giovedì 31 maggio 2018
Salviamo il collegamento Parco di Tor Fiscale - Parco degli Acquedotti
A causa delle piogge degli ultimi mesi, il passaggio pedonale e ciclabile che collega il parco di Tor Fiscale con il parco degli Acquedotti è fiancheggiato da erba altissima, più dell'altezza di un uomo, se non si interviene al più presto, tra poco il sentiero sparirà, ovvero non sarà più percorribile, completamente invaso dalle erbe spontanee.
Ricordiamo che tale passaggio è stato realizzato dai volontari del Parco degli Acquedotti. Speriamo in un intervento tempestivo e risolutivo.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova il palazzetto che vedi sotto.
Nella foto di ieri la Moschea di Roma nella via omonima del quartiere Parioli.
Si tratta della più grande moschea
d’Europa, sorge su 30.000 mq di terreno e può ospitare fino a 12.000 fedeli, ad
essa è unito un Centro Culturale Islamico, si tratta di un punto di riferimento
importante per gli arabi presenti a Roma e non solo. E’ opera dell’architetto
romano Paolo Portoghesi[1],
inaugurata il 21 giugno 1995, giorno del solstizio d’estate.
Fu voluta da re Fausal dell’Arabia Saudita
custode delle moschee di Mecca e Medina, quando ancora non vi erano arabi di
fede musulmana immigrati dai paesi del nord Africa, cioè negli anni Settanta
del Novecento. Il consiglio comunale di Roma donò il terreno nel 1974, la prima
pietra fu posta nel 1984 alla presenza del presidente della Repubblica Sandro
Pertini. Ci vollero più di dieci anni di lavori per giungere alla
inaugurazione.
Il primo aspetto che colpisce è la sua
integrazione nel verde della vicina villa Ada e l’incrocio tra il moderno e la
tradizione islamica. L’ingresso è preceduto da una sorta di ruscello nel quale
i fedeli compiono i lavaggi rituali prima di entrare in moschea. Prima di
varcare la porta lasciano le scarpe e camminano su grandi tappeti che coprono
l’intera superficie della sala. La grande sala di preghiera richiama
indubbiamente una foresta con le sue colonne a tre steli, sono usati materiali
tipicamente romani come il travertino e il cotto rosato. L’apparato decorativo,
molto discreto come è nella religione islamica, è costituito da ceramiche
invetriate di colori delicati con frasi tratte dal Corano, il libro sacro della
religione. L’interno di questa grande aula presenta il matroneo come nelle
chiese mediovali cattoliche, questo spazio non è contemplato nella fede musulmana,
è un omaggio alla terra nella quale ci troviamo, alla sua storia e tradizione
anche culturale e religiosa. Una sorta di abside richiama il punto cardinale
nella cui direzione si trova la Mecca, e verso tale punto che si inginocchiano
a terra e quindi si distendono per pregare.
[1] Paolo
Portoghesi (Roma 1931) docente universitario e critico dell'architettura,
principale esponenste del moviemnto Postmoderno di cui ha riunito gli esponenti
più significativi alla Biennale del 1980.
Accademico di San Luca, è stato presidente del Politecnico di Milano e
docente della facoltà di architettura a valle Giulia. Autore della moschea di Roma (1974), del restauro
del borgo di Calcata nella valle del Treja, della reggia di Amman in Giordania nel 1973, del quartiere per dipendenti
Enel di Tarquinia nel 1981, del quartiere di Ponte di Nona Ater a Roma (progetto del 1986, realizzazione nel
2005-08), ha ridisegnato a titolo gratuito piazza San Silvestro a Roma
(2011).
Tra le altre
realizzazioni si ricordano: Casa Baldi al Km 12 della via Flaminia nel 1960, il
villino Papanice in via Marchi 1 nel 1967, la scuola Ennio Flaiano in via
Fleming - via Gosio con Gigliotti nel 1971. Ha ristrutturato l'Hotel de la
Minerva a Roma nel 1990.
mercoledì 30 maggio 2018
Salviamo il museo di Arte Orientale
Roma possiede un museo di Arte del medio ed Estremo Oriente che tutto il mondo ci invidia, un patrimonio di inestimabile valore.
Il Museo Nazionale d’Arte
Orientale è chiuso dal novembre 2017, solo
una piccola parte della collezione è stata portata ed esposta all’Eur dove si trova anche il museo Preistorico Etnografico Pigorini e il museo delle Arti e tradizioni popolari. La gran parte delle opere del museo, che una volta era in palazzo Brancaccio in via Merulana, resta chiuso in casse.
