sai come si chiama e dove si trova il resto archeologico che vedi sotto.
Nella foto di ieri il sentiero che permette il passaggio tra parco degli Acquedotti e parco di Tor Fiscale.
sai come si chiama e dove si trova il resto archeologico che vedi sotto.
Nella foto di ieri il sentiero che permette il passaggio tra parco degli Acquedotti e parco di Tor Fiscale.
sai come si chiama e dove si trova il sentiero che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il laghetto all'interno del parco degli acquedotti che vuole rievocare il passaggio del fosso dell'Acqua Mariana.
E' più bella la nostra città da quando è stato permesso di mettere i tavoli in strada, ha acquistato un aspetto di festa, di convivialità, esprime la voglia di stare insieme. Questa pandemia ha fatto tanti danni, soprattutto gli anziani e gli adolescenti ne hanno sofferto più di tutti. Ci sono stati oltre 130.000 morti, un prezzo altissimo. Ma almeno questo aspetto ne è uscito positivamente.
sai come si chiama e dove si trova il laghetto che vedi sotto.
Nella foto di ieri la cisterna-torre che si trova nel parco degli Acquedotti.
sai come si chiama e dove si trova il rudere che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesetta presente nel parco degli Acquedotti non lontano da via di Capannelle.
Bellissima mattina in bici sui luoghi di San Lorenzo con la bravissima guida Paolo. Il tutto organizzato al meglio da VediROMAinBici.
sai come si chiama e dove si trova la chiesetta che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesa di San Policarpo vista dal parco degli Acquedotti.
Evviva! Proprio una splendida notizia per tutti gli amanti di Roma, dell'arte. Torna a splendere uno dei palazzi più belli della città, il palazzo della Sapienza in corso Rinascimento che ha al proprio interno la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza del grande genio Francesco Borromini. Ebbene è stata ultimata la prima fase del restauro del palazzo della Sapienza. Reso vulnerabile
dal sisma del 2016, il palazzo torna a nuova vita dopo cinque anni di restauro.
Il palazzo è stato messo in sicurezza in cui hanno sede gli uffici del Senato,
l’Archivio di Stato, e la rettoria di Sant’Ivo. Tornati alla loro bellezza: la
lanterna di Sant’Ivo con la sua decorazione a lingue di fuoco, la grande sala
della Biblioteca Alessandrina e soprattutto il corridoio – inagibile da anni –
realizzato su disegno di Franceso Borromini per collegare il palazzo con piazza
Sant’Eustachio.
sai come si chiama e dove si trova la chiesa che si vede nella foto sotto.
Nella foto di ieri il casale Torlonia nel parco degli Acquedotti.
sai come si chiama e dove si trova il casale che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il Casale di Roma Vecchia nel parco degli Acquedotti.
Una bellissima notizia per i tanti romani che amano recarsi al mare di Roma, cioè Ostia! La nostra vacanza a buon mercato, quella alla portata di tutti, anche per chi ha solo mezza giornata libera, si prende il treno Roma - Lido e in mezz'ora si è al mare.
Dai quotidiani romani del 18 settembre apprendiamo che da gennaio 2022 la Regione Lazio prenderà in gestione la ferrovia Roma – Lido e la ferrovia Roma – Viterbo. Sarà rifatta tutta la rete ferroviaria per Ostia con milioni di euro. Dal 2022 arriveranno nuovi treni. Da luglio 2022 un treno ogni 15 minuti, nel 2023 un treno ogni 10 minuti, nel 2024 un treno ogni sei minuti.
sai come si chiama e dove si trova il casale che vedi sotto.
Nella foto di ieri il casello ferroviario della ferrovia Roma - Frascati. Si trova nel parco degli Acquedotti.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il parco dell'Appia Antica ha un ricco programma di iniziative da non perdere. Ne segnaliamo solo alcune, perché sono tantissime e tutte meritevoli di attenzione.
