pendenze eccessive, come è quella bellissima della pista ciclabile Paliano Fiuggi, più
precisamente nel tratto tra Piglio e Acuto, oppure via Garibaldi, dentro Roma, che sale
al Gianicolo, ci sono alcune semplici regole da seguire che migliorano il nostro
rendimento. Per primo bisogna iniziare la salita con calma. Verrebbe voglia di prenderla
d'impeto, di salire sui pedali e spingere a tutta! Ma è sbagliato, in poco tempo le
nostre forze verrebbero a mancare e poi si sarebbe costretti a scendere o - alla meglio -
si arriverebbe in cima senza fiato, distrutti!
Bisogna invece procedere piano, con regolarità, scalando le marce fino ad arrivare
al rapporto più leggero. All'inizio il respiro diventa pesante, la bocca si apre da sè
per permettere un più ampio ricambio di ossigeno, il battito cardiaco si accelera. Ma
procedendo pian piano, del nostro passo, respiro e battito si regolarizzano, e ci
accorgiamo che procediamo più leggeri. La nostra gamba si è assuefatta allo sforzo,
ci verrebbe voglia di spingere di più, invece NO procediamo regolari, al risparmio.
Quando vediamo che la salita sta per finire, allora possiamo anche forzare un po',
se vogliamo e possiamo. Allora si può assaporare il bello della salita, "si sente" il
nostro corpo, abbiamo la percezione della potenza dei nostri mezzi, lo sforzo fisico
diventa piacere, divertimento. Allora è la gamba a dirti: "VAI!!!".
...ah, che fatica che mi hai fatto rivivere!! hai fatto una descrizione che mi sono proprio immedesimato... complimenti
RispondiElimina