In questi giorni ci giunge la notizia che la tomba di Claretta Petacci è in abbandono e parzialmente pericolante. Il problema è che i parenti più diretti non sono a Roma. E' giusto che il Comune, attraverso l'Ama, tuteli questi ricordi, che sono parte importante della nostra identità collettiva.
Nella parte nuova si trova la tomba
monumento a Claretta Petacci
(28.2.12 – 28.4.45). Nata a Roma da padre medico, titolare di una clinica,
abitava alla Camilluccia, aveva 20 anni quando conobbe Mussolini che aveva 30
anni più di lei. Si conobbero ad una gita in auto verso Ostia nel 1932, allora
era fidanzata con Riccardo Federici tenente dell’aeronautica, con lui si sposò,
quindi si separò legalmente nel 1936. La famiglia fece affari con il regime,
soprattutto il fratello Marcello Petacci. Dopo l’8 settembre si trasferì a
Gardone. Venne uccisa con Benito Mussolini a Giulino di Mezzegra sul lago di Como il 28 aprile 1945, il suo corpo esposto a piazzale Loreto a Milano il giorno successivo.
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