Salviamo questo importante museo, chi si occupa dei Beni Culturali, prenda i provvedimenti necessari!
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova l'edificio religioso che vedi sotto.
Nella foto di ieri "Goal" di Mario Ceroli, si trova lungo viale Tiziano subito dopo il Palazzetto dello Sport. Tale opera è stata collocata in occasione dei mondiali di calcio del 1990, si tratta di un'opera in legno ricoperta di acciaio zincato, è alta m 16,5.
Mario Ceroli. (Castel Frentano 1938) scultore vivente, tra i massimi rappresentanti dell’arte povera, i suoi lavori sono caratterizzati da sagome in legno di figure umane o oggetti, prive di colore, ripetute in serie. La sua prima opera che lo ha reso famoso è “Ultima cena” del 1965, seguì “Uomo di Leonardo” del 1964, “La Cina” del 1966, tutto l'arredo interno della chiesa di Tor Bella Monaca di Roma Maria Madre del Redentore (1985), “Unicorno alato” del 1987 per il Centro Rai di Saxa Rubra. Ha realizzato una installazione ambientale "Burri" (1966) dove Twobly guarda seduto su sedie grezze un quadro di Burri (da depliant mostra su Burri alle Scuderie del Quirinale). Svolse un’intesa attività di scenografo per il Teatro alla Scala di Milano e per il Teatro Stabile di Torino. Quando nel 2007 il palazzo delle Esposizioni di Roma ha riaperto al pubblico, una sua retrospettiva lo ha inaugurato. Docente all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Nella foto di ieri "Goal" di Mario Ceroli, si trova lungo viale Tiziano subito dopo il Palazzetto dello Sport. Tale opera è stata collocata in occasione dei mondiali di calcio del 1990, si tratta di un'opera in legno ricoperta di acciaio zincato, è alta m 16,5.
Mario Ceroli. (Castel Frentano 1938) scultore vivente, tra i massimi rappresentanti dell’arte povera, i suoi lavori sono caratterizzati da sagome in legno di figure umane o oggetti, prive di colore, ripetute in serie. La sua prima opera che lo ha reso famoso è “Ultima cena” del 1965, seguì “Uomo di Leonardo” del 1964, “La Cina” del 1966, tutto l'arredo interno della chiesa di Tor Bella Monaca di Roma Maria Madre del Redentore (1985), “Unicorno alato” del 1987 per il Centro Rai di Saxa Rubra. Ha realizzato una installazione ambientale "Burri" (1966) dove Twobly guarda seduto su sedie grezze un quadro di Burri (da depliant mostra su Burri alle Scuderie del Quirinale). Svolse un’intesa attività di scenografo per il Teatro alla Scala di Milano e per il Teatro Stabile di Torino. Quando nel 2007 il palazzo delle Esposizioni di Roma ha riaperto al pubblico, una sua retrospettiva lo ha inaugurato. Docente all'Accademia di Belle Arti di Roma.
martedì 29 maggio 2018
Raffaele De Vico un nome che ha segnato la nostra città
Una interessante mostra si sta svolgendo in questi giorni al palazzo Braschi sulla figura dell'architetto di paesaggio Raffaele De Vico che ha lasciato un segno importante nella nostra città.
A lui si deve la realizzazione di alcuni dei parchi più importanti: Parco di Villa Glori nel
1924, giardino di piazza Mazzini nel 1925, monumento ai Caduti della Prima
Guerra Mondiale al Verano nel 1926, il serbatoio dell'Acqua a Porta Maggiore
nel 1927, ingresso di Colle Oppio, serbatoio dell'acqua dello zoo, sistemazione
ampliamento dello zoo, parco Nemorense in piazza Crati nel 1930, parco Savello
all'Aventino nel 1932, uccelliera dello zoo nel 1935, sistemazione arborea dei
giardini del laghetto dell'Eur nel 1960.
In mostra quasi 100 opere fra disegni, progetti e documenti di cui alcuni mai esposti prima e/o non esposti da lungo tempo, provenienti dalle collezioni capitoline e dagli archivi capitolini con particolare riferimento all'Archivio Storico Capitolino a cui l'anno scorso è stato doanto dagli eredi l'archivio personale di Raffaele De Vico.
I giardini di piazza Mazzini.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.
Nella foto di ieri il mercato dei Parioli nel viale omonimo.
