lunedì 20 settembre 2021

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il campo da golf che vedi sotto.





Nella foto di ieri l'acquedotto dell'acqua Marcia condotta a Roma nel 144 dal pretore Quinto Marcio Re, le sue arcate furono riutilizzate per l'acquedotto Felice nel Cinquecento.

     L’Acqua Marcia è il terzo acquedotto di Roma antica in ordine di tempo (Aqua Appia e Anio Vetus), è il più lungo di Roma antica, lungo circa 90 Km di cui 80 sotterranei, subì nel tempo numerosi restauri: con Augusto fu in gran parte ricostruito e venne raddoppiato nella portata con la captazione di una nuova sorgente detta Aqua Augusta nei pressi di Agosta, con Caracalla venne potenziata la portata con una nuova sorgente presso Arsoli e realizzò la diramazione dell’Aqua Antoniniana, da porta Furba (tracce sotterranee in circonvallazione Appia, sopraelevate in piazza Galeria, scavalca l’Appia sull’arco di Druso) destinata ad alimentare le terme di Caracalla. Diocleziano fece lo stesso. Le sue arcate vennero utilizzate anche per i condotti dell’Aqua Tepula e l’Aqua Iulia. Augusto, Tito e Caracalla lasciarono sulla porta Tiburtina iscrizioni a memoria dei loro interventi.

     Raccoglieva l’acqua da una sorgente nell’alto corso dell’Aniene, oggi presso Marano Equo. Il primo tratto costeggiava la riva destra del fiume, lo scavalcava poco prima di Vicovaro, aggirava i monti Tiburtini, arrivava alla Prenestina. Giunto a Capannelle puntava su Roma seguiva la via Latina per circa Km 9, giungeva a Porta Maggiore (“ad spem veterem”) dove giungevano altri acquedotti, seguiva le mura Aureliane, superava quella che poi divenne porta Tiburtina e terminava presso porta Collina, dove oggi è via XX Settembre/via Piave. Qui sorgeva un castello di distribuzione delle acque. Il ramo principale copriva i 2/3 delle regioni urbane, un ramo secondario partiva da porta Tiburtina e serviva Celio e Aventino. La sua portata alla sorgente era di 2.251 litri al secondo. Tutti gli acquedotti erano costruiti con una pendenza costante di 20 cm per ogni Km.


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