Visione generale dell'area archeologica.
Ecco due delle immagini dell'interno.
Il primo sepolcro che si incontra entrando nel parco-area archeologica è appunto il sepolcro Barberini
dalla famiglia che aveva in questo luogo una tenuta agricola e che diede il
permesso dei primi scavi archeologici. Insieme al sepolcro Baccelli era l’unico
visibile nella campagna romana, un disegno di Pirro Ligorio del Cinquecento
mostra una iscrizione con Q. Cornelius. In antico era circondato da un muro. E’
un edificio a due piani più uno sotterraneo della tipologia a tempietto, in
laterizio bicromo, datato al II secolo d.C. Una scala scoperta conduceva al
piano ipogeo. L’ultimo piano, coperto da una volta a crociera stuccata e
affrescata era probabilmente una terrazza panoramica dove era collocata la
statua del padrone. E’ in laterizio con lesene con capitelli, finestre e porte
incorniaciate e con un architrave. Nella camera sepolcrale fu rinvenuto il
sarcofago di Protesilao e Laudamia, mito legato all’amore coniugale,
attualmente ai musei Vaticani, per asportarlo fu operata un’apertura nel muro
sotterraneo.
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