Nella foto di ieri il mercato dei Parioli nel viale omonimo.
Il primo mercato di Roma e d’Italia ad essere aperto fino alle ore 23 con “street food”.
Il mercato era da oltre trenta anni
in via Locchi, finalmente ad aprile 2006 è stato trasferito in questa nuova
sede con cinque grandi chioschi gestiti da 18 operatori. I lavori di
trasferimento sono costati 800.000 €. All’inaugurazione era presente il sindaco
Walter Veltroni che ha dichiarato: “Il mercato era una zona di degrado, perciò
abbiamo deciso di trasferirlo e di realizzare un mercato come questo più civile
in cui gli operatori lavoreranno meglio e i cittadini saranno più garantiti”.
Con l’inaugurazione del nuovo mercato una parte dei marciapiedi è stato
trasformato in parcheggi.
E’ stato il primo mercato di Roma ad
essere trasformato la sera in luogo di incontro per i giovani, il banco del
pane in pizzeria, la macelleria in fast food di qualità, il banco della frutta
in negozio di frullati, inoltre vi è una birreria. Su questa strada dovranno
andare gli altri mercati di Roma a cominciare da quello di Testaccio (già aperto), di Prati
in piazza Unità e di via Magna Grecia.
lunedì 28 maggio 2018
Vedremo le pecore nei parchi di Roma
Il Comune di Roma ha pensato di usare le pecore per tagliare l’erba nei parchi
pubblici come a Berlino, Ferrara e Torino. Sono state avviate analisi di costi e benefici.
Il comune ha due aziende agricole: Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere, da
lì potrebbero partire gruppi di 15-20 pecore. La Coldiretti è pronta a mettere a
disposizione le 50.000 pecore romane.
Per chi abita nel quartiere Appio Latino non è una novità, chi frequenta il parco della Caffarella, vede da sempre le pecore brucare l'erba. Ecco una immagine delle tante che tutti noi possiamo vedere.
Pecore viste dal sepolcro di Annia Regilla.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova il mercato che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'Università privata Luiss di viale Parioli.
Nella foto di ieri l'Università privata Luiss di viale Parioli.
Già sede dell’Istituto Pio XII
delle religiose dell’Assunzione. La Luiss è la Liberà università internazionale
degli studi sociali “Guido Carli”. L’università è nata tra il 1974 e il 78 da
un gruppo di imprenditori tra i quali Umberto Agnelli, nel 1978 Carli divenne
presidente e vi rimase fino alla morte, dal 1994 gli è intitolata, oggi Luca
Cordero di Montezemolo è il presidente. Il presidente è affiancato dalla figura
del rettore. Si compone di tre facoltà: Economia, Giurisprudenza e Scienze
politiche. La sede centrale è – dall’ottobre 2007 - in viale Romania ai
Parioli, precedentemente era in via Pola angolo via Alberoni, dove tutt’ora
esistono aule e uffici. In via di Santa Costanza n. 53 c’è la biblioteca (da
sito internet e cronaca di Repubblica). Un’altra sede dovrebbe sorgere in villa
Blanc sulla Nomentana, non lontana da qui (nov. 2013).
domenica 27 maggio 2018
Vincenzo Fasolo: un architetto romantico tra le due guerre mondiali
La Caserma dei Vigili del Fuoco in via Marmorata (Testaccio).
Oggi, VediROMAinBici ha organizzato una interessante passeggiata per Roma alla scoperta delle opere di Vincenzo Fasolo, architetto che ha lasciato un segno importante nella nostra città.
(Spalato 1885-Roma 1969) architetto, ingegnere, docente universitario e
preside della facoltà di architettura. Uno dei più insigni storici
dell'architettura del suo tempo. Tra le sue opere: Liceo
Mamiani in viale delle Milizie nel 1924, Casa delle Civette a villa Torlonia nel 1912 circa, palazzo del Governatorato a Ostia nel 1926, Caserma dei Vigili del Fuoco a via
Marmorata nel 1930, scuola Armando Diaz a via Acireale, la scuola Garibaldi a via Mondovì, Colonia Marina Vittorio
Emanuele III a Ostia nel 1932, scuola Cadlolo a via della Rondinella nel 1932, ponte Duca d'Aosta con Martinelli nel
1939, scuola Niccolò Tommaseo in via Ostiense oggi facoltà di Economia
"Federico Caffè" di Roma Tre.
Fu presidente dell'accademia di San Luca e
architetto della fabbrica di San Pietro. Sua l'ara della breccia di Porta Pia,
lo stadio Della Vittoria a Bari, il palazzo del Comune di Zara.
