venerdì 17 settembre 2021

Il rogo nella fabbrica ex Penicillina alza un velo su una parte di città

 

   Lunedì scorso un incendio si è sviluppato all'interno della fabbrica ex Penicillina, sembra che in essa vivano 50 persone provenienti dal sub Sahara. Le tristi condizioni in cui vivono queste persone in tante zone abbandonate dalla città ci fanno riflettere sul un ampio settore della città stessa.

   Sarebbe auspicabile che i fondi che giungeranno dall'Europa per la ripresa post pandemia vengano utilizzati, almeno in parte, per sanare alcune delle grandi incompiute della città. Mi riferisco alla Vela di Calatrava - forse l'esempio più vistoso - i Mercati Generali sulla via Ostiense;  Palazzo Rivaldi sopra ai Fori Imperiali; Palazzo Nardini al Governo Vecchio. l'Ospedale San Giacomo al Corso; la Casa del Passeggero a Termini; a villa Ada il tempio di Flora e le Scuderie Reali; l'ala Cosenza della Gnam il Polo Natatorio di Valco San Paolo; il Granaio del Consorzio agrario poi Gambero Rosso sul lungotevere zona Marconi le stazioni Farneto e Vigna Clara funzionate 4 giorni per i mondiali di calcio del 90. Ma l'elenco potrebbe essere molto più lungo. 

   Ci rendiamo conto che tutto non si può fare, ma si potrebbe iniziare a mettere mano a queste grandi incompiute o grandi edifici in abbandono. 

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