Sabato 25 mattina visite guidate all'Antiquarium di Lucrezia Romana, al complesso Capo di Bove, al Mausoleo di Cecilia Metella (pomeriggio) e alla villa dei Quintili (mattina e pomeriggio).
Domenica 26 visite guidate alle tombe della via Latina, attività per i bambini e trekking.
sai come si chiama e dove si trova la casa cantoniera che vedi in foto.
Nella foto di ieri i capperi che crescono sulle mura dell'acquedotto Claudio nel parco degli Acquedotti.
Eliminate le plance elettorali almeno nel territorio del comune di Roma, non le usa più nessun partito o candidato. Una volta si faceva propaganda elettorale con i manifesti e gli striscioni, erano una forma potente di propaganda politica. Oggi ci sono i social, che sono più immediati e diretti. Non mi sembra che qualcuno possa allarmarsi per scarsa democrazia! Eliminiamo questo spreco di soldi pubblici!
Nella foto sopra una plancia elettorale su via Appia Nuova all'altezza di villa Lazzaroni.
sai come si chiamano queste piante che crescono sulle mura antiche di Roma.
Nelle foto di ieri il campo da golf nel parco degli Acquedotti.
Per il secondo anno consecutivo Filippo Ganna è campione del mondo di ciclismo a cronometro. A Bruges in Belgio, si stanno svolgendo i mondiali di ciclismo. Filippo Ganna per sei secondi ha superato il belga Van Aert su 43,3 Km. Domenica ci sarà la prova su strada dei professionisti. La foto è tratta da it.wikipedia.org.
sai come si chiama e dove si trova il campo da golf che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'acquedotto dell'acqua Marcia condotta a Roma nel 144 dal pretore Quinto Marcio Re, le sue arcate furono riutilizzate per l'acquedotto Felice nel Cinquecento.
L’Acqua
Marcia è il terzo acquedotto di Roma antica in ordine di tempo (Aqua Appia
e Anio Vetus), è il più lungo di Roma antica, lungo circa 90 Km di cui 80
sotterranei, subì nel tempo numerosi restauri: con Augusto fu in gran parte
ricostruito e venne raddoppiato nella portata con la captazione di una nuova
sorgente detta Aqua Augusta nei pressi di Agosta, con Caracalla venne
potenziata la portata con una nuova sorgente presso Arsoli e realizzò la
diramazione dell’Aqua Antoniniana, da porta Furba (tracce sotterranee in
circonvallazione Appia, sopraelevate in piazza Galeria, scavalca l’Appia
sull’arco di Druso) destinata ad alimentare le terme di Caracalla. Diocleziano
fece lo stesso. Le sue arcate vennero utilizzate anche per i condotti dell’Aqua
Tepula e l’Aqua Iulia. Augusto, Tito e Caracalla lasciarono sulla porta
Tiburtina iscrizioni a memoria dei loro interventi.
Raccoglieva l’acqua da una sorgente
nell’alto corso dell’Aniene, oggi presso Marano Equo. Il primo tratto
costeggiava la riva destra del fiume, lo scavalcava poco prima di Vicovaro,
aggirava i monti Tiburtini, arrivava alla Prenestina. Giunto a Capannelle
puntava su Roma seguiva la via Latina per circa Km 9, giungeva a Porta Maggiore
(“ad spem veterem”) dove giungevano altri acquedotti, seguiva le mura
Aureliane, superava quella che poi divenne porta Tiburtina e terminava presso
porta Collina, dove oggi è via XX Settembre/via Piave. Qui sorgeva un castello
di distribuzione delle acque. Il ramo principale copriva i 2/3 delle regioni
urbane, un ramo secondario partiva da porta Tiburtina e serviva Celio e
Aventino. La sua portata alla sorgente era di 2.251 litri al secondo. Tutti gli
acquedotti erano costruiti con una pendenza costante di 20 cm per ogni Km.
sai come si chiama e dove si trova l'acquedotto che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'acquedotto Claudio nel parco degli Acquedotti.
