Spesso andiamo in bici sulla via Appia Antica, è il più bel percorso pedonale e ciclabile d’Europa, la pista ciclabile lungo il Tevere è bellissima ma qui si respira la storia.
La via Appia Antica è un tesoro che
appartiene all’umanità, per i valori artistici, storici, naturalistici è un’oasi
di pace di grande valore. Qui sono venuti gli stranieri del Grand Tour, qui
sono passati Goethe e tanti altri. Questo luogo meraviglioso è stato devastato,
l’abbiamo ricoperta di tangenziali, parcheggi, supermercati, cave, acciaierie.
Sbarrata con cancelli, camuffata con altri nomi, quattro quinti del suo
tracciato è finito in mani private.
Dopo l’unità d’Italia si sono accorti di
lei urbanisti, storici, archeologi, fotografi, scrittori, giornalisti. Ma essa
chiedeva solo di essere lasciata in pace. E così un giorno quattro esploratori
sono partiti a piedi per percorrerla tutta dall’inizio a Brindisi. Questo
viaggio si è concluso il 13 giugno 2015, dopo 611 Km e 29 giorni di cammino,
quasi un milione di passi. Gli esploratori sono stati: Riccardo Carnovalini,
guida e fotografo; Paolo Rumiz, giornalista; Alessandro Scillitani, fil-maker;
Irene Zambon assistente alla logistica e cartografia. Da questo viaggio ne è
stata tratta una mostra fotografica che si tiene – fino al 31 dicembre – al
Casale di Santa Maria Nova che si trova all’interno della villa dei Quintili
con ingresso dalla via Appia Nuova o dalla via Appia Antica. Un bel modo per
conoscere l’Appia e la sua storia da un nuovo punto di vista.
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