Tutta Roma archeologica a portata di un clic.
250.000 documenti, piante e fotografie digitalizzate, cartine cronologiche che
dividono il sottosuolo in città arcaica, repubblicana, imperiale, fino al medioevo dove, colorati di marrone verde rosso e bordò si materializzano le
sagome dei monumenti, delle vie, delle case, degli acquedotti, delle mura,
delle officine. Un rapido colpo di mouse ed ecco che la città dell’antichità
riappare anche dove gli scavi sono stati studiati e poi interrati o tombati
come dicono gli archeologi, o dove sono difficilmente visitabili perché in
luoghi privati. Il sito allestito dalla Soprintendenza archeologica guidata da
Francesco Prosperetti si chiama Archeo Sitar Project (archeositarproject.it) ed è già famoso in tutta Europa. L'inizio dei lavori c'è stato dieci anni fa alla guida Mirella
Serlorenzi con tre archeologi e sette collaboratori tra cui anche topografi e
informatici. Questo archivio digitale è diventato un punto di riferimento per
urbanisti, notai, costruttori, dà a tutti la possibilità di esplorare il
sottosuolo di Roma.
Una bella novità per tutti gli amanti di Roma.
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