L'acquedotto dell'Acqua Claudia, le arcate arrivano ad una altezza di 28 metri, al di sopra si trova in condotto
nel quale scorreva l'acqua per una lunghezza di 60 Km. L'opera fu iniziata nel
38 d.C. da Caligola e portata a termine nel 52 d.C. dall'imperatore Claudio, ma
numerosi furono gli interventi di restauro e trasformazione cui fu soggetto
l'acquedotto durante i secoli dell'impero al fine di assicurarne sempre il buon
funzionamento. Le arcate dell'acquedotto Claudio raggiungono la massima altezza
in via del Quadraro. E' in blocchi di tufo tranne le chiavi di volta in
travertino, ad esso si sovrappone l'Anio
Novus in laterizio, anche questo
acquedotto è dovuto agli stessi imperatori.
Raccoglieva le acque di ottima qualità da varie sorgenti nell’alta valle dell’Aniene presso i monti Simbruini, terminava il suo percorso a Porta Maggiore (“ad spem veterem”). Dal VII miglio della via Latina correva su arcate condivise con l’Anio Novus. In località Tor Fiscale incrociava due volte l’Acqua Marcia formando un recinto trapezoidale che venne utilizzato come fortificazione dagli Ostrogoti di Vitige in lotta con Belisario (539), il luogo si chiamò Campo Barbarico. Un ramo secondario fu voluto da Nerone per portare l’acqua alla Domus Aurea (Celio), ancora Domiziano lo deviò per i palazzi imperiali sul Palatino (resti in via di San Gregorio). La portata era di 2.211 litri al secondo. Il percorso era lungo Km 68 di cui 54 in canale sotterraneo. Tutti gli acquedotti romani erano costruiti con una pendenza costante di 20 cm per Km. I rinforzi che si vedono ad alcuni archi (quelli fatti di mattoni) risalgono all’epoca imperiale, sono dei sostegni laddove l’arco tendeva a cedere.
Attenzione! Per tutti gli amanti di Roma e del suo immenso patrimonio storico-artistico, il prossimo sabato e domenica, 25 e 26 settembre 2021 sono le Giornate Europee del Patrimonio. Si potrà entrare gratuitamente in tutti i musei, galleria, aree archeologiche di tutta Europa. Tante le iniziative in tutti i musei, ci piace segnalare l'apertura in notturna della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea in viale delle Belle Arti a Roma al prezzo simbolico di un euro.
sai come si chiama e dove si trova l'acquedotto che vedi sotto.
Nella foto di ieri il fosso dell'Acqua Mariana nel parco degli Acquedotti.
Fosso artificiale fatto realizzare da papa
Callisto II[1] nel 1120 per riportare a
Roma l'acqua degli acquedotti Tepula e Julia, in gran parte era scoperto. Già
nel Medioevo prese il nome di Marrana e tale nome presero in seguito tutti i
fossi presenti nell'Agro Romano. Tale fosso ha origine nel bacino della Molara
tra i colli Tuscolani e quelli Albani in essa confluiscono le acque della valle
di Squarciarelli. Anticamente andava in direzione di Morena, poi Tor Sapienza
(fosso di Tor Tre Teste) e si immetteva nell'Aniene. Fu il papa Callisto II a
deviarlo da Morena (Centroni) sulla via Latina verso il corso dell'acquedotto
Claudio e portarlo a Roma. Passava davanti a porta San Giovanni dove formava un
laghetto usato come abbeveratoio, entrava nelle mura da porta Metronia, seguiva
l'attuale via Druso, Circo Massimo, e sfociava nel Tevere presso la Cloaca
Massima. Lungo il suo percorso c’erano mulini, un esempio è la torre Moletta al
Circo Massimo. La manutenzione era affidata al senatore della città, poi
Bonifacio IX la demandò al capitolo di San Giovanni in Laterano. Innocenzo XII
Pignatelli (1691-1700) durante la piena del Tevere del 1695 ordinò lo
sbarramento dell'Acqua Mariana prima della confluenza nel Tevere, questo causò l'allagamento
delle terre lungo il percorso. Con l'Unità d'Italia fu immessa nel collettore
sinistro all'altezza della cosiddetta Passeggiata Archeologica, alla vigilia
della prima Guerra Mondiale il fosso venne coperto da porta San Giovanni, negli
anni Venti e Trenta venne coperto anche il tratto precedente lungo gli
acquedotti. Nel 1957 il suo corso fu deviato nel fiume Almone.
