sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo del Centro Sperimentale di Cinematografia.
L’edificio è stato progettato da Antonio Valente[1], architetto e scenografo di fama mondiale, in cui ha insegnato per oltre trenta anni. Come per Cinecittà il progetto era fortemente voluto dal regime fascista. Il centro è una fondazione che opera attraverso due principali settori: la Scuola Nazionale di Cinema e la Cineteca Nazionale. La scuola, oltre alla sede romana ha altre quattro sedi: Piemonte (corso di animazione a Torino e Archivio Nazionale Cinema d’impresa a Ivrea), Lombardia (corso pubblicità), Sicilia (corso documentario), Abruzzo (corso reportage audiovisivo). La data di fondazione ufficiale è il 3 aprile 1935 anche se la scuola era attiva già da qualche tempo.
Nell’ottobre 2015 ha compiuto 80 anni. E’ stata la prima scuola di cinema insieme a quella si San Pietroburgo. In occasione dei festeggiamenti il presidente Stefano Rolli ha dichiarato: “Dovrà diventare una linea programmatica la conversione in digitale delle oltre 100.000 pellicole del nostro archivio, mentre stiamo cercando fondi anche per ridare vita a uno dei teatri incendiati nel 1987, ormai abbandonato, per trasformarlo in una struttura con foresteria per studenti, un grande centro congressi e un deposito per le pellicole”.[1] Antonio Valente (Sora 1894 – Roma 1975) collaboratore dei fratelli Bragaglia realizza una struttura teatrale viaggiante. Nel 1933 progetta gli studi cinematografici Pisorno a Tirrenia di proprietà del regista Giovacchino Forzano, uno dei centri di produzione di film più importanti prima di Cinecittà. Progetta gli stabilimenti De Paolis sulla Tiburtina e SAFA al Celio. Nel 1935 il suo maggiore lavoro: il Centro Sperimentale di Cinematografia dove dal 1936 al 1968 insegna scenotecnica ed arredamento. Tantissime le sale cinematografiche progettate in tutta Italia, nel 1946 progetta il cinema Bologna per 1.000 spettatori, via Stamira a Roma.
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