fu re di Spagna per breve periodo). Il suo primo figlio, Emanuele Filiberto,
comandò la terza armata dell’esercito italiano nella prima guerra mondiale.
Riposa a Redipuglia tra i suoi soldati.
[3] Uccellacci uccellini. Film del 1966 diretto da Pier Paolo Pasolini,
interpretato da Totò e Ninetto Davoli nel quale i due protagonisti fanno due
parti simultaneamente, sono frati francescani che hanno il compito da San
Francesco di convertire falchi e passeri. Nelle loro vicende si trovano in
piazza San Giovanni ai funerali di Togliatti, incontrano un corvo che
rappresenta l’intellettuale di sinistra, alla fine del film, stanchi delle
prediche del corvo, lo uccidono e lo mangiano. Il film ebbe grande successo di
critica ma non di pubblico. Le musiche sono di Ennio Morricone, la sigla è
cantata da Domenico Modugno.
Nessun commento:
Posta un commento