lunedì 14 novembre 2011

Fuori dalle grandi mostre! Una piccola galleria romana espone i maestri della scultura dell'inizio del Novecento.

   A Roma si svolgono a ritmo continuo grandi mostre, molto pubblicizzate,
con i grandi critici e studiosi in primo piano. Esistono anche piccole
gallerie d'arte che presentano interessanti e pregevole mostre che
spesso passano inosservate dal grande pubblico.



   Questo è il caso della Galleria Nuova Campo de Fiori che si è
specializzata in quel periodo di storia dell'arte che va dalla fine
dell'Ottocento fino a tutti gli anni Trenta del Novecento.
In questi giorni la galleria presenta la mostra
"Scultori italiani tra Simbolismo e Deco". E' possibile vedere opere
di artisti di primo livello, presenti alla Gnam e nei principali
musei europei, parliamo di Libero Andreotti, Leonardo Bazzaro, Alfredo
Biagini, Amleto Cataldi, Ercole Drei, Camillo Innocenti, Arturo Martini,
Ivan Mestrovic, Publio Morbiducci, Giovanni Prini, Attilio Selva, Paolo
Troubetzkoj, Ettore Ximenes e altri. Si tratta di una trentina di sculture:
bronzi, marmi, gessi, bassorilievi in legno e terracotte,
che permettono di conoscere un periodo ricco di fermenti innovativi
quale fu quello tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
   Tra le opere esposte spiccano: "La Bagnante" di Alfredo Biagini,
presentata alla Biennale di Venezia del 1924, la "Fontanina della Sala
Etrusca" pensata per un luogo di ritrovo dell'alta borghesia romana
situata sotto il teatro Quirino, sala ideata da Marcello Piacentini,
"Donna che si fa la treccia" del 1920, di Libero Andreotti, di cui
un altro esempleare è al museo d'Arte Moderna di Stoccolma, in quest'opera
lo scultore recupera i valori della classicità, due opere della
corrente naturalistica: "Lo zampognaro" di Camillo Innocenti e "Il kimono"
del napoletano Giovanni Battista Amendola, i "Coniugi Pinto" del 1919,
di Filippo Cifariello, scultore pugliese, simbolista, per finire con
due teste in marmo di Nicolò D'Antino, di gusto neoclassico, proveniente
dalla collezione privata di un ministro dell'epoca fascista.
   La mostra, a cura di Lela Djokic, è aperta fino al 30 dicembre,
con orario 10-13/16-19, è chiusa il lunedì mattina e i festivi,
la galleria si trova in via di Monserrato, 30 (vicinissima a Campo de Fiori).

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