Il Liceo Mamiani in viale delle Milizie (Della Vittoria).
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova questa famosa università.
Nella foto di ieri la fonte dell'Acqua Acetosa.
Nella foto di ieri la fonte dell'Acqua Acetosa.
La fontana si trova in una piccola conca
al di sotto del livello stradale e vi si accede da una scalinata. Un’epigrafe
di fianco alle tre piccole vasche, fatta incidere da papa Paolo V enumera i
mille mali per i quali quell’acqua digestiva e rinfrescante è salutare. A
questa iscrizione se ne aggiungono due che corrispondono a due momenti diversi
nelle vicende storiche della fontana. La più grande, posta nel timpano, ricorda
l’opera di papa Alessandro VII Chigi; l’altra, di minori dimensioni, inserita
nel riquadro sopra la nicchia centrale, ricorda il risanamento voluto da papa
Clemente XI nel 1712. Nella primavera di quell’anno la quantità d’acqua era
molto diminuita ed era peggiorata anche la sua qualità. Clemente XI istituì una
commissione per lo studio e il risamentto della fonte, in tale commissione
figurava monsignor Lancisi medico di Sua Santità e l’architetto Egidio Maria
Bordoni. I lavori diedero esito positivo e fu più comodo attingere acqua.
La fonte fu fatta costruire da papa Paolo
V[1],
tra il 1644 e il 1655 fu papa Innocenzo X a far restaurare la fontana mentre
Alessandro VII[2] fece erigere nel 1661 il
prospetto architettonico ad esedra su progetto del Bernini che ancora si
conserva.
Nell’Ottocento l’acqua della fonte veniva
venduta in città dai cosiddetti “acquacetosari”, una corporazione di venditori
ambulanti, tuttavia nel 1910 il Comune provvide all’appalto dell’Acqua Acetosa.
La fontana dell’Acqua Acetosa è stata
restaurata nel dicembre 2009. a cura del circolo Canottieri Aniene che da
allora si prende cura dell’area verde abbandonata da cinquanta anni. La solenne
consegna della fonte alla città è avvenuta venerdì 18 dicembre 2009, madrina
dell’evento Federica Pellegrini, prima nuotatrice italiana ad aver vinto una
medaglia d’oro alle olimpiadi (Pechino 2008). Nel 2003 il Fai segnalò il monumento
come da restaurare con priorità (i luoghi del cuore). La fonte è chiusa dal
1959 per inquinamento della falda acquifera, da allora l’Acea l’ha allacciata
all’acquedotto.
[1] Paolo V. Camillo Borghese papa dal 1605 al 1621. Fu un papa
nepotista, il nipote diede avvio alla costruzione della villa e del Casino come
pure della collezione d'arte oggi Galleria Borghese. Affidò a Carlo Maderno la
costruzione della facciata di San Pietro su cui spicca il suo nome, eresse il
transetto modificando il progetto michelangiolesco. Affidò a Flaminio Ponzio
l'ampliamento del palazzo del Quirinale. Restaurò l'acquedotto che portava
l'acqua da Bracciano detto di Traiano e da allora Acqua Paola, fece costruire
il fontanone del Gianicolo e quello oggi in piazza Trilussa come mostra. In
santa Maria Maggiore fece costruire la cappella Paolina di fronte alla Sistina
e davanti alla chiesa fece erigere la colonna prelevata dalla basilica di
Massenzio. Fermo sostenitore dei diritti della Chiesa entrò in conflitto con
Venezia per cui lanciò l'interdetto a Venezia nel 1606. Appoggiò la lega
cattolica nella Guerra dei Trent'Anni. Fece costruire i porti di Fano e Civitavecchia.
[2] Alessandro VII. Fabio Chigi di Siena, papa dal 1655-67. Lo stemma
quadripartito ha i tre monti con una stella e la quercia con i frutti. Membro
di una famiglia di banchieri si avvalse del nepotismo in maniera ampia. Protettore
del Bernini gli diede l'incarico di progettare il colonnato di piazza San
Pietro e la sua tomba nella Tribuna di San Pietro. A lui si deve la biblioteca
universitaria oggi nella città universitaria, già alla Sapienza. Impartì il
battesimo a Cristina di Svezia. E' sepolto in San Pietro nel passaggio tra
abside e transetto sinistro.
sabato 26 maggio 2018
Che futuro per le botticelle di Roma?