[1] Callisto II papa dal 1119 al 1124. Fu ecclesiastico riformatore e
aveva un forte punto di vista sulla “lotta per le investiture”, ma fu disposto
a negoziare con Enrico V che lo portò a raggiungere il Concordato di Worms con
il quale venivano stabiliti i mutui diritti di Chiesa e Impero. Nel 1123 tenne
il Primo Concilio Laterano. Era di nascita francese.
Lunedì scorso un incendio si è sviluppato all'interno della fabbrica ex Penicillina, sembra che in essa vivano 50 persone provenienti dal sub Sahara. Le tristi condizioni in cui vivono queste persone in tante zone abbandonate dalla città ci fanno riflettere sul un ampio settore della città stessa.
Sarebbe auspicabile che i fondi che giungeranno dall'Europa per la ripresa post pandemia vengano utilizzati, almeno in parte, per sanare alcune delle grandi incompiute della città. Mi riferisco alla Vela di Calatrava - forse l'esempio più vistoso - i Mercati Generali sulla via Ostiense; Palazzo Rivaldi sopra ai Fori Imperiali; Palazzo Nardini al Governo Vecchio. l'Ospedale San Giacomo al Corso; la Casa del Passeggero a Termini; a villa Ada il tempio di Flora e le Scuderie Reali; l'ala Cosenza della Gnam il Polo Natatorio di Valco San Paolo; il Granaio del Consorzio agrario poi Gambero Rosso sul lungotevere zona Marconi le stazioni Farneto e Vigna Clara funzionate 4 giorni per i mondiali di calcio del 90. Ma l'elenco potrebbe essere molto più lungo.
Ci rendiamo conto che tutto non si può fare, ma si potrebbe iniziare a mettere mano a queste grandi incompiute o grandi edifici in abbandono.
sai come si chiama e dove si trova il fosso che vedi sotto.
Nella foto di ieri viale Tito Labieno nel quartiere Appio Claudio.
sai come si chiama e dove si trova il viale che vedi sotto.
Nella foto di ieri viale Appio Claudio a Cinecittà.
sai come si chiama e dove si trova il viale che vedi sotto.
Nella foto di ieri viale Giulio Agricola a Cinecittà.
sai come si chiama e dove si trova il fioraio che vedi sotto e la pista ciclabile alle sue spalle.
Nella foto di ieri la pista ciclabile di via Tuscolana nel tratto di Cinecittà.
sai come si chiama e dove si trova la pista ciclabile che vedi sotto.
Nella foto di ieri la lapide in via del Quadraro che ricorda le persone del Quadraro cadute nella difesa di Roma dell'8 settembre 1943.
Oggi splendida giornata di sole! Abbiamo fatto una lunga e bellissima passeggiata in bici con gli amici di VediROMAinBici attraverso via Prenestina, via Togliatti e via Tuscolana. Ecco alcune immagini della bella pedalata.
sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.
Nella foto di ieri il murales di via Luscino tra le case del Tuscolano.
sai come si chiama e dove si trova il murale che vedi sotto.
Nelle foto di ieri l'ex edificio per il funzionamento della tramvia dei Castelli oggi Casa delle Donne Lucha y Siesta in via Lucio Sestio.
sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.
Nella foto di ieri la pista ciclabile di via Lemonia nel quartiere Appio Claudio.