città come protagonista assoluta. Si tratta di film molto
diversi tra loro per genere e atmosfere.
Verdone ripropone il suo "romanesco doc" nel film "Posti
in piedi in Paradiso", due ambienti principali sono protagonisti
del film, entrambi ricostruiti a Cinecittà: il negozio di dischi
gestito da Ulisse-Verdone e un appartamento di periferia. Ma
la città è presente con il suo volto più moderno: il MAXXI e
l'Auditorium, inoltre c'è un'immagine della città dal Gianicolo.
Il cinema Maestoso
in via Appia Nuova.
Nel film "Gli sfiorati" Roma appare bellissima, complicta,
difficile da vivere e attraversare. Appaiono i Fori Imperiali,
il Campidoglio, piazza Navona, piazza Venezia, il Corso e
via della Conciliazione. Tra le particolarità: la Porta Magica
di piazza vittorio e la Colombo con l'Eur.
Nel film "Henry" di Alessandro Piva Roma è una città di non
romani, dove prevale imbroglio e delitto. Piazza del Popolo,
porta Pinciana, i sottopassi di corso Italia, via della Lungara
e Trastevere, sono i luoghi che compaiono nel noir.
Il cinema Adriano
in piazza Cavour.
I fratelli Taviani, recenti vincitori del Festival di
Berlino con "Cesare deve morire" hanno scelto invece gli
interni del carcere di Rebibbia, tutto il film è girato
nelle celle, nei corridoi e nei cortili del celebre carcere
romano.
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