Il Comune di Roma ha deciso: Le botticelle, uno dei simboli di Roma, le tipiche carrozzelle che una volta portavano vino dai Castelli a Roma e da tanti anni portano i turisti in giro per la città più bella del mondo: hanno le ore contate. Le 34
botticelle potranno circolare sono in quattro parchi: villa Borghese, villa
Pamphili, parco degli Acquedotti e Castel di Guido. I vetturini potranno
convertire la licenza in taxi. Loro sono sul piede di guerra, non accettano questa decisione. Io penso che con ogni ragionevolezza queste carrozzelle ci sono da sempre, è un peccato non vederle più, penso che i proprietari dei cavalli siano i primi a trattare bene i cavalli. Per il valore che hanno e per il rapporto che li lega.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova la fontana che vedi sotto.
Nella foto di ieri la clinica Quisisana in via Gian Giacomo Porro ai Parioli.
venerdì 25 maggio 2018
Nella nostra grande città vivono tante piccole città
In una grande città come Roma vivono tante piccole città, o paesi. E' quello che si vive partecipando alla festa di Santa Maria Ausiliatrice nel quartiere Tuscolano. Tra le bancarelle allestite per l'occasione si incontrano tutti, giovani e vecchi, bambini e famiglie, nuovi immigrati e anziani del quartiere che non si sono mai mossi dalle strade con i nomi degli antichi romani.
E' un mondo fatto di cose semplici, ci si incontra, si parla, si scambia qualche battuta. Ci si diverte con poco, si sgranocchiano le noccioline, i più piccoli chiedono lo zucchero filato o la pannocchia di granturco. Poi tutti aspettano il momento che esce la Madonna, così via la processione. Chi partecipa, chi invece va in pizzeria a mangiare con parenti e amici, oppure compra un bel panino con la porchetta o un pezzo di pizza che si mangia tra le bancarelle stesse. Intorno alle ore 23,30 si assiste allo spettacolo pirotecnico, sempre attesissimo da tutti. Sono pochi i quartieri di Roma che mantengono questa tradizione, un altro è il Trionfale per la festa di San Giuseppe.
Non si può mancare alla festa di Santa Maria Ausiliatrice!
Sei romano de Roma se...
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Nella foto di ieri il Centro Sportivo Onesti l'Acqua Acetosa
Nella foto di ieri il Centro Sportivo Onesti l'Acqua Acetosa
giovedì 24 maggio 2018
Dai registri di una scuola elementare alla Storia con la S maiuscola
Questa mattina si è tenuta una commovente cerimonia a villa Fiorelli per ricordare i morti e feriti del bombardamento avvenuto durante l'ultima guerra mondiale nel quartiere Tuscolano.
L'aspetto più toccante è stato quando gli alunni della scuola elementare Cagliero hanno letto brani dei registri nei quali venivano descritti quei giorni terribili di bombardamenti e sofferenze per la popolazione civile. E' stata una giornata molto interessante che ci fa capire come dalla "piccola" storia di una comunità: una scuola, un paese, un quartiere, si può risalire alla grande storia, quella con la S maiuscola, quella che si trova sui libri. Bravi alunni e insegnanti!
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova il Centro Sportivo che vedi sotto.
Nella foto di ieri la Piccola Londra, una piccola strada privata che si trova nel quartiere Flaminio di Roma, presso viale del Vignola, che somiglia al quartiere londinese di Notting Hill.
Nella foto di ieri la Piccola Londra, una piccola strada privata che si trova nel quartiere Flaminio di Roma, presso viale del Vignola, che somiglia al quartiere londinese di Notting Hill.
Il luogo rimanda alla memoria il celebre
film "Notting Hill" del 1999 con Julia Roberts e Hugh Grant che si
svolge nel quartiere londinese. Il protagonista è un ragazzo comune che
gestisce una piccola libreria nel quartiere, casualmente conosce una star
cinematografica americana Anna Scott, che è l'attrice Julia Roberts, nasce così
una storia d'amore tra i due. Il film ebbe un successo di critica, tre
nomination al Golden Globe 2000 e un grande successo di pubblico, incassando in
tutto il mondo 360 milioni di dollari.
Il quartiere londinese di Notting Hill fa
parte del municipio di Kensington and Chelsea, nel suo territorio si trova
Portobello Road. L'ultimo fine settimana di agosto vi si svolge il Carnevale
Caraibico che attira migliaia di visitatori per ammirare i carri che sfilano
per le strade del quartiere. Tale carnevale si tiene dal 1961.
mercoledì 23 maggio 2018
Una bella notizia per le fontanelle romane
La sindaca ha annunciato ieri che entro luglio saranno riaperti oltre 2.000
nasoni. Proprio quelle fontanelle romane, caratteristiche della nostra città, che gettano fresca acqua notte e giorno. Una vera delizia per romani e turisti, molte di esse erano state chiuse durante l'estate scorso per la crisi idrica che aveva interessato la nostra città e non solo. Ottocento fontanelle ricominceranno a funzionare entro maggio e poi via con 250 a
settimana. Contestualmente il Campidoglio lancerà una campagna contro lo spreco
di acqua.
Noi siamo affezionati a questo simbolo di Roma. Il provvedimento ci sembra giusto viste anche le numerose piogge di questo inverno e dell'estate.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova questa strada di Roma.
Nella foto di ieri il salone - laboratorio della casa di Andersen, oggi museo.
martedì 22 maggio 2018
Per entrare nel centro storico con l'auto privata si dovrà pagare
Dal 2021 si entrerà nel
centro storico pagando un ticket, come a Milano e Londra. A breve la proposta
di delibera sarà presentata in aula. I confini ricalcheranno quelli della Ztl
per i mezzi pesanti. Sarà a pagamento 24 ore su 24. Aumenti anche per le
strisce blu. Pullman turistici fuori dalla Ztl e tariffe più care a partire dal
2019, il regolamento approvato dall’assemblea capitolina. E' questa una novità importante per la nostra città, noi lo condividiamo, per entrare nel centro storico si devono usare i mezzi pubblici o mezzi ecologici come la bici.
Qui sopra piazza del Collegio Romano,
in alto piazza del Popolo.
Sei romano de Roma se...
sai come si chiamano e dove si trovano le sculture che vedi sotto.
Nella foto di ieri il villino Andersen, sede del museo omonimo, in via Mancini al quartiere Flaminio.
Nella foto di ieri il villino Andersen, sede del museo omonimo, in via Mancini al quartiere Flaminio.
lunedì 21 maggio 2018
Quanta fatica per costruire una pista ciclabile a Roma
Dai giornali di questi giorni apprendiamo che si sta costruendo la pista ciclabile sulla via Nomentana da porta Pia a Monte Sacro. Una pista ciclabile a lungo richiesta dai cittadini e amanti delle due ruote della zona. Lo spazio c'è, perchè la via molto ampia e ha due corsie laterali in più. Il costo per la sua realizzazione è minima. Ma c'è un intoppo. All’altezza di viale Regina
Margherita gli operai hanno scavato un metro e mezzo per alloggiare i pali
dell’illuminazione notturna, così sono stati trovati reperti archeologici, tutto fermo. La soprintendenza
sta indagando.
Quanta fatica, quanto tempo ci vuole per realizzare una pista ciclabile!
Sei romano de Roma se...
sai come si chiama e dove si trova il museo ospitato nella palazzina che vedi in questa foto.
Nella foto di ieri piazza Alighiero Boetti, davanti al Maxxi di via Guido Reni nel quartiere Flaminio.
Nella foto di ieri piazza Alighiero Boetti, davanti al Maxxi di via Guido Reni nel quartiere Flaminio.
domenica 20 maggio 2018
I siti inglesi di Roma
Veramente eccezionale la passeggiata in bici di oggi proposta da VediROMAinBici. I siti inglesi di Roma, questo il tema della passeggiata. Tra i vari luoghi che abbiamo toccato, è stato eccezionale visitare il Collegio Inglese di via di Monserrato , vicino a Campo de Fiori. Un sito chiuso alle visite ordinarie, che abbiamo potuto visitare grazie alla nostra amica Daniela. Ecco alcune immagini.
Foto ricordo nel fantastico giardino interno al Collegio.
La chiesa di San Tommaso di Canterbury (cristiana cattolica).
Il quadro che rievoca le persecuzioni subite dai cattolici in Inghilterra.
Sei romano de Roma se...
sai come dove si trova questa piazza di Roma.
Nella foto di ieri il bar del Maxxi in via Guido Reni al Flaminio.
sabato 19 maggio 2018
Visioni poetiche in Caffarella
Sul fondovalle, dalla Vaccareccia andando verso l'Acqua Santa.
Sulla parete della Vaccareccia,
in una grondaia sono cresciuti spontaneamente dei fiori gialli.
La forza e la bellezza della natura.
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